Europa, aumentano i lockdown. Chiesto anche in Italia. Campania prossima alla chiusura

La situazione comincia a far paura. Allo studio un nuovo Dpcm e allo studio di un “coprifuoco” in Italia dalle 18. Lombardia, Campania, Lazio già al coprifuoco, fra poco forse anche il Piemonte. L’Agro nocerino in difficoltà. Manifestazioni a Salerno e a Napoli contro l’ipotesi di lockdown. I dati di tutto il mondo, l’analisi e l’approfondimento

Ultim’ora. Manifestazione di protesta a Salerno e a Napoli contro l’ipotesi di lockdown. Nel capoluogo campano scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, alle 23.49 ancora in atto.

CONTAGI IN ITALIA
Dall’inizio della pandemia: 484.869, oggi +19.143, +4,11%
Attualmente positivi: 186.002, oggi +16.700, +9,86%
Morti: 37.059, oggi +91 (+0,25%)
Guariti dall’inizio della pandemia: 261.808, oggi +2.352, +0,91%
Situazione Covid 19 in tutte le regioni italiane

CONTAGI IN CAMPANIA
I DATI

Positivi del giorno: 2.280 (+7,12%)
di cui:
Sintomatici: 100
Asintomatici: 2.180
Tamponi del giorno: 15.801
Totale positivi: 34.305, 0,593% della popolazione residente
Totale tamponi: 830.767

Deceduti: 12 (dal 20 e il 22 ottobre)
Totale deceduti: 563
Guariti: 194
Totale guariti: 9.107

Report posti letto Covid su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva complessivi: 227
Posti letto di terapia intensiva occupati: 98
Posti letto di degenza complessivi: 1.114
Posti letto di degenza occupati: 1.090

PER PROVINCIA
Dati per provincia, con rilevazione sfasata per orario, quindi ci possono essere delle differenze rispetto ai dati forniti dalle Asl, ma quelli totali sono precisi. Va detto che oggi pesano, nel computo complessivo, la riduzione dei casi in aggiornamento.
Napoli 22.492, oggi +1.268 (+5,99%), rapporto infetti popolazione 0,727%
Caserta 5.144, oggi +318 (+6,59%), rapporto infetti popolazione 0,558%
Salerno 3.311, oggi +125 (+3,92%), rapporto infetti popolazione 0,303%
Avellino 1.690, oggi +91 (+5,69%), rapporto infetti popolazione 0,408%
Benevento 756, oggi +28 (+3,85%), rapporto infetti popolazione 0,276%
In aggiornamento 982 (numero molto preoccupante)

CONTAGI NEL SALERNITANO
Dei 2.280 nuovi casi in Campania, elaborati oggi ma relativi a consultazioni alle 24 di ieri, fanno parte 125 casi del Salernitano, di questi 111 provengono dai laboratori dell’Asl Salerno
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gli altri provengono da laboratori privati o da altri pubblici della Campania, come quelli dall’istituto Zooprofilattico.

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CONTAGI NEL MONDO
Macron: “Virus con noi almeno fino all’estate” Nuove restrizioni in Belgio: niente spettatori per le gare sportive. Coronavirus nel mondo, Macron: “Virus con noi almeno fino all’estate” Francia,”Seconda ondata peggiore della prima”. Oggi oltre 40mila infetti in un giornoIl direttore generale degli Ospedali di Parigi, Martin Hirsch, ha detto stamattina di ritenere “possibile” che la “seconda ondata” del Covid-19 in Francia “sia peggio della prima”, sottolineando che la situazione è “temibile per tutti noi”. A BFM-TV, Hirsh ha confermato l’annullamento dei giorni di ferie che erano stati programmati da una parte dei dipendenti degli ospedali della capitale: “per altri – ha precisato – abbiamo preferito che prendessero delle vacanze adesso, prima di questo temibile mese di novembre”. Belgio, nuove restrizioni: stop alle partite con il pubblico Il Belgio, uno dei Paesi europei più colpiti dalla seconda ondata della pandemia di Covid-19, ha ulteriormente inasprito le misure per ridurre i contatti sociali, vietando spettatori ai match sportivi, limitando il numero delle persone in luoghi culturali e chiudendo i parchi a tema. Lo ha annunciato in conferenza stampa il premier, Alexander De Croo, spiegando che la “priorità è l’istruzione”. “Vogliamo tenere le scuole aperte e tenere le lezioni in presenza”, ha aggiunto. Repubblica Ceca, ministro Salute ha violato le misure Il primo ministro ceco Andrej Babis ha annunciato che congederà il suo ministro della Salute Roman Prymula a meno che lui non si dimetta volontariamente. La decisione arriva dopo che un tabloid ha ottenuto una foto del ministro senza mascherina in un ristorante chiuso dopo le 10 di sera, in contravvenzione delle misure nazionali contro il coronavirus. In base ai regolamenti imposti dal governo ceco nelle ultime settimane, i ristoranti sono chiusi ed è obbligatorio indossare una maschera per il viso all’aperto e in auto se si viaggia con altre persone che non fanno parte della propria famiglia. Ad annunciare le misure era stato lo stesso Prymula. “Una cosa del genere è completamente inaccettabile, soprattutto ora che il nostro staff medico combatte in prima linea per salvare le vite dei nostri concittadini”, ha commentato Babis. Il Brasile supera i 5,3 milioni di contagi.Il Brasile, uno dei paesi più colpiti al mondo dalla pandemia di Covid insieme a Stati Uniti e India, ha superato i 5,3 milioni di casi confermati, con quasi 156.000 decessi, secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati nel Paese 33.862 nuovi casi confermati e 497 decessi, cifre che rispetto a quelle di mercoledì mostrano un aumento dei contagi e una leggera riduzione dei decessi. Lo stato di San Paolo (1.076.939 casi confermati e 38.482 decessi), nella regione sud-orientale, resta in prima linea come quello più colpito dal virus.

I DATI
Contagiati nel mondo dall’inizio della pandemia: 42.006.178
Morti: 1.140.759

Regioni OMS
Europa
(Ultimi dati OMS, inclusa Italia, fonte Dashboard Who European Region, 23 Ottobre ore 10.00 am)
• 8.840.096 casi confermati
• 264.176 morti
America
(Ultimi dati OMS. Fonte: Health Emergency Dashboard, 23 Ottobre ore 10.47 am)
• 19.174.454 casi confermati
• 616.500 morti
Sud Est Asiatico
• 8.744.934 casi confermati
• 137.939 morti
Mediterraneo orientale
• 2.860.523 casi confermati
• 72.673 morti
Africa
• 1.276.311 casi confermati
• 28.806 morti
Pacifico Occidentale
• 698.991 casi confermati
• 14.977 morti

Così nei singoli Stati alle ore 23.00 italiane:
8.458.554 Stati Uniti, 7.761.312 India, 5.323.630 Brazil, 1.471.000 Russia, 1.084.023 France, 1.053.650 Argentina, 1.046.132 Spain, 990.270 Colombia, 879.876 Peru, 874.171 Mexico, 834.004 United Kingdom, 710.515 South Africa, 556.891 Iran, 498.906 Chile, 484.869 Italy, 445.949 Iraq, 417.275 Germany, 396.413 Bangladesh, 381.910 Indonesia, 365.799 Philippines, 357.693 Turkey, 344.157 Saudi Arabia, 340.042 Ukraine, 326.216 Pakistan, 308.840 Israel, 278.513 Netherlands, 270.132 Belgium, 231.146 Czechia, 228.318 Poland, 213.335 Canada, 201.032 Romania, 190.416 Morocco, 156.451 Ecuador, 153.008 Nepal, 140.445 Bolivia, 130.711 Qatar, 127.227 Panama, 122.873 Dominican Republic, 122.273 United Arab Emirates, 120.232 Kuwait, 112.440 Portugal, 111.837 Oman, 110.594 Sweden, 110.086 Kazakhstan, 106.060 Egypt, 103.902 Guatemala, 103.653 Switzerland, 100.616 Costa Rica, 95.868 Japan, 91.693 Ethiopia, 91.509 Honduras, 91.167 Belarus, 91.077 China, 88.416 Venezuela, 79.211 Bahrain, 74.415 Austria, 73.310 Armenia, 70.256 Moldova, 67.027 Lebanon, 64.724 Uzbekistan, 61.805 Nigeria, 57.951 Singapore, 57.526 Paraguay, 55.630 Algeria, 55.261 Ireland, 54.588 Kyrgyzstan, 54.278 Hungary, 53.384 Libya, 49.579 West Bank and Gaza, 48.930 Jordan, 48.221 Azerbaijan, 47.843 Kenya, 47.601 Ghana, 47.214 Tunisia, 42.365 Burma, 40.687 Afghanistan, 39.129 Denmark, 38.493 Bosnia and Herzegovina, 38.115 Serbia, 37.911 Slovakia, 34.930 Bulgaria, 32.421 El Salvador, 31.717 Croatia, 29.057 Greece, 27.484 Australia, 25.991 North Macedonia, 25.698 Korea, South, 24.562 Georgia, 24.514 Malaysia, 21.570 Cameroon, 20.405 Cote d’Ivoire, 19.307 Slovenia, 18.556 Albania, 17.405 Norway, 17.263 Kosovo, 16.810 Madagascar, 16.436 Montenegro, 16.095 Zambia, 15.525 Senegal, 14.474 Finland, 13.724 Sudan, 12.851 Luxembourg, 12.460 Namibia, 11.748 Mozambique, 11.635 Guinea, 11.391 Maldives, 11.163 Uganda, 11.122 Congo (Kinshasa), 10.695 Tajikistan, 9.104 Lithuania, 9.007 Haiti, 8.901 Gabon, 8.638 Jamaica, 8.582 Angola, 8.257 Zimbabwe, 8.122 Cabo Verde, 7.650 Mauritania, 7.153 Sri Lanka, 6.479 Cuba, 6.135 Bahamas, 5.923 Botswana, 5.885 Malawi, 5.814 Eswatini, 5.528 Djibouti, 5.446 Trinidad and Tobago, 5.434 Nicaragua, 5.267 Syria, 5.258 Malta, 5.156 Congo (Brazzaville), 5.154 Suriname, 5.074 Equatorial Guinea, 5.017 Rwanda, 4.862 Central African Republic, 4.308 Iceland, 4.300 Estonia, 4.208 Latvia, 4.038 Andorra, 3.897 Somalia, 3.877 Guyana, 3.727 Thailand, 3.659 Gambia, 3.440 Mali, 3.154 Cyprus, 2.995 Belize, 2.876 South Sudan, 2.701 Uruguay, 2.557 Benin, 2.414 Burkina Faso, 2.403 Guinea-Bissau, 2.343 Sierra Leone, 2.139 Togo, 2.057 Yemen, 1.934 Lesotho, 1.923 New Zealand, 1.423 Chad, 1.393 Liberia, 1.215 Niger, 1.148 Vietnam, 935 Sao Tome and Principe, 819 San Marino, 712 Diamond Princess (la nave da crociera), 583 Papua New Guinea, 553 Burundi, 548 Taiwan*, 517 Comoros, 509 Tanzania, 461 Eritrea, 425 Mauritius, 336 Bhutan, 328 Mongolia, 324 Liechtenstein, 295 Monaco, 286 Cambodia, 224 Barbados, 153 Seychelles, 148 Brunei, 122 Antigua and Barbuda, 68 Saint Vincent and the Grenadines, 48 Saint Lucia, 37 Dominica, 33 Fiji, 29 Timor-Leste, 27 Grenada, 27 Stato del Vaticano, 24 Laos, 19 Saint Kitts and Nevis, 10 Western Sahara, 9 MS Zaandam, 4 Solomon Islands.

L’APPROFONDIMENTO
1.
RIFLESSIONE SUI DATI DI OGGI.
Dall’Ansa: «”L’epidemia è in rapido peggioramento. Sono necessarie misure, con precedenza per le aree maggiormente colpite, che favoriscano una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e che possano alleggerire la pressione sui servizi sanitari, comprese restrizioni nelle attività non essenziali e restrizioni della mobilità”. Così nel monitoraggio settimanale iss-Ministero della Salute per la settimana 12-18 ottobre 2020 (aggiornato al 20 ottobre 2020). La situazione in Italia evidenzia segnali di criticità dei servizi territoriali e del “raggiungimento imminente di soglie critiche dei servizi assistenziali”. L’evidenza di casi rapidamente in aumento con Rt nazionale di 1.5 nel suo valore medio e significativamente sopra 1 indicano una situazione “complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/PA italiane” Lo rileva il monitoraggio settimanale ministero Salute-Iss. È fondamentale che la popolazione rimanga a casa quando possibile e riduca tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. E’ quanto riporta il monitoraggio del Ministero della Salute e dell’Iss nel report settimanale.
Questa settimana sono in aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, anche se la trasmissione intra-scolastica appare ancora limitata (3,5% di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione). È tuttavia chiaro che le attività extra e peri-scolastiche possono costituire un innesco di catene di trasmissione laddove non vengano rispettate le misure di prevenzione previste. Lo evidenzia il monitoraggio ministero della Salute-Iss. Sono complessivamente 7.625 i focolai attivi, di cui 1.286 nuovi, e per la prima volta in undici settimane è in diminuzione il numero di nuovi focolai (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 4.913 focolai attivi di cui 1.749 nuovi). “Questa diminuzione è probabilmente dovuta al forte aumento di casi per cui i servizi territoriali non hanno potuto individuare un link epidemiologico. Sono stati riportati focolai nella quasi totalità delle province (106/107). La maggior parte di questi focolai continua a verificarsi in ambito domiciliare (81,7%) che al momento rappresenta un contesto di amplificazione della circolazione virale e non il reale motore dell’epidemia”. Lo riporta il monitoraggio Covid settimanale Iss-ministero della Salute. A livello nazionale, si è osservato un importante aumento nel numero di persone ricoverate (7.131 vs 4.519 in area medica, 750 vs 420 in terapia intensiva nei giorni 18/10 e 11/10, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva, con alcune Regioni/PPAA sopra 10%. Se l’andamento mantiene il ritmo attuale, “esiste una probabilità elevata che numerose Regioni/PPAA raggiungano soglie critiche di occupazione in brevissimo tempo”, rileva il Monitoraggio».

2. LA SITUAZIONE REGIONE PER REGIONE
CAMPANIA
Scattato per l’intero arco della giornata il divieto di spostamento dalla provincia di residenza verso altre province del territorio regionale. Da oggi obbligo di chiusura di tutte le attività commerciali, sociali e ricreative dalle ore 23.00 alle ore 5.00 del giorno successivo. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca chiede al Governo un lockdown nazionale e specifica che in ogni caso “la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo”. “I dati attuali sul contagio – dice – rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti). E’ indispensabile bloccare la mobilità tra regioni e intercomunale. Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo”. Sono 2280 i nuovi positivi in Campania, su 15800 tamponi: numero record, mai raggiunto prima. La rilevazione di ieri era di 1.541 casi. Lo rende noto il governatore della Campania, Vincenzo de Luca, in diretta Facebook. La percentuale dei contagi sui tamponi eseguiti sale dal 12.8 al 14.5 per cento. “Procederemo nella direzione della chiusura di tutto, per i dati dei contagi che abbiamo non basta l’ordinanza che entra in vigore oggi. Dobbiamo chiudere tutto e dobbiamo decidere oggi, non domani. Siamo ad un passo dalla tragedia”. Così il governatore della Campania. La situazione dei posti letto in Campania, secondo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è “pesante”. “La programmazione ci consente ancora di reggere – dice su Facebook – ma con questi numeri non c’è nessun sistema ospedaliero al mondo in grado di reggere l’onda d’urto”. “Oggi reggiamo grazie al sacrificio di migliaia di medici e personale sanitario ma nel giro di pochi giorni rischiamo di avere le terapie intensive intasate”, ha aggiunto. “E’ stupido, da irresponsabili dire che le scuole vanno chiuse per ultimi”. Così il governatore della Campania. “Di fronte ad un aumento di contagi come quello che abbiamo registrato tra docenti e alunni, l’unica risposta che la ragione può dare è quella di evitare che il contagio si diffonda. La priorità non sono gli ideologismi ma bloccare i contagi. Le decisioni non si prendono in astratto ma sulla base dei numeri”, ha aggiunto. Chiama in causa i dati il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, per dimostrare come l’apertura delle scuole, abbia inciso pesantemente sull’aumento dei contagi. E per questo dice: “Con questi dati le scuole non si aprono. Domani si deciderà dopo una valutazione con l’unità di crisi”. Tra prima e dopo l’apertura delle scuole, “nella popolazione generale c’è stato un aumento di 3 volte del contagio, nella fascia tra 0 e 18 anni l’aumento è stato di 9 volte”. “Siamo passati nella fascia 0-5 anni da 88 positivi prima del 24 settembre a 402 positivi a dopo l’apertura – ha spiegato – nella fascia tra 6 ai 10 anni prima 57 contagi, dopo l’apertura 476 contagi, nella fascia 11-14 anni prima 49 contagi, dopo 479 contagi. Nella fascia 15-18, prima dell’apertura 82 contagi e dopo, 558 contagi. Quale genitore degno di questo nome manderebbe i figli a scuola con queste cifre?”. “Nel Governo ci sono persone perbene, con le quali continueremo a collaborare, ma anche tangheri e sciacalli. C’è anche un improbabile ministro sciacallo”. Così il governatore della Campania, Vincenzo de Luca, su Fb. “Ringrazio il ministro Speranza che collabora e capisce cosa è la Campania, il ministro dell’Interno, il capo della Polizia che hanno corrisposto alla domanda di invio di forze dell’ordine – ha detto – Ieri ho avuto un colloquio cordiale con il ministro Patuanelli sulla metanizzazione del Cilento”. “Mi verrebbe da dire affrontiamo questa situazione da uomini espressione che non si usa più, di sicuro non la userò per un ministro…”, ha aggiunto.
LOMBARDIA
Scattato il coprifuoco dalle 23 alle 5 sino al 13 novembre. Chiusi i centri commerciali nei fine settimana. L’ordinanza prevede anche la didattica a distanza per le scuole secondarie superiori. Situazione pesante anche in Lombardia. “Purtroppo la linea del contagio è in crescita e ci sono cinquemila positivi in più rispetto a ieri e 350 ricoverati in intensiva e no” lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana aggiungendo che in tutto in terapia intensiva ci sono 170 pazienti ricoverati. “Il virus ha ripreso a circolare in maniera violenta – ha aggiunto – a Milano ci sono circa mille nuovi casi.”. “Alcuni sindaci hanno detto che non accettano l’ordinanza limitatamente alla didattica a distanza. Ne ho preso atto e mi assumo personalmente la responsabilità della decisione”: così il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha spiegato dopo la riunione in video conferenza con Anci e sindaci sulla parte del provvedimento anticovid che prevede le lezioni a distanza per le scuole superiori in regione.
LAZIO
da stasera avvio del coprifuoco dalle 24 fino alle 5, mentre da lunedì didattica a distanza per le scuole secondarie superiori e Università. L’ordinanza avrà una durata di 30 giorni. Sempre da venerdì a Roma alcune piazze della movida dalle 21 alle 24 saranno transennate per evitare gli assembramenti: piazza Campo dei Fiori, via del Pigneto, piazza Madonna dei Monti e piazza Trilussa a Trastevere.
CALABRIA
Il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì ha firmato l’ordinanza che sancisce, per 15 giorni, a partire da lunedì e fino al 13 novembre, la sospensione delle attività scolastiche per le scuole medie e superiori, e il “coprifuoco” dalla mezzanotte alle 5 in tutta la regione per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il provvedimento era atteso da ieri, da quando si è diffusa la notizia di norme più stringenti in materia di prevenzione della pandemia. Nel provvedimento sono contemplate anche misure che riguardano strutture sanitarie e Rsa.
SARDEGNA
Verso il lockdown. Entro 24, massimo 48 ore, il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas dovrebbe adottare uno “Stop&Go” di 15 giorni per le principali attività, con contestuale chiusura di porti e aeroporti.
VENETO
Contrario a provvedimenti di stop il Governatore Luca Zaia: “Pensare di fermare i passaggi tra regioni vuol dire fare il lockdown. Meglio la mascherina per i cittadini, anziché pensare ai confini delle regioni o ai mini-lockdown per mettersi il cuore in pace”. Allarme anche in Veneto, 1550 nuovi casi
PIEMONTE
Via libera al coprifuoco notturno anche in Piemonte. La decisione è stata presa nell’incontro del presidente della Regione Alberto Cirio con le istituzioni e le associazioni di categoria. Il coprifuoco, dalle 23 alle 5 del mattino, secondo quanto si apprende, verrà introdotto a partire da lunedì 26 ottobre. Nei fine settimana chiusi tutti i centri commerciali non alimentari in tutta la Regione. Rimangono aperti solo alimentari e farmacie, i generi di prima necessità. A Torino stretta sulla movida: accesso consentito, dalle 22.30 alle 5, solo a residenti e a chi si reca a far loro visita o nei locali pubblici e solo per il tempo della consumazione al tavolo e a chi fa consegne a domicilio. Chiusura anticipata alle 22.30 per le attività di vendita da asporto, diverse dagli esercizi pubblici. Per Asti è prossimo il coprifuoco.
LIGURIA
a Genova da ieri sera in alcune zone della città è stata disposta la “chiusura al pubblico” dalle 21 alle 6, fatta salva la possibilità di spostamenti legati alla frequentazione di esercizi commerciali legittimamente aperti e di abitazioni private.
SICILIA
A Palermo divieto di stazionamento per le persone, dalle 21 e fino alle 5 del giorno successivo esclusivamente nelle giornate di venerdì, sabato e domenica in una vasta area del centro cittadino dove si concentra in particolare la movida.
EMILIA ROMAGNA
a Rimini è in vigore fino al 13 novembre una ordinanza che vieta la vendita di alcolici dalle 21 alle 5 da parte di minimarket e distributori automatici. Il sindaco di Bologna Virginio Merola oggi ha chiesto ai suoi concittadini: “di restare in casa se non è proprio necessario uscire. Vi chiedo di evitare le feste private, di evitare le feste di laurea, qualsiasi tipo di assembramento”.
UMBRIA
A causa dell’aumento dei contagi chiude al pubblico una parte del centro storico di Perugia. Lo prevede un’ordinanza del Comune per le giornate di venerdì 23 e sabato 24 ottobre, con possibilità di reiterazione fino al 13 novembre, dalle 21 alle ore una del giorno successivo.
VALLE D’AOSTA
da mezzanotte è decaduta la zona rossa per i comuni di Saint-Denis, Verrayes e Chambave, adottate lo scorso 15 ottobre.

Su 6.628 posti di terapia intensiva oggi disponibili in Italia il 15% è occupato da pazienti Covid, percentuale che scende all’11% se si considerano anche gli ulteriori 1.660 posti letto attivabili con i ventilatori che sono già stati distribuiti alle regioni. Il dato è contenuto nel report settimanale del Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri dal quale emerge che la regione con la percentuale più alta di pazienti in terapia intensiva – rispetto ai posti a disposizione – è l’Umbria, che ha un tasso di occupazione al 27,85%. Subito dopo c’è la Campania (21,71%) e la Sardegna (20,69%). In Lombardia la percentuale è al 15,69% mentre il tasso più basso si registra in provincia di Trento, con l’1,96%.

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