In Campania e nel Salernitano alti nuovi contagi. Scoperti i super anticorpi contro il Covid

Nel Napoletano e nel Casertano molti nuovi positivi. In Italia aumentano i contagi in generale. Importante novità per la cura del nuovo coronavirus e per i vaccini e la cura della malattia virale (Vedi approfondimento n.2). I dati di tutto il mondo

Aumentano il numero dei contagi +0,59%, contro +0,52% di ieri, con 1.851 positivi a fronte di 1.648 del giorno precedente. Un risultato dovuto all’aumenti dei tamponi, 105.564 contro i 90.185 del giorno precedente e un rapporto positivi/tamponi 1,75% (ieri era del 1,82%). Nuovi casi soprattutto in Campania 287, Lazio 210, Lombardia 201, Sicilia 170, Piemonte 170, Veneto 155, Toscana 120, Emilia Romagna 101, Puglia 99, Liguria 51 e Sardegna 51. Oggi due senatori del M5S risultati positivi al Sars Cov 2, tamponi per tutto il gruppo e sanificazioni di ambienti del Senato. Si parla di prorogare lo stato di emergenza in Italia, scadenza il 15 ottobre, al 31 gennaio 2021.

CONTAGI IN ITALIA
Dall’inizio della pandemia: 314.861, oggi +1.851 (+0,59%)
Attualmente positivi: 51.263, oggi +633 (+1,25%)
Morti: 35.894, oggi +19 (+0,05%)
Guariti dall’inizio della pandemia: 227.704, oggi +1.198 (+0,53%)

Situazione Covid 19 in tutte le regioni italiane

CONTAGI IN CAMPANIA
Ancora alti i contagi campani con 287 nuovi casi di affetti dal Sars Cov 2, nonostante la diminuzione del numero di tamponi: oggi sono stati 5.584 test contro i 6.335 del giorno precedente. L’incremento giornaliero campano è +2,30% contro il 2,35% del giorno precedente e 0,220% della percentuale dei campani infettati dall’inizio della pandemia. Aumento sensibile nel Napoletano e Casertano. A Montella nell’Avellinese, il sindaco Rizieri Rino Buonopane ha deciso di chiudere uffici, negozi e scuole fino al prossimo 14 ottobre, dopo sei casi positivi registrati in un solo giorno nel piccolo centro che confina con la parte salernitana dei Picentini (Giffoni Valle Piana e Acerno).

I DATI
Dall’inizio della pandemia: 12.742, oggi +287.
Morti dall’inizio della pandemia: 463, oggi +0
Guariti dall’inizio della pandemia: 6.166, oggi +139

PER PROVINCIA
Dati per provincia, con rilevazione sfasata per orario, quindi ci possono essere delle differenze rispetto ai dati forniti dalle Asl, ma quelli totali sono precisi.
Napoli 8.099, oggi +243 (+3,09%), rapporto infetti popolazione 0,263%
Caserta 1.870, oggi +49 (+2,69%), rapporto infetti popolazione 0,203%
Salerno 1.493, oggi +16 (+1,08%), rapporto infetti popolazione 0,136%
Avellino 835, oggi +9 (+1,09%), rapporto infetti popolazione 0,200%
Benevento 393, oggi +4 (+1,03%) rapporto infetti popolazione 0,142%
In aggiornamento 52

CONTAGI NEL SALERNITANO
L’Asl Salerno per la giornata di oggi ha comunicato 28 i positivi: 10 a Nocera Inferiore, 9 a Sarno, 5 a Salerno, 4 a Bellizzi. A questi si aggiungono altri 9 positivi non comunicati tra quelli di ieri: 2 a Montecorvino Rovella, 2 ad Altavilla Silentina, 2 a Pontecagnano, 1 a Fisciano, 1 a Serre e 1 ad Eboli.
Va precisato che i 10 di Nocera Inferiore e i 9 di Sarno sarebbero legati a una stessa azienda quindi non significano circolazione massiccia del coronavirus nella due città dell’Agro nocerino. Precauzione e cautela si, la paura è del tutto ingiustificato. Questi 37 casi, tra quelli non comunicati ieri e quelli di oggi, non fanno parte dei 287 del dato ufficializzato questa mattina, perché rilevati precedentemente. Dei 287, invece, fanno parte i 9 casi totali, uno ciascuno per Salerno, Scafati, Sarno, San Marzano sul Sarno, Cava de’ tirreni, Atena lucana, Nocera inferiore, Sant’Arsenio e Pontecagnano. Anche nel Salernitano molte guarigioni, solo a Nocera Inferiore 3 in un giorno.

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CONTAGI NEL MONDO
Il mondo si avvia verso i 34milioni di contagiati dall’inizio della pandemia, con un’accelerata di nuovi affetti e di morti da Covid 19. La Francia oltre i 600mila infetti. Situazione peggiorata a Parigi.

FRANCIA
Oggi +13.886, per un totale di 603.907 infetti.
Parigi, Lione e Lilla verso allerta massima a causa dalla Covid con 250 nuovi casi per 100.000 abitanti, in ognuna delle tre città, con moltissimi ricoveri in rianimazione.

REGNO UNITO
Oggi, + 14.278 (poco più di settemila delle ultime 24 ore e poi un recupero dei numeri dei giorni precedenti) per un totale di 455.842 affetti da Sars Cov 2.
“Sono profondamente in disaccordo” con chi suggerisce di lasciare che “il virus faccia il suo corso” anche a costo di avere più morti. Lo ha detto Boris Johnson in un briefing sull’emergenza Covid durante il quale ha difeso le restrizioni estese nel Regno Unito. Il premier britannico, pur ammettendo che occorrerà tempo per vedere l’effetto positivo delle restrizioni, ha confermato che il trend dei contagi resta in aumento.

SPAGNA
Oggi, +20.922 (ma c’è il recupero del giorno precedente) per un totale di 769.188.
In Spagna il governo ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con le autorità regionali per l’estensione di un lockdown parziale in tutta la città di Madrid. Nella capitale, infatti, sono in forte aumento i contagi da coronavirus. In tutto il Paese sono stati registrati 3.897 nuovi casi nelle ultime 24 ore, di cui 1.586 proprio a Madrid. Sono 177 i decessi che vanno a sommarsi ai 486 dell’ultima settimana.

BELGIO
Oggi, +1.762 infetti per un totale di 117.115
Oggi il Belgio ha superato i 10mila morti su una popolazione di 11milioni di abitanti, poco più della Lombardia. Il numero giornaliero di morti è aumentato dall’inizio di questo mese, passando da tre a una media di sette a otto negli ultimi giorni, con anziani e malati sempre più tra i contagiati. Le persone anziane in circa 1.500 case di cura sono state particolarmente colpite.

USA
Oggi, 41.099 nuovi infetti per un totale di 7.221.278, diecimila in meno di ieri.
Nello stato di New York più morti del Perù, Francia o Spagna. Nella città di New York sono morte quasi 24mila persone. Il sindaco Bill de Blasio ha detto che sarà multato chi rifiuterà di indossare la mascherina poiché il tasso di test positivi è salito sopra il 3% per la prima volta da mesi. Altri stati Usa con i dati più preoccupanti sono New Jersey, Texas, California e Florida.

INDIA
Oggi, 80.472 nuovi contagiati, diecimila in più dell’incremento di ieri, per un totale di 6.225.763
Ancora altissimo il numero dei nuovi contagi nel continente indiano. Il timore è che la situazione non sia controllabile.

BRASILE
Oggi, 32.058 con recupero dei numeri di giorni precedenti, per un totale di 4.745.464 di contagiati.
In Brasile si temono le giornate calde sulla spiaggia affollatissime che potrebbe portare a una nuova impennata e forse oggi si vedono i primi risultati.

UCRAINA
Oggi +4.137 per un totale di 214.446 infetti
Nuova impennata di contagi in Ucraina in un paese che ha poco più di 42milioni di abitanti e dall’inizio della pandemia i morti sono oltre 4mila.

I DATI
Contagiati nel mondo dall’inizio della pandemia: 33.808.562, oggi + 324.442
Morti: 1.010.642, oggi + 6.560

Così nei singoli Stati alle ore 23.55 italiane:
7.221.278 Stati Uniti, 6.225.763 India, 4.777.522 Brazil, 1.170.799 Russia, 824.042 Colombia, 811.768 Peru, 769.188 Spain, 738.163 Mexico, 736.609 Argentina, 674.339 South Africa, 603.907 France, 462.991 Chile, 457.219 Iran, 455.842 United Kingdom, 363.479 Bangladesh, 362.981 Iraq, 334.605 Saudi Arabia, 318.663 Turkey, 314.861 Italy, 312.263 Pakistan, 311.694 Philippines, 292.913 Germany, 287.008 Indonesia, 245.494 Israel, 214.446 Ukraine, 160.527 Canada, 137.047 Ecuador, 134.641 Bolivia, 127.572 Romania, 125.965 Netherlands, 125.760 Qatar, 123.653 Morocco, 117.115 Belgium, 112.209 Dominican Republic, 111.853 Panama, 107.908 Kazakhstan, 105.182 Kuwait, 103.079 Egypt, 98.585 Oman, 94.190 United Arab Emirates, 92.863 Sweden, 91.746 Guatemala, 91.514 Poland, 90.536 China, 83.591 Japan, 78.631 Belarus, 77.817 Nepal, 76.098 Honduras, 75.760 Costa Rica, 75.542 Portugal, 75.368 Ethiopia, 74.363 Venezuela, 70.422 Bahrain, 68.919 Czechia, 58.647 Nigeria, 57.765 Singapore, 56.717 Uzbekistan, 53.282 Switzerland, 53.042 Moldova, 51.530 Algeria, 50.359 Armenia, 46.669 Kyrgyzstan, 46.482 Ghana, 44.813 Austria, 40.229 Azerbaijan, 40.101 Paraguay, 39.899 West Bank and Gaza, 39.634 Lebanon, 39.268 Afghanistan, 38.529 Kenya, 36.155 Ireland, 34.525 Libya, 33.551 Serbia, 29.077 El Salvador, 28.479 Denmark, 27.469 Bosnia and Herzegovina, 27.078 Australia, 26.461 Hungary, 23.812 Korea, South, 20.838 Cameroon, 20.547 Bulgaria, 19.724 Cote d’Ivoire, 18.475 Greece, 18.413 Tunisia, 17.977 North Macedonia, 16.593 Croatia, 16.408 Madagascar, 14.982 Senegal, 14.759 Zambia, 13.961 Norway, 13.649 Albania, 13.640 Sudan, 13.373 Burma, 12.683 Kosovo, 11.825 Jordan, 11.265 Namibia, 11.224 Malaysia, 10.772 Montenegro, 10.659 Congo (Kinshasa), 10.634 Guinea, 10.291 Maldives, 10.141 Slovakia, 9.992 Finland, 9.769 Tajikistan, 8.766 Haiti, 8.752 Gabon, 8.728 Mozambique, 8.509 Luxembourg, 8.129 Uganda, 7.837 Zimbabwe, 7.502 Mauritania, 6.482 Jamaica, 6.192 Georgia, 6.024 Cabo Verde, 5.773 Malawi, 5.690 Slovenia, 5.597 Cuba, 5.482 Eswatini, 5.416 Djibouti, 5.170 Nicaragua, 5.030 Equatorial Guinea, 5.008 Congo (Brazzaville), 4.972 Angola, 4.863 Suriname, 4.836 Rwanda, 4.806 Central African Republic, 4.693 Lithuania, 4.517 Trinidad and Tobago, 4.148 Syria, 4.022 Bahamas, 3.588 Somalia, 3.579 Gambia, 3.564 Thailand, 3.380 Sri Lanka, 3.371 Estonia, 3.172 Botswana, 3.118 Mali, 3.058 Malta, 2.846 Guyana, 2.728 Iceland, 2.704 South Sudan, 2.357 Benin, 2.324 Guinea-Bissau, 2.231 Sierra Leone, 2.050 Andorra, 2.034 Yemen, 2.033 Uruguay, 2.032 Burkina Faso, 1.943 Belize, 1.836 New Zealand, 1.824 Latvia, 1.784 Togo, 1.755 Cyprus, 1.595 Lesotho, 1.343 Liberia, 1.196 Niger, 1.193 Chad, 1.094 Vietnam, 911 Sao Tome and Principe, 732 San Marino, 712 Diamond Princess (la nave da crociera), 534 Papua New Guinea, 513 Taiwan*, 509 Tanzania, 508 Burundi, 479 Comoros, 375 Eritrea, 367 Mauritius, 313 Mongolia, 281 Bhutan, 277 Cambodia, 218 Monaco, 190 Barbados, 146 Brunei, 143 Seychelles, 118 Liechtenstein, 101 Antigua and Barbuda, 64 Saint Vincent and the Grenadines, 32 Fiji, 30 Dominica, 28 Timor-Leste, 27 Saint Lucia, 24 Grenada, 23 Laos, 19 Saint Kitts and Nevis, 12 Stato del Vaticano, 10 Western Sahara, 9 MS Zaandam.

L’APPROFONDIMENTO
1.
Da Il Sole 24 ore: «Gli ulteriori numeri di oggi sono pochi (per una volta solo tre) ma molto importanti per capire come affrontare correttamente le prossime settimane di epidemia: 77%, 85%, 66%. Li abbiamo derivati da un recentissimo studio (condotto in collaborazione da University of Oxford e Mahidol University di Bangkok e presentato alla Società europea di Microbiologia – Escmid), che ha avuto come obiettivo la stima dell’effettiva riduzione del rischio di contagio da Sars-Cov-2. Le contromisure prese in esame sono tre, tutte ormai note: utilizzo delle mascherine, distanziamento interpersonale (almeno un metro di distanza) e igiene delle mani. La ricerca ha coinvolto 211 soggetti positivi asintomatici e altri 839 che, senza aver ricevuto una diagnosi di Covid-19, sono stati identificati attraverso il contact tracing di tre grandi cluster: uno stadio di boxe, un palazzo di uffici pubblici, un night club. In particolare sono stati valutati i comportamenti tenuti nel tempo trascorso a contatto con un soggetto positivo. Veniamo così ai nostri tre numeri odierni: le persone che hanno indossato la mascherina per tutto il tempo hanno mostrato un rischio inferiore del 77% rispetto a chi non la indossava. Chi ha mantenuto il distanziamento interpersonale ha diminuito il rischio dell’85%, chi ha lavato le mani con buona frequenza (e quindi presumibilmente anche poco tempo dopo il contatto) del 66%. Si confermano quindi le indicazioni per una corretta strategia di contenimento del rischio (e del contagio). Che prevedono come soluzione ideale, lo ricordiamo, la combinazione delle tre misure e non l’adozione in alternativa di una delle tre: lavarsi spesso le mani “e” indossare la mascherina “e” mantenere almeno un metro di distanza riduce di gran lunga le possibilità di trasmissione del Sars-CoV-2. Il massimo risultato, che tuttavia non è stato oggetto di valutazione in questo studio, si ottiene ovviamente quando anche chi ci circonda indossa una mascherina e adotta le stesse precauzioni».

2. Da La Repubblica: «Non tutti gli anticorpi sono uguali. Alcuni sono più muscolosi di altri, e questo con un nemico come il coronavirus può fare la differenza. Per questo oggi uno dei fronti della ricerca si occupa di identificare gli anticorpi più forzuti nel sangue delle persone che dal Covid sono guarite. Il passo successivo è quello di ricrearli in laboratorio e usarli come terapia sotto forma di anticorpi monoclonali.
Oggi un gruppo guidato dall’università di Washington, di cui fa parte anche l’ospedale Sacco con l’infettivologo Massimo Galli, ha pubblicato su Science la scoperta di due anticorpi particolarmente muscolosi. Testati sui criceti, hanno messo ko Sars-Cov-2, bloccando la famosa spike (la punta della corona) che il coronavirus usa per legarsi alle cellule umane e il recettore Ace2 che funge da chiavistello di ingresso.
Mentre un solo anticorpo potrebbe non essere sufficiente a neutralizzare il virus, e anzi far sì che si selezionino dei ceppi resistenti, averne a disposizione almeno due può aiutarci ad ammanettare meglio il microrganismo. Diversi anticorpi, in realtà, sono stati selezionati anche in passato.

La sperimentazione sugli umani
Almeno tre aziende nel mondo stanno conducendo delle sperimentazioni anche sugli uomini. Al lavoro ci sono anche l’università di Roma Tor Vergata e la fondazione Toscana Life Sciences, con lo scienziato Rino Rappuoli, che pure ha isolato tre anticorpi particolarmente potenti. I primi trattamenti potrebbero arrivare in primavera. “Abbiamo ottenuto anticorpi potentissimi, che sono nella fase di sviluppo industriale e con cui speriamo di poter contribuire presto a contenere questa pandemia” ha scritto Rappuoli, microbiologo, direttore scientifico e responsabile dell’attività di ricerca e sviluppo di Gsk Vaccines a Rosia (Siena), in un articolo scritto per la rivista ‘Magistero del Lavoro. “Si parte sempre da sangue di pazienti convalescenti, e usando tecniche di laboratorio molto sofisticate si cercano tra i milioni di cellule quelle rarissime che producono gli anticorpi che neutralizzano la spike del virus”. Poi questi anticorpi vengono ricreati in laboratorio e usati come farmaci.

I vantaggi degli anticorpi
Rispetto al vaccino, gli anticorpi monoclonali avrebbero il vantaggio di essere efficaci subito, mentre la risposta immunitaria stimolata dal vaccino richiederebbe uno o due mesi, e probabilmente avrebbe bisogno di un richiamo dopo la prima dose. Gli anticorpi andrebbero somministrati subito dopo l’infezione (o in via preventiva nelle persone ad alto rischio di contagio) e sarebbero efficaci nell’immediato.
A livello di produzione, ne servirebbero meno dosi, essendo indicati ai malati o agli individui esposti, non a tutta la popolazione mondiale. Lo svantaggio, rispetto al vaccino, è il costo piuttosto alto (diverse migliaia di euro contro i 10-20 euro del vaccino) e l’efficacia limitata nel tempo: solo alcune settimane, contro alcuni mesi o forse qualche anno del vaccino.

Vaccini: il punto sulla sperimentazione
Su quest’ultimo fronte, intanto, l’azienda americana Moderna ha pubblicato i risultati della sperimentazione del suo vaccino su una coorte di individui più avanti con l’età: 40 volontari sopra ai 56 anni in un trial di fase uno. I dati usciti sul New England Journal of Medicine dimostrano che la risposta immunitaria è uguale a quella dei volontari più giovani, con gli effetti collaterali tipici di un vaccino contro l’influenza: indolenzimento attorno alla puntura e qualche grado di febbre. La notizia non era scontata, perché è noto che l’efficacia dei vaccini tende a ridursi con l’età. È ancora ferma invece negli Stati Uniti la sperimentazione del vaccino di Oxford. Dopo un effetto collaterale riscontrato in una donna volontaria il 6 settembre, i test sono ripresi dopo una settimana in Gran Bretagna, India e Brasile. Gli Usa invece, che hanno arruolato 30mila dei 55mila volontari totali della fase tre (quella conclusiva) delle sperimentazioni, restano cauti e aspettano un supplemento di informazioni dalla casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca, produttrice del vaccino di Oxford».

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