Richiesta una spinta al progetto del polo museale, ma serve uno scopo preciso per la struttura del Gran Quartiere Borbonico
Da una discussione sui social torna di stretta attualità la futura destinazione della Caserma Tofano. La struttura di ispirazione vanvitelliana progettata da Felice Romano, allievo di Vanvitelli, sarebbe dovuta diventare un polo museale. Questo il destino che il ministero dei Beni Culturali (attuale proprietario) ha disegnato per la cosiddetta caserma rossa. Sul tema è intervenuto il candidato al consiglio regionale del Movimento cinque stelle, Pasquale Milite: “La caserma Tofano ha spazi a sufficienza per poter ospitare varie realtà. In occasione dell’ultimo puc di Nocera, abbiamo presentato con il gruppo, e la partecipazione di cittadini ed alcuni architetti, un’idea avanzata dell’utilizzo di tali spazi. Purtroppo, ad oggi non c’è un progetto definito ma si stanno sfruttando fondi residui del grande progetto Pompei, che però non prevede il finanziamento per la continuità e la manutenzione”. Il ministro Franceschini assicurò attraverso le telecamere di RTAlive, nel 2015, l’eventualità concreta di una trasformazione in polo museale della struttura vanvitelliana, sorta sull’antico palazzo ducale. In quel periodo il Pd di Nocera Inferiore chiese che fosse istituita anche una soprintendenza speciale. La caserma rossa è stata oggetto di interventi di riqualificazione riguardo alla impermeabilizzazione e la messa in sicurezza delle coperture per un valore di circa 500mila euro. A questa somma si era in attesa di altri fondi tramite l’Agenzia del demanio. Il Comune aveva elaborato anche una ipotesi progettuale, oltre alla prospettiva di interventi progressivi su singole parti. Il ministero dei Beni Culturali resta comunque il principale attore della struttura che, nonostante alcuni lavori effettuati, non é decollata come polo museale per lo studio, il restauro e l’esposizione di reperti archeologici. Servono cospicui finanziamenti dei quali al momento si sono perse le tracce.
L’idea di Pasquale Milite è quella di sfruttare tutte le potenzialità della caserma: “Sarebbe importante alzare il livello e fare emergere le potenzialità e le possibilità che il luogo offre, facendo partecipare anche privati che hanno a cuore la crescita del territorio e non il mero uso speculativo dei beni comuni”. In effetti, l’ex presidio militare, potrebbe essere qualcosa in più di un polo museale, basti pensare che al suo interno esiste un vero e proprio teatro e, una sua eventuale ristrutturazione, consegnerebbe alla città un nuovo luogo di aggregazione per spettacoli ed eventi oltre al Diana. La caserma realizzata grazie al volere del re Carlo III del Regno delle due Sicilie ha da sempre suscitato proposte varie, da Pasquale D’Acunzi all’architetto Donato Fioretti ad Antonio Pace. Un forcing di idee che ha visto partecipare tanti altri nocerini e non è stato da meno il supporto, per quanto possibile, dell’amministrazione Torquato. Purtroppo un bene nocerino, di proprietà della Nocera de’ Pagani, è oggi sotto l’ egida del Mibact (beni culturali) che, si spera, proponga un progetto definitivo e dia un futuro certo alla storica struttura vanvitelliana del Gran Quartiere Borbonico.
Giuseppe Colamonaco