Due fermi stanotte per il presunto omicidio del neonato a Roccapiemonte

Il provvedimento adottato dal pm Roberto Lenza nella notte

Al termine di un lungo interrogatorio, durato tutta la notte nella caserma dei carabinieri di Castel San Giorgio, in carcere è finita una coppia residente nelle palazzine al civico 234 di via Roma. L’accusa su cui indaga il pm Roberto Lenza è di omicidio.
I FATTI
Ieri sera verso le 19 un condomino e sua moglie si apprestano ad uscire di casa. L’uomo, il 63enne Mario Maiorano era andato in garage per prendere l’auto. Una volta fuori dai box è sceso dalla vettura per chiudere la serranda, ed è qui che fa la terribile scoperta. Il vialetto è stretto e aprendo lo sportello il 63enne rocchese è finito inevitabilmente con lo sguardo proprio nel pezzo di aiuola sottostante una siepe dove giaceva il corpo privo di vita del neonato. In un primo momento l’uomo ha pensato si tratti di un bambolotto, tanto belli e perfetti erano i suoi lineamenti. «Ho davvero creduto si trattasse di un bambolotto lasciato a terra da qualche bambino – ha detto ancora visibilmente sconvolto l’uomo – ma poi, purtroppo, mi sono accorto che era un bambino in carne ed ossa, già morto ahimè! Ho avuto davvero un tonfo al cuore, troppo strazio, una scena che non dimenticherò mai più in vita mia». L’uomo ha notato subito particolari raccapriccianti. Il corpicino, rannicchiato in posizione fetale e completamente nudo, era ricoperto di sangue, aveva ancora il cordone ombelicale al collo ed una vistosa ferita alla testa.

In un primo momento non è riuscito neppure a parlare, poi si è fatto forza e ha chiamato i soccorsi. Sul posto, nel retro di uno stabile residenziale, a pochi passi dal torrente Solofrana che segna il confine con il comune di Castel San Giorgio, sono arrivati nel giro di pochi minuti i volontari della Protezione Civile, la polizia municipale, i carabinieri di Mercato San Severino e Castel San Giorgio. Dopo poco anche il sostituto procuratore Roberto Lenza è già sul luogo del ritrovamento. Sono tutti increduli e scossi per una tragedia umana dinanzi alla quale si resta attoniti. Bocche cucite da parte degli inquirenti. E’ arrivata anche la scientifica per i rilievi fotografici, dopo circa 4 ore, intorno alle 23, il corpicino del neonato è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale Umberto I. Molti dubbi e sospetti saranno chiariti solo dall’esame autoptico che potrebbe essere disposto già in giornata. Intanto ieri sera e per tutta la notte due persone, marito e moglie, sono state portate in caserma per essere ascoltate sui fatti e scoprire elementi utili all’inchiesta, poi il loro fermo. Si tratta di MT ed MG, rispettivamente di 47 e 42 anni. Entrambi sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per omicidio.

Luisa Trezza

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