Il trend in Italia si avvicina ai duemila nuovi contagi da Sars Cov 2. Iss: se i dati continuano ad essere così alti probabile nuove misure restrittive anti pandemia
Il contagio intrafamiliare continua ad essere uno dei maggiori problemi. Oltre 30milioni i contagiati nel mondo. I numeri del contagio Paese per Paese. Ancora boom di contagi in India, Spagna e Francia: la situazione rimane molto preoccupate. Da oggi nuovo lockdown In Israele Preoccupazione anche in Canada.
Gli approfondimenti
Importante aumento dei nuovi casi, che si avvicinano ai duemila (esattamente sono 1.907, nonostante i tampone siano stati leggermente di meno i tamponi, 99.839 contro 101.773 di quelli di ieri, causando l’innalzamento dell’incremento nazionale dei casi, +0,65%, mentre il giorno precedente era stato +0,54%. Il rapporto positivi/tamponi è stato 1,91% (ieri 1,55%). Ricoverati con sintomi 2.387 (+39), diminuiscono di quattro quelli in terapia intensiva (208). Nuovi casi soprattutto in: Lombardia 224, Campania 208, Lazio 193, Sicilia 179, Veneto 176, Liguria 158; Piemonte 127 e Emilia Romagna 121. L’Istituto superiore di Sanità, se continua questo trend di aumento dei contagi, non esclude nuove misure anticovid (Vedi approfondimento n. 1).
CONTAGI IN ITALIA
Dall’inizio della pandemia: 294.932, oggi +1.907 (+0,65%)
Attualmente positivi: 42.457, oggi +1.044 (+2,52%)
Morti: 35.668, oggi +10 (+0,03%)
Guariti dall’inizio della pandemia: 216.807, oggi +853 (+0,39%)
CONTAGI IN CAMPANIA
Diminuiscono ma, purtroppo, aumentano i contagi scoperti in Campania. A fronte di 7.460, il giorno prima erano stati 8.473, oggi sono stati scoperti 208 nuovi affetti dal Sars Cov 2, 12 in più del giorno precedente. Il risultato ottenuto perché è aumentata la ricerca specifica degli ammalati dal nuovo coronavirus. Circa tremila i contagiati campani solo a settembre. Comunque, il numero dei tamponi in Campania, a questo punto, dovrebbe superare costantemente almeno le 20mila unità per mettersi in linea con altre regioni italiane.
Molti dei contagiati sono familiari di coloro che sono stati in vacanza in Sardegna o all’estero. Tutti pieni i Covid center della Campania e le sale di rianimazione cominciano a riempirsi in modo preoccupante. Un’intera palazzina del Cotugno, l’ospedale specializzato nella cura delle malattie infettive, occupata da 50 pazienti colpiti da Sars Cov 2. 11 casi a Boscoreale, 7 di questi di rientro dalla Sardegna e dall’Estero.
I DATI
Dall’inizio della pandemia: 9.940, oggi +208 (di cui 21 casi di rientro o connessi ad essi)
Morti dall’inizio della pandemia: 455, oggi +0
Guariti dall’inizio della pandemia: 5.020, oggi +50
CONTAGI NEL SALERNITANO
L’Asl Salerno comunica oggi sono stati rilevati 9 casi Covid che non rientrano nei 208 conteggiati dalla Regione, che sono relativi alla rilevazione alle 23.59 di ieri. I 9 nuovi positivi sono a: 3 a Sala Consilina, 3 a Sarno, 1 a Scafati, 1 ad Angri e 1 ad Ascea, Dei 208 casi fanno parte i 20 comunicati ieri dall’Asl: 3 al Altavilla Silentina, 6 a Eboli (tutti dipendenti di un’azienda, contatti di lavoratore precedentemente positivo, 2 a Battipaglia, 2 ad Albanella, 1 a Nocera Superiore, 1 a San Marzano sul Sarno, 1 Cava de’ Tirreni, 1 a Roccadaspide, 1 a Sarno, 1 a Salerno, 1 a Capaccio.
CONTAGI NEL MONDO
Superati i 30milioni gli affetti dal Sars Cov 2 dall’inizio della pandemia. Oggi con 300mila nuovi casi sono un livello alto, pur se ne contano 28mila in meno di ieri. I morti scendono a +5.119 rispetto a +5.828 del giorno precedente e contro i 6.411 di 48 ore prima. L’india con96,424 nuovi positivi (ieri erano 67.894) rimane il Paese al mondo con il trend peggiore.
Gli Stati Uniti oggi hanno comunicato +42,858, novemila in meno di ieri. In Brasile 36.303 i nuovi positivi (poco più di 500 in meno dei giorno precedente). La Russia conta 5.803 positivi in più, con un trend sostanzialmente costante.
Allarme Spagna anche oggi registra 14.389 nuovi infetti in media da giorni 10 volte l’Italia, pur avendo il 23% di abitanti in meno. A questo punto occorrerebbero un lockdown urgente. Stessa misura per la Francia con 13.310 nuovi contagiati e 123 morti, (numeri che fanno ricordare il mese di maggio) in un solo giorno, ben tremila in più del giorno precedente. Fra i positivi, anche il ministro dell’Economia Bruno Le Maire.
Il blocco delle frontiere potrebbe essere un provvedimento minimo, per garantire la sicurezza sanitaria europea (ricordiamo che da questo due stati sono arrivati o rientrati in Italia molti pazienti, specie dalla Spagna. Sono 4.337 (in aumento) i nuovi casi nel Regno Unito. La Germania registra un + 1.647. In Israele, al via secondo lockdown nazionale di almeno tre settimane deciso dal governo dopo il picco di contagi dell’ultimo mese. Le strade sono presidiate da migliaia di agenti e soldati con l’obiettivo di far rispettare il blocco.
Il lockdown avviene a poche ore dall’inizio del Capodanno ebraico. I fedeli potranno seguire le preghiere all’aperto oppure all’interno delle sinagoghe in un numero ridotto. «Il sistema sanitario ha alzato una bandiera rossa”, ha spiegato il primo ministro Benjamin Netanyahu, per giustificare questo secondo “lockdown”, in vigore da mezzogiorno. Il periodo coincide con le feste ebraiche del Rosh Hashanah (il capodanno ebraico, questo fine settimana), Yom Kippur (giorno del perdono) e Sukkot (festa dei tabernacoli)».
Preoccupazione anche in Canada: Il direttore medico canadese, Theresa Tam, ha ammonito che il continuo aumento dei casi nelle ultime settimane potrebbe far perdere il controllo della pandemia nel Paese. Tam ha dichiarato che nell’ultima settimana il numero medio di nuovi casi di malattia è stato di 779. «Il continuo aumento di nuovi casi registrati quotidianamente è motivo di preoccupazione. Con la continua circolazione del virus, la situazione potrebbe cambiare rapidamente e potremmo perdere la capacità di mantenere i casi a livelli gestibili».
Contagiati dall’inizio della pandemia: 30.297.368, oggi +304.400
Morti: 948.058, oggi +5.119
Così nei singoli Stati alle ore 22.30 italiane:
6.705.114 Stati Uniti, 5.214.677 India, 4.455.386 Brazil, 1.086.955 Russia, 750.098 Peru, 743.945 Colombia, 684.113 Mexico, 655.572 South Africa, 640.040 Spain, 601.713 Argentina, 467.409 France, 442.827 Chile, 416.198 Iran, 388.412 United Kingdom, 345.805 Bangladesh, 328.720 Saudi Arabia, 311.690 Iraq, 304.386 Pakistan, 299.810 Turkey, 294.932 Italy, 279.526 Philippines, 270.688 Germany, 236.519 Indonesia, 179.071 Israel, 173.703 Ukraine, 143.560 Canada, 129.419 Bolivia, 122.917 Qatar, 122.257 Ecuador, 110.217 Romania, 107.134 Kazakhstan, 106.732 Dominican Republic,
104.138 Panama 101.641 Egypt, 98.528 Kuwait, 97.976 Belgium, 97.264 Morocco, 94.258 Netherlands, 91.753 Oman, 90.297 China, 88.237 Sweden, 83.664 Guatemala, 83.433 United Arab Emirates, 78.061 Japan, 77.328 Poland, 75.230 Belarus, 70.120 Honduras, 67.515 Ethiopia, 67.176 Portugal, 64.284 Venezuela, 63.189 Bahrain, 61.593 Nepal, 60.818 Costa Rica, 57.543 Singapore, 56.735 Nigeria, 50.253 Uzbekistan, 49.413 Algeria, 49.283 Switzerland, 46.910 Armenia, 45.714 Ghana, 45.648 Moldova, 45.244 Kyrgyzstan, 45.228 Czechia, 38.894 Azerbaijan, 38.883 Afghanistan, 36.724 Kenya, 36.661 Austria,
34.401 West Bank and Gaza, 32.757 Serbia, 32.271 Ireland, 31.113 Paraguay, 27.518 Lebanon, 27.346 El Salvador, 26.861 Australia, 26.438 Libya, 24.897 Bosnia and Herzegovina, 22.783 Korea, South, 22.291 Denmark, 20.303 Cameroon, 19.158 Cote d’Ivoire, 18.544 Bulgaria, 16.417 North Macedonia, 16.111 Hungary, 15.971 Madagascar, 14.738 Greece, 14.645 Senegal, 14.513 Croatia, 13.928 Zambia, 13.535 Sudan, 12.708 Norway, 12.683 Kosovo, 12.073 Albania, 10.456 Congo (Kinshasa), 10.207 Namibia, 10.183 Guinea, 10.147 Malaysia, 9.494 Maldives, 9.259 Tajikistan, 8.858 Finland, 8.678 Gabon,
8.570 Tunisia, 8.556 Haiti, 7.718 Luxembourg, 7.633 Zimbabwe, 7.503 Montenegro, 7.346 Mauritania, 6.256 Slovakia, 6.161 Mozambique, 5.711 Malawi, 5.594 Uganda, 5.399 Djibouti, 5.191 Eswatini, 5.141 Cabo Verde, 5.004 Cuba, 5.002 Equatorial Guinea, 4.961 Nicaragua, 4.934 Congo (Brazzaville), 4.782 Central African Republic, 4.671 Suriname, 4.653 Rwanda, 4.467 Burma, 4.374 Jamaica, 4.344 Jordan, 4.195 Slovenia, 3.789 Angola, 3.731 Syria, 3.565 Lithuania, 3.512 Trinidad and Tobago, 3.497 Thailand, 3.473 Gambia, 3.390 Somalia, 3.281 Sri Lanka, 3.177 Bahamas, 3.119 Georgia, 2.991 Mali, 2.814 Estonia,
2.634 Malta, 2.599 South Sudan, 2.567 Botswana, 2.280 Benin, 2.275 Guinea-Bissau, 2.230 Iceland, 2.133 Sierra Leone, 2.027 Guyana, 2.024 Yemen, 1.876 Uruguay, 1.809 New Zealand, 1.767 Burkina Faso, 1.618 Togo, 1.567 Belize, 1.565 Cyprus, 1.498 Latvia, 1.483 Andorra, 1.334 Liberia, 1.327 Lesotho, 1.183 Niger, 1.115 Chad, 1.068 Vietnam, 907 Sao Tome and Principe, 723 San Marino, 712 Diamond Princess (la nave da crociera), 516 Papua New Guinea, 509 Tanzania, 503 Taiwan*, 473 Burundi, 470 Comoros, 366 Mauritius, 364 Eritrea, 311 Mongolia, 275 Cambodia, 252 Bhutan, 191 Monaco, 185 Barbados, 145 Brunei, 141 Seychelles, 112 Liechtenstein, 95 Antigua and Barbuda, 64 Saint Vincent and the Grenadines, 32 Fiji, 27 Saint Lucia, 27 Timor-Leste, 24 Dominica, 24 Grenada, 23 Laos, 17 Saint Kitts and Nevis, 12 Stato del Vaticano, 10 Western Sahara, 9 MS Zaandam.
L’APPROFONDIMENTO
1. In Italia sempre più contagi, con il virus che torna a colpire soprattutto le persone oltre i 50 anni. E la curva dei nuovi malati sale vertiginosamente: 1.907 casi in più nelle ultime 24 ore in Italia dove – secondo l’Istituto Superiore di Sanità – si osserva un «lento e progressivo peggioramento dell’epidemia di SARS-Cov-2».
Il virus si prepara ad entrare nella delicata fase autunnale e gli esperti si dicono «pronti all’attivazione di ulteriori interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento». I dati sono confermati dal fatto che nel Paese ci sono 2.397 focolai Covid attivi, di cui 698 nuovi. Contagi che si trasmettono sempre di più dai figli e nipoti ai genitori e ai nonni. Gli scienziati hanno osservato negli ultimi 14 giorni un «aumento significativo dell’età mediana alla diagnosi.
Questo – dicono – è probabilmente dovuto ad una trasmissione dalla popolazione più giovane a quella più fragile o anziana, soprattutto all’interno della famiglia: questo si riflette in un maggiore impegno dei servizi ospedalieri». L’età mediana passa ora a 41 anni e il 35% dei nuovi contagi riguarda persone con un’età sopra i 50 anni. Ancora una volta i focolai diffusi «e di dimensioni rilevanti” sono “spesso associati ad attività ricreative che comportano assembramenti e violazioni delle regole di distanziamento fisico sia sul territorio nazionale che all’estero”.
L’Rt ora si pone di poco al di sopra di 1. Tutto lo scenario carica il suo peso sugli ospedali: in quasi tutte le regioni vengono occupati sempre più posti letto per il Covid, sia in area medica, con aumenti dal 2 al 4% rispetto a un mese fa, che in terapia intensiva, dal 1% al 2%, con valori superiori al 5% per alcuni territori, ma «sebbene non siano ancora stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali – si legge nel report – la tendenza osservata potrebbe riflettersi in un maggiore impegno”.
Si tratta di «importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale» secondo l’Iss, che al momento conferma «l’opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate» senza escludere una stretta nelle prossime settimane se la situazione dovesse continuare a regredire. E gli ultimi dati vanno purtroppo nella direzione di un peggioramento degli scenari, con un netto aumento dei contagi in Italia: l’incremento nelle ultime 24 ore è di 1.907 nuovi casi, rilevati con 99.839 tamponi, qualche migliaio in meno rispetto a quelli effettuati il giorni prima. Il totale dei contagiati, comprese vittime e guariti, sale a 294.932. Cala lievemente il numero giornaliero di vittime (+10), per un totale complessivo dall’inizio dell’emergenza di 35.668.
Tra tutte le regioni, solo la Basilicata fa registrare zero casi nell’ultimo giorno mentre intorno alla quota dei 200 nuovi contagi al giorno ci sono la Lombardia (+224), seguita dalla Campania (+208) e dal Lazio (+193). Anche l’Emilia Romagna, il Veneto, il Piemonte, la Liguria e la Sicilia fanno segnare un incremento superiore ai cento casi. I malati attualmente nel Paese sono dunque 42.457, cresciuti di 1.044 nell’ultimo giorno, e inevitabilmente continua l’aumento di pazienti ricoverati nei reparti ordinari (sono 2.387, 39 più di giovedì) e quelli in isolamento domiciliare (ora sono 39.862, con un incremento di 1009) mentre calano quelli nelle terapie intensive (-4 rispetto a ieri per un totale di 208).
Il totale dei dimessi e dei guariti è invece di 216.807, con un incremento di 853 persone nelle ultime 24 ore. Tutto resta, secondo gli esperti, strettamente legato ai comportamenti e al rispetto delle disposizioni anche all’interno dei nuclei ristretti, per questo il ministero della Salute raccomanda di adottare «tutte le opportune precauzioni anche in ambito familiare».
2. Da Il Sole 24 ore: «Si allungano i tempi che intercorrono tra l’inizio dei sintomi e quello della diagnosi (risultato del test tampone). Il valore mediano, che a fine marzo aveva raggiunto i 6 giorni (dati dell’Istituto superiore di Sanità) era progressivamente sceso fino a soli 2 giorni tra metà giugno e fine agosto. Da inizio settembre i tempi si sono di nuovo dilatati, con il valore mediano risalito a 3 giorni nella settimana chiusa il 6 settembre e a 4 giorni dopo il 7 settembre.
Un livello che non si riscontrava da fine maggio e che aveva caratterizzato anche una parte della fase di lockdown (dal 10 al 19 aprile). La certezza diagnostica nelle fasi precoci dell’infezione (e quindi l’instaurazione tempestiva della terapia) è correlata a uno sviluppo più lieve della fase clinica, come hanno dimostrato le esperienze di questi mesi: sarebbe pertanto importante mantenere un lasso di tempo molto ridotto tra inizio dei sintomi e conferma della diagnosi. Su questo allungamento ha sicuramente influito l’incremento dei tamponi effettuati: la media giornaliera nazionale del mese di agosto (58.846) è salita a 88.321 nel periodo 1-17 settembre.
Con una maggiore attività si è evidentemente generata non solo un’attesa più lunga per l’effettuazione dei tamponi, ma anche una coda di test da elaborare nei laboratori certificati. Nelle prossime settimane, con l’arrivo dell’influenza stagionale, l’obiettivo ottimale si attesterà a circa 250.000 tamponi al giorno (quasi tre volte la media attuale). Un ulteriore allungamento dei tempi avrebbe un impatto negativo non tanto sulla capacità di isolare i soggetti sospetti (che potrebbero essere quantomeno posti in isolamento fiduciario in attesa del test), ma soprattutto sulla possibilità di avviare il più rapidamente possibile un corretto percorso terapeutico nei soggetti positivi».
3. Studio Irlanda: ex malati avvertono fatica persistente.
Più della metà dei pazienti e del personale di un ospedale irlandese ha sofferto di affaticamento persistente dopo il recupero da Covid, indipendentemente dalla gravità della loro infezione, secondo uno studio che evidenzia alleggerire il peso dei sintomi che durano. La stanchezza è un sintomo comune nelle persone con infezione sintomatica da Covid-19 (…) ma “le conseguenze a medio e lungo termine dell’infezione rimangono inesplorate”, spiega il dott. Liam Townsend, del St James Hospital (Dublino, Irlanda), autore con i colleghi dello studio.
Dei 128 partecipanti allo studio (età media 50 anni), il 52% (67 su 128) ha riferito di affaticamento persistente in media dieci settimane dopo il loro “recupero clinico”, indipendentemente dalla gravità della loro infezione iniziale. Delle 128 persone, 71 erano state ricoverate in ospedale e 57 avevano una forma lieve.