Il capogruppo uscente di Forza Italia a sostegno di Enza Fezza, bordate a Forza Italia
Aveva deciso di sostenere la campagna elettorale della sua lista e della candidata sindaco, ma senza candidarsi al consiglio comunale, ma poi la passione politica e la coscienza ha prevalso e così il capogruppo uscente di Forza Italia, Nicola Campitiello, scende nuovamente in campo in prima persona. “Decido definitivamente oggi – ha annunciato il chirurgo plastico – di candidarmi al consiglio comunale nella lista di cui sono il coordinatore Pagani Rinasce, al fianco del candidato sindaco Enza Fezza. Da sempre ho sostenuto la candidatura di Enza, donna che ho imparato a conoscere negli ultimi 12 mesi e di cui ho apprezzato intelligenza, integrità morale e competenza. Una donna sincera, dotata di qualità umane fuori dal normale, che saprà con i suoi modi e con le sue capacità, dare serenità e tranquillità alla nostra città, diventata in questi ultimi 12 mesi terra di conquista di personaggi ambigui che hanno tradito senza vergogna la nostra città”.
Campitello non le manda a dire e nelle motivazioni della sua scelta, non risparmia stoccate: “Mi ripresento dopo 1 anno, perché quando c’è da metterci la faccia, nel bene e nel male, e quando c’è da essere in prima linea e cercare risollevare le sorti della nostra comunità, io non mi tirerò mai indietro. L’ho fatto 12 mesi fa, lo faccio ora, lo farò sempre. Me lo chiede la mia coscienza. Sarebbe stato più semplice “abbandonare” la nave, così come e’ stato fatto, ma io sono diverso, sarà prima l’educazione familiare ricevuta, e poi la formazione chirurgica che mi portano ad affrontare i problemi sempre in prima persona senza mai e dico mai, relegare e/o abbandonare. Solo chi non fa, non sbaglia, in 12 mesi ho sicuramente fatto errori, ma sempre e solo in buona fede e sempre e solo prendendomi tutte le responsabilità”. Il consigliere comunale uscente ha ancora una volta bacchettato la sezione locale di Forza Italia: “Mi candido in una lista civica perché il partito di cui mi sento parte, ad oggi, ha fatto una scelta diversa. Una scelta non condivisa, che non solo non ha tenuto conto dei consiglieri uscenti, di tutti i candidati dello scorso anno, e di tutti i tesserati ma soprattutto che ha tradito l’idea politica del presidente Berlusconi”.
Giuseppe Colamonaco