Ha combattuto per anni contro la malattia contratta in missione nei Balcani. Il suo ultimo sogno
Un vero carabiniere con alto senso dello Stato non c’è più. Francesco De Angelis, brigadiere dell’Arma, originario di Castel San Giorgio e residente a Nocera Superiore è morto nelle scorse ore lasciando un vuoto nella comunità. Per anni ha combattuto contro un male contratto in missione nei Balcani. Una storia raccontata in un libro, dal titolo “Quando tutto cambia”, ed edito da Polis edizioni. De Angelis ha sempre confermato che il suo stato di salute è stato minato dalle missioni svolte in Bosnia Erzegovina, Albania e Kosovo. L’uranio impoverito la causa della sua malattia e della sua morte. È questa la tesi che ha sempre portato avanti, riconosciuta dopo lungo tempo con una causa di servizio. Ha dovuto combattere una doppia battaglia, una sul fronte malattia e l’altra su quello istituzionale. Sono stati numerosi i suoi appelli, attraverso la stampa locale ed alcune emittenti televisive, relativi all’uranio impoverito a nome di tutti i militari che vi erano stati esposti, dopo essere stati impegnati nel teatro di guerra dei Balcani, a causa dei proiettili e delle bombe della Nato. Più volte ha denunciato la verità sul materiale radioattivo. Ma davanti a sé si è eretto un muro di gomma ed ecco perché, con l’aiuto della nipote Francesca, volle raccontare la sua drammatica storia in un libro. Carabiniere vero, come detto, pronto a rischiare la vita. E’ stato tra i protagonisti di operazioni importantissime nell’Agro nocerino condotte negli anni Novanta e Duemila contro clan camorristi molto radicati sul territorio.
Lo scorso anno De Angelis ha presentato presso l’oratorio “Padre Francesco Laudato” – Sala Monsignor Mario Vassalluzzo di Nocera Superiore il suo libro. Testo biografico che non racconta solo i giorni in divisa, ma anche quelli di un uomo costretto a convivere con la malattia e con un corpo in continuo cambiamento. Quattro missioni svolte in Bosnia Erzegovina, Albania, Kosovo. De Angelis si è accorto solo nel 2010 che qualcosa nel suo organismo non andava. Dopo una colluttazione in servizio per acciuffare un delinquente, venne ricoverato in ospedale e a seguito di accertamenti radiografici fece l’amara scoperta. In Bosnia aveva incarichi operativi in borghese e svolgeva attività antidroga a Sarajevo. In Albania venne affidato alle operazioni di polizia militare. Dallo scorso anno, come raccontò in un’intervista con Luisa Trezza – LINK QUI – si era avvicinato anche al problema della caserma dei carabinieri di Nocera Superiore, facendo un appello per evitarne la dismissione. Purtroppo De Angelis non c’è più, quell’uomo che ha servito lo Stato con onore, ha smesso di lottare, ma la sua denuncia sull’uranio impoverito resta, perché altri possano avere finalmente giustizia. Il primo cittadino di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, ha espresso il suo cordoglio per questa triste dipartita: «La comunità di Nocera Superiore è in lutto per la scomparsa del carabiniere Francesco De Angelis: un uomo dello Stato, un uomo coraggioso. Ho avuto modo d’incontrarlo diverse volte ed una di queste fu la presentazione del suo libro ‘Quando tutto cambia’ nel quale ha raccontato la sua strenua lotta contro la malattia che lo aveva colpito. In questi casi è facile scadere nella retorica o nelle frasi di circostanza, ma nel dolore che unisce in questo momento di cordoglio la nostra comunità, vorrei che ricordassimo Francesco per il combattente qual è stato, per il suo orgoglio, la sua inesauribile voglia di vita, il suo immutato legame con i valori di uomo al servizio dell’Arma dei Carabinieri». I funerali si terranno, domani alle 16 nella chiesa di San Michele Arcangelo a Nocera Superiore.
Giuseppe Colamonaco
![loading ads](https://www.rtalive.it/wp-content/plugins/slider-wd2/images/ajax_loader.png)