Vicina la risoluzione
Piazza Nassiriya del rione Casolla è fruibile ai cittadini. È questo in sintesi il messaggio rassicurante che arriva da Palazzo di Città e che sconfessa le ultime polemiche sollevate. In verità la vicenda è giunta ad un punto di non ritorno non per colpa dell’ente, ma per rinuncia dei lavori da parte della ditta che li aveva in gestione.
Questo ha portato il Comune ad intervenire direttamente, con la riappropriazione di tutta l’area, compresi i garage sottostanti. La conferma arriva dall’assessore al ramo, Mario Prisco, al quale abbiamo chiesto lo stato dell’arte: “L’amministrazione e quindi la giunta non fanno attività di gestione ma attività di indirizzo e di controllo. Per cui, nel rispetto della divisione dei ruoli, le domande vanno girate al dirigente LLPP al quale l’amministrazione ha conferito indirizzo di verificare la corrispondenza alle norme per l’apertura della piastra al pubblico”.
Quindi la fruibilità della superficie di piazza Nassiriya al pubblico è stata posta sotto esame al settore di competenza e lo stesso sindaco, alcuni giorni fa, ne ha ribadito la frequentazione. Tanto è vero che il luogo è diventato, ultimamente, un ritrovo per i giovanissimi. Purtroppo, non sono mancati per la piazza di via Siciliano, episodi spiacevoli, in particolare legati allo spaccio di stupefacenti.
Proprio la nostra testata, riguardo al problema, ne ha dato notizia ripetutamente. Al di là dell’aspetto sociale e dell’uso improprio del luogo, sempre l’assessore Prisco, ha sottolineato che l’ente procederà anche al recupero del sottosuolo: “Con l’avvenuta rescissione contrattuale in danno della ditta esecutrice, lo stesso settore ha ricevuto mandato per l’esecuzione delle verifiche e quindi dei lavori necessari per il recupero anche dell’interrato”.
Dunque è chiaro l’indirizzo politico che l’ex dirigente comunale ha inoltrato al settore di competenza ed è ancor più chiaro che il progetto iniziale è mutato col passare degli anni. L’accordo pubblico – privato è venuto meno e, in virtù di questo esito, il Comune ha dovuto sobbarcarsi oneri ed onori per il completamento dell’intera struttura.
Giuseppe Colamonaco