La sinistra paganese ed il cammino di De Prisco, marcia civica alla Manlio Torquato

L’avvocato candidato sindaco ringrazia Ferraioli, Marciano, Greco e Nitto e cita Pino Rauti sullo “sfondamento a sinistra”

La sinistra di Pagani rappresentata negli ultimi anni da Luna Ferraioli, Michele Marciano, Rita Greco e Davide Nitto ha deciso di sposare il progetto civico dell’avvocato Raffaele Maria De Prisco. Il legale paganese, già reduce per la corsa a primo cittadino lo scorso anno, torna nuovamente a correre per la carica di sindaco. Stavolta con compagni di viaggio molto radicati sul territorio e che ha ringraziato per il coraggio avuto. È con una citazione (di Pino Rauti) che il leader del polo civico encomia i suoi: “A Luna , Michele, Rita e Davide. E chi se lo scorda lo sfondamento a sinistra? Un concetto rivoluzionario e, forse proprio per questo, mai compreso da una destra basata sul mito dell’ordine e di una divisione manichea del rosso-nero. Sfondare a sinistra non significava perdere l’identità, cancellare il proprio percorso politico; significa fermarsi, osservare la realtà, cercare di comprendere esigenze che esulano dalla contrapposizione ideologica, appartenendo invece alla sfera del sociale e dell’attuale. In due parole: capire la quotidianità ed interpretare la necessità”. Insomma, sembra che proprio il pensiero di Rauti sia stato tradotto a livello locale con la sua coalizione. “La quotidianità paganese – ha poi continuato il candidato sindaco del polo civico – ci racconta di un Comune in dissesto e della necessità di tornare alla normalità; il 2019 ha azzerato ogni forma di continuità con la propria esperienza del passato.

La questione non è destra e sinistra, non è neanche sovranisti e progressisti, la questione è rendere nuovamente Pagani normale, protagonista, illuminata ed aperta a nuovi orizzonti. Per fare tutto ciò abbiamo dismesso la maglietta partitica al fine di lavorare insieme per cinque anni. Vanno ripristinate le regole democratiche ed istituzionali, la scena della cacciata del segretario generale al primo consiglio comunale, resterà indelebile nella mia mente. Certamente sui temi nazionali potremmo avere dei distinguo, questo poco importa, ma a livello amministrativo la situazione è così drammatica, da rammentare le macerie di un terremoto; c’è poco da litigare, la strada da percorrere è unica, occorre ricostruire; chi veramente ricostruisce e lavora sodo , non ha mai il tempo per le chiacchiere troppe ideologizzate. In questo periodo pre-candidature, per meno di tre giorni, ho avuto a che fare di nuovo con le scatole vuote dei partiti, ho saltato un fosso molto pericoloso, devo ammetterlo, mi sono salvato”. De Prisco sembra somigliare sempre di più al sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato. Entrambi di destra, ma con un percorso civico che raccoglie anche la sinistra. “Per concludere, cari Luna Michele, Rita e Davide, – ha terminato De Prisco – grazie per aver avuto il coraggio di sostenermi apertamente e per le energie che state profondendo, come anima di sinistra, in questa campagna elettorale; non temete di parlare agli apparati precostituiti, parlate alla gente comune, parlate alla vostra gente, al cuore dei quali spero di arrivare ,in fondo questo accomuna la vera destra e la vera sinistra, agli altri lasciamo solo i simboli vuoti. Coraggio”

Giuseppe Colamonaco

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