Sette persone denunciate: lavoravano anche per alcuni autodemolitori del Napoletano. Erano organizzati come i meccanici dei Pit stop. due le squadre in azione. Sono una ventina i furti di auto su cui si indaga, nove già attribuiti agli indagati. Auto rubate a Salerno, Bellizzi e Battipaglia. Inchiesta solo all’inizio
L’operazione dei carabinieri di Battipaglia riscopre una delle “fabbriche d’auto” più diffuse della Campania, come si diceva un tempo, quella che si regge sul furto di vetture e sul successivo cambio dei segni identificativi (il “pezzotto”) di cui molti meccanici dell’Agro nocerino sono veri e propri maestri. Ma nell’Agro erano maestri anche nello smontaggio celere delle vetture per farne pezzi di ricambio. I carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Battipaglia hanno denunciato alla procura di Salerno sette pregiudicati residenti nell’Agro nocerino sarnese di età compresa tra i 60 anni e i 29 anni, specializzati nel furto aggravato in concorso di vetture del gruppo Fiat. Le indagini, iniziate nel dicembre 2018 e continuate per il 2019, sono partite proprio dall’analisi dell’incremento dei furti di auto in determinate aree della provincia, specie nella Piana del Sele, e soprattutto relativi appunto a veicoli del gruppo Fiat. Gli investigatori hanno raccolto diverse denunce per episodi commessi in Salerno, Battipaglia e Bellizzi, riguardanti il furto appunto di due Panda, di tre 500, di una 600, di due Qubo e due Lancia y. Importante l’acquisizione dei filmati registrati dal sistema di video sorveglianza comunali, dei varchi autostradali e tabulati telefonici che hanno permesso di individuare i veicoli che accompagnavano i ladri sui luoghi dei furti. Le macchine, dopo il furto venivano condotte verso l’Agro nocerino sarnese, dove venivano smontate per alimentare il mercato nero dei ricambi di auto. In altre indagini è emerso che le vetture più nuove sono solitamente avviate al mercato del pezzotto, quelle con qualche anno in più sono destinate ad essere smontate e diventare richiesti ricambi.
I sette denunciati per i furti avrebbero lavorato per alcuni autodemolizioni, i famosi “scassi” del Napoletano. Gli investigatori nel corso dell’attività investigativa svolta hanno anche rinvenuto e sequestrato una centralina di avviamento esterna per veicoli Fiat oltre a vari attrezzi da scasso. Le auto, venivano rubate attraverso la tecnica della centralina, ovvero della sostituzione della centralina elettronica con un’altra precedentemente modificata. I ladri erano organizzati come i meccanici dei Pit Stop: agivano in contemporanea per portare via l’auto in pochi minuti, ognuno con il suo compito. Due le squadre in azione, una con il compito dei furti e il trasferimento nelle officine dell’Agro nocerino o negli sfascia carrozze del Napoletano, un’altra addetta allo smontaggio. I pezzi venivano venduti anche on line. Sono una ventina i furti per cui si indaga solo nella zona di Battipaglia-Bellizzi: al momento sono 9 quelli imputati ai sette denunciati.