Pagani, il polo civico c’è, ma manca il candidato sindaco

La coalizione cerca la sintesi, ma si rischia anche di saltare

La strada del polo civico tracciata dall’avvocato Raffaele Maria De Prisco e che vede coinvolte diverse realtà politiche, tra queste quella dei bottoniani e del Movimento cinque stelle, sembra essersi arenata. In effetti, la coalizione c’è e le trattative hanno portato anche dei buoni frutti, ma pare che la scelta del candidato sindaco, abbia fermato il cammino dell’alleanza. È questo il nodo da sciogliere e che ha messo in crisi l’ulteriore sviluppo di una coalizione che potrebbe ambire a raggiungere il ballottaggio. Le principali anime politiche, Lello De Prisco, Carmela Pisani, Pasquale Sorrentino e Santino Desiderio, dovrebbero trovare la sintesi, quel nome in pratica disposto ad essere il candidato sindaco ed affrontare la corsa verso Palazzo San Carlo.

Purtroppo, proprio sul candidato sindaco e la scelta di una persona che possa accontentare tutti, il polo civico sta trovando grossi problemi, col rischio addirittura di saltare. Eppure, la frantumazione nel centrodestra, che vede un braccio di ferro tra Lega e Fratelli d’Italia, una battaglia interna in Forza Italia, la crisi ultima che sta attraversando il Partito democratico (le recenti dimissioni di Nitto e l’avvento di Cascone ne sono la testimonianza), lo scollamento in Fdi dopo la fuoriuscita di Ianniello e Stoia, sono il termometro di un clima politico difficile e rispetto al quale, l’alleanza trasversale del polo civico giocherebbe un ruolo importante, in particolare per coloro che hanno perso il proprio punto di riferimento nei partiti o nelle tradizionali coalizioni. È questo attualmente lo scenario che la città sta attraversando e in attesa di trovare la formula o l’alchimia giusta per un candidato sindaco condiviso, il tempo trascorre inesorabilmente e captare eventuali candidati al consiglio comunale, diventerebbe impresa ardua. Al momento, la fase di stallo del polo civico, potrebbe aprire a due possibilità: una improvvisa accelerata, oppure, alla chiusura del progetto politico.

Giuseppe Colamonaco

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