Provvederà a monitorare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti
L’idea è stata lanciata dall’azienda speciale Pagani ambiente che, riguardo al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, utilizzerà una applicazione per individuare eventuali discariche sul territorio comunale, anche in posti isolati. L’Aspa beneficerà di un sistema che la renderà all’avanguardia nell’individuazione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e del suo andamento riuscendo così ad essere un valido strumento di supporto al Comune nell’adozione delle azioni di controllo e repressione sul territorio. Tale App, che oltre ad essere a disposizione degli operatori, cui va dato merito di aver collaborato fattivamente nella raccolta dei dati necessari alla sua progettazione, sarà accessibile anche al cittadino il quale previa registrazione potrà fornire il proprio contributo. Ma come funziona? Grazie ad una semplice foto scattata da un qualsiasi smartphone l’app stimerà il volume del cumulo e grazie a tecnologie specifiche di image processing, il dato sarà incamerato in una banca dati governata da algoritmi di intelligenza artificiale. Il tutto sarà elaborato e reso disponibile con l’applicazione di realtà aumentata che permetterà di fornire in modo semplice informazioni sull’andamento del fenomeno in ogni punto e strada. Ai cittadini più virtuosi che aderiranno all’iniziativa, scattando le foto dei cumuli, sarà data la possibilità di accedere ad un sistema a punti che gli permetterà di beneficiare di premi e gadget, a secondo dei punti accumulati, che l’Azienda provvederà a mettere in palio. Soddisfatto il Direttore Generale dell’Aspa Dott. Aniello Giordano il quale ci ha tenuto a precisare che “seppur esistano in circolazione strumenti similari questo è il primo che utilizza tecnologie evolute di realtà aumentata e che tale strumento permetterà di operare in maniera ancora più efficace grazie anche alla collaborazione del cittadino stesso”. Inoltre, conclude il direttore, è doveroso esprimere gratitudine verso tutti coloro che stanno rendendo possibile ciò, rivolgendo i migliori ringraziamenti a tutti i collaboratori, ed in particolar modo a Salvatore Accadia, Michele Giordano, Celentano Domenico, Sessa Antonio, Padovano Massimiliano, Irace Anna Maria, Lucia Fraiese D’Amato e Padovano Renato”. Ringraziamenti estesi anche agli amministrativi, in particolare, al direttore tecnico Vincenzo Calce, “senza il quale il progetto di ricerca, innovativo nelle sue funzioni ed obiettivi, non avrebbe mai visto la nascita”.
Redazione