“Questa amministrazione è prevalentemente civica”
L’amministrazione comunale, dopo la candidatura del consigliere di maggioranza Fabio Ferrigno, con Fratelli d’Italia alla Regione, sta attraversando acque burrascose. Gli interventi dei consiglieri Giancarlo Giordano, Vincenzo Stile e Gennaro Della Mura, sulla scelta di Ferrigno, sta agitando non poco la maggioranza. Sembra che all’interno dell’emiciclo cittadino Torquato abbia due opposizioni, quella ufficiale nata dalle elezioni del 2017, ad eccezione di Saverio D’Alessio giunto successivamente, e quella non ufficiale, composta dai consiglieri di maggioranza: Stile, Giordano e Della Mura. I tre, non nuovi a polemizzare con l’esecutivo, stanno probabilmente giocando una partita diversa e Fabio Ferrigno è solo il pretesto per sgretolare e stringere i numeri che sostengono l’amministrazione in carica. Sul caso in questione, sono stati i primi a puntualizzare e a scagliarsi contro la decisione del consigliere della lista Torquato Sindaco. Una vicenda che ha visto anche il segretario cittadino del Pd, Francesco Scarfò, prendere posizione: “Siamo uomini democratici, liberi nei pensieri e nelle scelte, non saremo certo noi a tentare di condizionare le scelte politiche del consigliere Ferrigno, peraltro persona stimata. Non condividiamo questa scelta in quanto i colori politici di questa amministrazione sono da tempo chiari e ben definiti; una cosa è il civismo, un’altra è l’appartenenza politica ad un partito, attualmente all’opposizione, che non è mai stato nel perimetro politico di questa maggioranza. Staremo attenti a valutare qualsiasi iniziativa, assunta anche a titolo personale, che possa condurre però ad allargare i confini amministrativi ad altre forze politiche esterne ed alternative all’attuale maggioranza”. Una nota, diffusa in tarda serata ieri, che ha visto dissentire il sindaco Manlio Torquato: “Nonostante quanto avessi chiarito leggo che il Pd “minaccerebbe addirittura la crisi” stando alla interpretazione giornalistica forse non del tutto arbitraria. Mai comunicato fu più inopportuno. Anche perché in genere quelli che parlano dopo il sindaco sono solo coloro che gli stanno all’opposizione. Vorrei perciò ricordare un paio di cose.
Questa amministrazione nasce prevalentemente civica. Il consigliere Ferrigno è stato eletto con noi. Ha però dichiarato di passare al gruppo misto in virtù della sua candidatura, ma di voler continuare a sostenere, da indipendente, questa amministrazione. Perciò non c’è nessun allargamento al gruppo di Fratelli d’Italia , che non è in amministrazione. Il perimetro non lo stabiliscono i partiti, ma il sindaco, purché si abbiano comportamenti coerenti con l’amministrazione: cosa non sempre accaduta con qualche consigliere Udc o post-Pd, prodighi di polemiche e attacchi pubblici ad assessori dirigenti o al sottoscritto, cui è stata testualmente “promessa battaglia”. E su cui il segretario Pd non ha mai preso posizione alcuna”. Un aspetto quest’ultimo che probabilmente si riferisce ai consiglieri comunali di maggioranza, Stile e Giordano, in costante polemica col Pd ed il sindaco, tanto da lasciare il gruppo del Pd consiliare ed approdare nel gruppo misto. Non immune alla critica del sindaco lo stesso Della Mura, ex Udc. Un comportamento anomalo sottolineato anche dal primo cittadino: “Sono questi a non essere più compatibili con l’amministrazione”. Non è andata giù al primo cittadino nemmeno la vigilanza che il Pd dovrebbe esercitare sul perimetro politico della coalizione: “Quanto al compito di “vigilanza” che il segretario del Pd si ascrive, poiché non abbiamo capito a cosa alluda quando parla di volerlo fare anche rispetto a “iniziative personali”, vogliamo rassicurarlo che non c’è vigilanza che basti in una amministrazione ma sulle cose serie e che a questo dovere non si può sottrarre nessuno e che intendo esercitare con assoluta puntualità. Infine non può riconoscersi alcuna ragionevolezza a chi uscito dal Pd e andato nel gruppo misto invoca coerenze”. Un disappunto quello del sindaco sul modus operandi di Stile, Giordano e Della Mura, che potrebbe vedere un cambio di posizione dei tre a stretto giro. Probabilmente, c’è qualcos’altro che bolle in pentola, un futuro su versanti antagonisti che è già in essere in città. Comunque sia, il sindaco riguardo alla vicenda Ferrigno, resta distaccato.
Giuseppe Colamonaco