Il rilancio di Cava de’ Tirreni in dieci punti. Il candidato sindaco di centrodestra Marcello Murolo inaugura la sede elettorale e presenta i capisaldi del programma elettorale
Passione, razionalità e capacità di realizzazione. Queste, secondo il candidato sindaco civico sostenuto dal centrodestra Marcello Murolo, le tre componenti di un buon programma elettorale «che deve articolarsi in obiettivi concreti e linee di azione da attuare e dietro il quale devono esserci persone che amministrino con competenza e tenacia». Questa sera, all’inaugurazione della sede elettorale a corso Umberto I 264, Murolo – insieme agli esponenti dei partiti di centrodestra (Forza Italia, Fratelli D’Italia, Lega e Udc) e della civica Siamo Cavesi – ha esposto le linee guida del suo programma elettorale che si muovono lungo dieci direttrici: Sanità e Politiche Sociali; Sicurezza; Attività Produttive; Cultura; Trasparenza e Legalità dell’azione amministrativa; Infrastrutture; Turismo e Folklore; Igiene urbana e Verde pubblico; Ambiente e Sport. Lo scopo è quello di portare a compimento un rinnovamento della città, garantendo ai cittadini servizi essenziali di qualità e pensando ad una serie di azioni che rendano Cava una città ancora più bella e vivibile. Tra queste la creazione di parchi giochi per bambini e opportunità per il mondo delle diverse abilità. All’iniziativa erano presenti, tra gli altri, l’onorevole Gigi Casciello, i senator Antonio Iannone e Vincenzo De Masi e i vertici provinciali dei partiti della coalizione. «Con l’inaugurazione della sede elettorale entra nel vivo il nostro impegno in vista delle elezioni amministrative – ha spiegato Murolo – Metteremo in campo passione, competenza e voglia di fare per dare un volto nuovo a Cava de’ Tirreni, da troppi anni paralizzata da una gestione amministrativa incapace di guardare oltre l’ordinario e di rinnovare metodi e mentalità. È un impegno che nasce con il gruppo civico Siamo Cavesi e che trova il suo compimento in un percorso comune con tutti i partiti di centrodestra che ringrazio per il sostegno alla mia candidatura e con i quali abbiamo elaborato il nostro programma». Murolo non ha mancato di rimarcare il fatto che alcuni esponenti del centrodestra in questa tornata elettorale appoggeranno la candidatura del sindaco uscente Vincenzo Servalli. «Ci conforta il fatto che tanti vecchi volti della politica locale stavolta abbiano pensato bene di abbandonare i loro partiti di appartenenza, spaventati dal rinnovamento e nella speranza di ottenere qualcosa da chi, a differenza nostra, non lesina promesse», ha stigmatizzato. Ha, poi, aggiunto: «La nostra visione di città corre lungo dieci direttrici e si basa su un’analisi concreta che ci dà la sicurezza di poter realizzare quello che in questi mesi illustreremo. Abbiamo in mente grandi opere che faciliteranno la vita ai cittadini, il rilancio dell’economia attraverso, tra l’altro, manifestazioni culturali, ma anche e soprattutto la tutela dei più deboli, ai quali abbiamo il dovere di garantire servizi più efficienti e la salvaguardia dei diritti fondamentali come quello alla salute. Le ambizioni sono tante. Realizzarle richiederà impegno, tenacia e lungimiranza: doti che ci apprestiamo a mettere in campo tenendo sempre gli occhi nel futuro».
In concreto grande attenzione è data alla Sanità e alle Politiche sociali. «La prima battaglia da fare è quella per tutelare l’ospedale “Santa Maria dell’Olmo” – si legge nel volantino con i dieci punti – In programma l’istituzione di una task force Sanità, composta da amministratori ed esperti di settore. I servizi della medicina territoriale dovranno essere potenziati e resi più accessibili. Sarà incentivata la consegna a domicilio dei farmaci e l’istituzione di un numero verde presso i Servizi sociali, al servizio di donne, anziani e minori in difficoltà». L’accento è, poi, posto sulla «sicurezza, messa a repentaglio dalla microcriminalità», che sarà garantita anche grazie ad «una riorganizzazione del Corpo di Polizia locale» e a «protocolli di collaborazione che consentano alle diverse Forze dell’Ordine di fare rete». Tra le priorità, procedure amministrative certe e snelle, agevolazioni fiscali e attività promozionali che migliorino l’immagine della città. La riperimetrazione della zona Asi, la possibilità di creare “condomini” produttivi e la destinazione dell’area anche a opifici per piccole attività artigiane saranno le azioni intraprese a favore delle attività produttive, mentre per il rilancio della cultura si pensa alla realizzazione di «un polo musicale a Villa Rende, alla valorizzazione dei cosiddetti contenitori culturali che passerà anche attraverso il lavoro di un direttore artistico e alla digitalizzazione della biblioteca, dell’archivio storico e di tutte le biblioteche della città». Grande attenzione, inoltre, alla trasparenza dell’azione amministrativa, che «passerà essenzialmente da una riorganizzazione del sito web istituzionale e un aggiornamento dei siti delle partecipate»; va lanciato, inoltre, un modello di amministrazione digitale che eviti al cittadino di doversi recare presso le sedi comunali, dandogli la possibilità di interloquire con gli uffici e con gli amministratori per via telematica. Un capitolo a parte merita il discorso delle infrastrutture con, tra gli altri, gli ambiziosi progetti «della Metropolitana leggera di Salerno, con la realizzazione di due stazioni metro a piazza San Francesco e Santa Lucia, del parco urbano a corso Principe Amedeo e con la predisposizione di aree di sosta gratuite per auto “green”». E poi, ancora, rilancio del turismo con un “booking” cittadino e un moderno info point turistico; parchi giochi per bambini, spazi verdi e di aggregazione dei villaggi di Cava de’ Tirreni e restyling del centro storico. Sul fronte della tutela ambientale si punta sul risanamento del territorio e sulla difesa dal dissesto idrogeologico, oltre che sulla lotta ai conferimenti abusivi. Per il rilancio delle attività sportive sarà assicurata la costante manutenzione degli impianti sportivi comunali e sarà offerta alle associazioni sportive dilettantistiche pari opportunità di accesso alle strutture.