Insieme per Scafati, problemi di innesco su via Sant’Antonio Abate

Affondo dall’opposizione

I consiglieri comunali di minoranze, Michele Russo, Michelangelo Ambrunzo, Alfonso Carotenuto e Michele Grimaldi, hanno sollevato perplessità riguardo all’incrocio all’altezza di via Sant’Antonio Abate. “Mentre in altri Comuni si discute e si lavora per migliorare la situazione delle strade necessarie all’apertura della S.S. 268, – scrivono i democrat – a Scafati l’Amministrazione Comunale rimane immobile. L’Anas ha avviato il 13 luglio l‘appalto dei lavori per oltre 1.700.000 euro, per migliorare la situazione in via Paludicelle ed in altre strade del Comune di Angri con rotatorie ed opere necessarie ad agevolare l’accesso al nuovo casello autostradale della S.S. 268. A Scafati, invece nulla è previsto, in particolare per l’innesto della strada che proveniente dal nuovo casello si innesta su via Sant’Antonio Abate, subito dopo il ponte autostradale”. Una questione, secondo l’opposizione, di assoluto rischio e che va affrontata: “Un incrocio a “T”, assolutamente problematico, su una strada di carreggiata ridotta quale via Sant’Antonio Abate, sfalsato di pochi metri rispetto all’incrocio già esistente su via Sant’Antonio Abate con la doppia curva che va su via delle Industrie.

Non occorre essere ingegneri dei trasporti per comprenderne la pericolosità ed il caos che si creerà per il traffico pesante. Occorreva ed occorre assolutamente una modifica con la realizzazione di una rotatoria, che colleghi la nuova strada, via Sant’Antonio Abate e via delle Industrie. Il problema è che il nostro sindaco oltre a fare qualche visita al cantiere del casello di Angri e qualche foto, evidentemente non è passato in via Sant’Antonio Abate o non ha compreso la gravità della situazione che si prospetta. E’ necessaria un’azione incisiva e decisa sull’ANAS pretendendo che anche su via Sant’Antonio Abate si realizzino le opere indispensabili a garantire sicurezza e piena fruizione della nuova viabilità. Questo dovrebbe significare amministrare e curarsi dei problemi veri della città”.

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