Casello Angri Nord, «Ognuno si assuma le sue responsabilità»

Intervento della parlamentare Villani (M5S) su una questione che si trascina da tempo

“Sul casello autostradale di Angri Nord sono stati fatti troppi errori e commesse molte leggerezze, sia da parte dell’amministrazione precedente che da parte dall’attuale amministrazione Ferraioli. Abbiamo fin da subito attivato i nostri canali istituzionali per dirimere la questione e continueremo a cercare e proporre insieme al Ministero, una soluzione condivisa coerente con le istanze e gli interessi del territorio circa il futuro destino del casello di Angri Nord. La verità, purtroppo, è che si sta cercando di strumentalizzare questa vicenda, facendo campagna elettorale sulle spalle dei cittadini di Angri e dimenticando le gravi responsabilità degli amministratori presenti e passati” tuona la Deputata Virginia Villani del MoVimento 5 Stelle, in virtù delle risposte al suo quesito rivolto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed al vice ministro Giovanni Carlo Cancelleri con il quale si è interfacciata insieme alla collega Deputata Teresa Manzo. “Il sindaco di Angri è venuto a chiedere aiuto politico sulla chiusura del casello Angri Nord ma racconta solo una parte della storia. Nel 2016, in accordo con Ministero, Anas e Autostrade Meridionali, il Comune ha dato il proprio assenso, senza alcuna obiezione, alla realizzazione di una serie di interventi migliorativi per il funzionamento del casello Angri Sud ratificando – ulteriormente – la chiusura di quello storico. Il risultato è che si è data un’ulteriore spinta, già 4 anni fa, anche con l’esborso di soldi pubblici, alla chiusura dell’accesso A3 in via dei Goti – spiega la Deputata Villani – Il Comune di Angri doveva opporsi fin dal primo momento se avesse voluto mantenere il casello, non dopo aver fatto investire soldi pubblici a pioggia e dopo aver dato sempre parere favorevole o silenzio assenso”.

Nel 1999 prima, e nel 2004 e 2012 poi, sulla base di una convenzione stipulata tra la Società, il Cipr ed il Comune di Angri è stato stabilito che il Cipe avrebbe realizzato un innesto sulla A3 a nord dell’attuale uscita di Angri. La società si è impegnata a realizzare il nuovo svincolo di Angri Nord in località Pagliarone con la dismissione dell’attuale casello storico che, situato in una zona della città fortemente congestionata, per la sua configurazione con un innesto a “T” nel pieno centro abitato rende la viabilità ancora più pericolosa. “Cosa hanno fatto gli ex politici angresi e quelli attuali per impedirlo? Nel 2012, l’ex sindaco Mauri, invece di diffidare alla chiusura, chiese solo di poter ritardare la chiusura al traffico della stazione autostradale di Angri fino al completamento dell’intervento di interconnessione (Anas SS268) da realizzare a Nord del comune di Angri. Poi, nel 2016, come l’amministrazione attuale ben sa, si stabilirono anche una serie di opere migliorative volte al funzionamento della bretella di accesso alla SS268 e al funzionamento del casello Sud. Stesso discorso nel 2018 dove tutti gli enti preposti hanno dato parere positivo informando il Comune attraverso una ricca corrispondenza. Perchè questo accordo non viene mai citato?” dichiara l’on. Villani “Non finisce qui: dal 25 febbraio ad oggi, Autostrade, Ministero e Anas hanno scritto più volte al Comune sul destino del casello Autostradale. Il Ministero ha chiarito che il 5 marzo, 14 aprile, 21 aprile, 30 aprile e 19 maggio l’Amministratore delegato di Sam ha contattato direttamente il sindaco di Angri ricordando i termini della convenzione. Addirittura, in data 20 maggio, 10 e 12 giugno venivano trasmessi degli ulteriori solleciti all’Amministrazione di Angri che non ha mai risposto nulla ad Autostrade. La risposta è arrivata tardivamente il 19 giugno, tre giorni prima della data fissata per la chiusura. Insomma, a frittata fatta. Non capisco perché il Sindaco non fa menzione di queste comunicazioni, ma piuttosto preferisce continuare con i proclami via social confondendo la realtà con scene da campagna elettorale. Inoltre, ho invitato con una mia nota, il sindaco di Angri a rivalutare il contenuto dell’ordinanza n. 23028 del 21 giugno 2020, adottata ai sensi dell’articolo 54 del Tuel, con la quale aveva ordinato alla Sam di non procedere alla chiusura del casello in entrata di Angri Nord e di sospendere i lavori di completamento. Un documento che, a nostro avviso, impedendo il prosieguo dei lavori per il completamento di un progetto non di competenza comunale in caso di contenzioso giurisdizionale, costerebbe moltissimo alle casse del comune di Angri e si concluderà in un rischio danno erariale cospicuo per la comunità”.

Ma la battaglia per il casello di Angri Nord continua: “Dagli studi tecnici del Ministero non emergono criticità sulla prevista chiusura del casello storico di Angri. L’unica strada percorribile ora è quella della mediazione tra le parti verso una soluzione condivisa nell’interesse della comunità. E’ bene tuttavia che i cittadini angresi sappiano di chi sono le responsabilità di quanto sta accadendo in merito al casello A3 Angri Nord” dichiara la Deputata Villani.

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