Pagani, finalmente arriva la nuova carrozzina

Storia a lieto fine per il diversamente abile Enzo Barone

Vincenzo Barone è riuscito ad ottenere quanto gli spettava. Finalmente gli è stata fornita una nuova sedia a rotelle, dopo che alcuni giorni fa, gli era stata negata. La storia raccontata dalla nostra testata ha visto la solidarietà di molte persone e grazie all’intervento del consigliere regionale, Francesco Emilio Borrelli,  è giunta la nuova sedia.

La partita è vinta. – ci dice Barone – Dopo un estenuante battaglia tra me (Barone Vincenzo) e l’avversario (Asl di Pagani) per l’autorizzazione di una sedia a rotelle alla fine ce l’ho fatta grazie all’intervento straordinario del consigliere regionale Borrelli. Quest’ultimo ha fatto da arbitro, permettendomi di essere rispettati i miei diritti di disabile e richiamando al proprio dovere i dirigenti responsabili Asl, troppo spesso attaccati ad una burocrazia lenta e inutile”. Barone ha voluto raccontare la sua esperienza per evidenziare le tante difficoltà che le categorie protette devono affrontare, ogni giorno e nell’arco di un anno.

“Ho voluto scrivere questa mia in modo sarcastico per sdrammatizzare una situazione a dir poco assurda, ma assolutamente stressante per chi come me vive già di suo un disagio quotidiano. La mia non è stata volutamente una polemica, ma un grido d’aiuto e di ribellione affinché in futuro nessun altro disabile debba vivere sulla propria pelle esperienze simili e mi auguro altresì che siano state mosse quelle coscienze di chi è responsabile di quel mostro chiamato burocrazia”.

Enzo, infine, aggiunge: “Chiedi solo che chi debba autorizzarci presidi ortopedici per una vita più dignitosa, lo faccia prima come essere umano e poi come addetto al servizio riabilitazione Asl. Noi disabili esistiamo ed è giusto che ne prendiate atto. Siamo esseri umani e vogliamo il rispetto assoluto dei nostri diritti senza essere visto con compassione. Io continuerò a battermi per chi subisce soprusi simili, legati fin troppo ad un nomenclatore che andrebbe rivisto e corretto.

Dovete smetterla di voler far quadrare il bilancio sulla pelle di chi chiede solo una vita più dignitosa. Io non mollerò mai e la mia voce sarà sempre al fianco di noi disabili lasciati nel dimenticatoio. Ridateci la possibilità di una vita nel segno della dignità e del rispetto”.

Giuseppe Colamonaco

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