Il caso del passaggio della “discordia”
La famiglia D’Angelo è pronta a chiudere una vicenda annosa, quella relativa al passaggio che va dall’istituto Galizia sino alla propria abitazione. Una querelle che dura da parecchio e che purtroppo è ritornata attuale dopo un avviso emanato dalla dirigente scolastica Maria Giuseppa Vigorito di divieto di sosta, transito, circolazione a piedi e con automezzi, nelle aree pertineziali del liceo statale Galizia.
I confinanti, cioè i D’Angelo, non potranno, secondo quanto scritto, utilizzare il passaggio dal 15 giugno al 30, dalle ore 8 alle 15. Un provvedimento, quello adottato dall’istituto, in ottemperanza delle disposizioni in materia di sicurezza e di tutela della salute, relativamente all’emergenza epidemiologica del Covid-19. Alla base di questa scelta, molto probabilmente, gli esami di maturità. La famiglia D’Angelo attraverso il proprio legale, l’avvocato Anna Panariti, ha diffidato la dirigente per la decisione presa, dandone comunicazione alla polizia di stato, ai carabinieri, alla Municipale, al sindaco, al presidente della Provincia Strianese, al Miur ed all’Ufficio scolastico provinciale.
Le ragioni evidenziate dell’avvocato sono diverse, tra queste, quella del diritto alla salute ed alla vita degli assistiti, che presentano gravi e significative patologie. Condizioni, ribadisce il legale, che necessitano del transito di eventuali mezzi di soccorso, nonché dei veicoli dei proprietari. L’inibizione “potrebbe cagionare un evento letale”, ha puntualizzato Panariti. Sulla vicenda, il professore Franco D’Angelo, ex sindaco di Nocera Inferiore, amareggiato per quanto accaduto, ha però lanciato una proposta: “Al posto di interessarsi solo dell’attività didattica, si interessa di vicende private che sono di competenza della Provincia e del Comune di Nocera Inferiore. Vorrei mettere fine al caso.
Propongo di creare un cancello nuovo, in modo da dividere l’accesso, con divisori di gomma che delimitino il nostro passaggio. Così, sia noi e sia la scuola, potremmo chiudere una vicenda, sollevata solo di recente dalla dirigente Maria Giuseppa Vigorito e gammai oggetto di polemica e discussioni in 50 anni di indisturbato e pacifico passaggio, sia pedonale e sia con autovetture di tutta la dinastia dei D’Angelo”.
Il passaggio di cui parla l’ex sindaco è stato anche oggetto di una ordinanza del Tribunale di Nocera Inferiore, emanata il 12 luglio del 2018, e che reintegrava i proprietari nel possesso della servitù da via Barbarulo – via Petrosini, oltre a disciplinare la sicurezza degli studenti.
“Mi rammarica la circostanza che un problema che sembrava avesse avuto la sua soluzione – ha concluso il professore D’Angelo – in un chiaro e palese provvedimento giudiziario che ha ordinato al dirigente di reintegrare nel possesso tutti noi, aventi diritto, continua ad essere un motivo di tensione e conflittualità”. La famiglia D’Angelo, proprio in virtù di una soluzione definitiva e conveniente tra le parti, ha chiesto il 22 gennaio 2020, all’Avvocatura civica del Comune di Nocera Inferiore e all’ingegnere Giuseppe Califano, di attivarsi per una riunione congiunta tra gli interessati ed anche con l’organo tecnico provinciale.
Le intenzioni sono quelle di chiudere definitivamente il capitolo “passaggio” e porre in essere una soluzione che metta tutti d’accordo. Attualmente, i D’Angelo, possono entrare ed uscire di casa (ma solo a piedi) da un vicoletto strettissimo, lungo circa 250 metri, che giunge in corso Vittorio Emanuele. Purtroppo, per le perseveranti gravi condizioni di salute, per i confinanti del liceo Galizia (ex magistrale), il transito dei mezzi di soccorso o di autovetture di proprietà, diventa indispensabile e soprattutto vitale.
gc