Proposte per la ripartenza della cittadella giudiziaria e delle udienze
Il presidente della Camera civile, l’avvocato Veronica Avella, ha inoltrato al presidente del Tribunale di Nocera Inferiore, Antonio Sergio Robustella ed al Presidente del Coa, Antonio Casalino, una richiesta di riapertura della cittadella giudiziaria nocerina, comprendente una serie di proposte per la ripresa dell’attività giudiziaria. Dopo il provvedimento dell’11 maggio scorso, che mette in sicurezza la struttura di via Falcone per la pandemia in corso, gli avvocati ora attendono di poter esercitare la loro professione (vista anche la riapertura contestuale degli studi) così come avvenuto per le altre categorie lavorative. La Camera civile nocerina, dopo aver partecipato alla videoconferenza del consiglio dei presidenti dell’Unione nazionale delle Camere civili, dello scorso 3 giugno, comprendendo le difficoltà degli avvocati del Foro di Nocera Inferiore, chiede che questa impasse del Tribunale venga superata. Infatti, “senza banalizzare l’emergenza – si legge nella nota inviata al presidente Robustella – non può non assistere inerte al progressivo annientamento dell’attività lavorativa degli avvocati del Foro, non solo a cagione delle comprensibili conseguenze sul piano economico che ciò per essi comporta, ma anche e soprattutto per la conseguente prolungata interruzione, per gli utenti finali, del servizio pubblico essenziale che è l’amministrazione della Giustizia”.
Il documento redatto dalla Camera civile non è altro che un contenitore di proposte atte alla ripresa delle udienze. Per il settore civile e del giudice di pace, la Camera civile, chiede di aumentare da due a quattro giorni a settimana lo svolgimento delle udienze, di prolungare l’orario sia di mattina e sia di pomeriggio (compreso il sabato mattina), di sollecitare i magistrati ad emettere i provvedimenti delle cause riservate alla sezione civile e alla sezione esecuzione mobiliare, oltre ad emettere i decreti di liquidazione dei gratuiti patrocini. Inoltre, di prevedere in tempi brevi, tra il deposito dei ricorsi, in materia di diritto di famiglia e procedimenti cautelari e l’emanazione dei decreti di fissazione delle udienze. Infine, viene chiesa la pubblicazione tempestiva delle sentenze, nonché la riduzione dei tempi di attesa per la richiesta delle copie delle sentenze e dei decreti ingiuntivi e per il rilascio dell’opposizione delle formule esecutive. Non è mancato, da parte della Camera civile, l’appello per un accesso più agile alle cancellerie con l’interruzione del sistema di prenotazione. Apetto, quest’ultimo, più volte sottolineato dalle toghe nocerine.
Giuseppe Colamonaco