Il Comune incarica un professionista impegnando circa 8 mila euro
Il Comune di Siano corre ai ripari per difendere la scelta del nuovo comandante di polizia municipale sul cui capo pende un articolato ricorso al Tar di Salerno presentato da Paola Miranda, assistita dall’avvocato nocerino Alfonso Esposito. L’Amministrazione Comunale guidata da Giorgio Marchese, difendendo a spada tratta la propria scelta, ha dato mandato all’avvocato Miranda Annunziata del foro di Salerno per resistere in giudizio contro il ricorso. Con delibera di giunta n. 65, l’esecutivo quasi al completo, presenti il sindaco Giorgio Marchese, il suo vice Filiberto Russo e gli assessori Rocco Di Filippo, Raffaella Esposito e Gerardo Di Filippo, assente invece l’assessore Angela Maria di Filippo, ha individuato, considerato opportuno resistere in giudizio contro il ricorso, ritenendo di avere sotto il profilo dell’iter procedimentale e sostanziale legittimamente operato, il legale che dovrà difendere il Comune. Considerata la specificità della controversia, di media complessità tale da individuare una professionista tipica dell’argomento per materia trattata e la natura fiduciaria per l’individuazione del professionista da incaricare, la scelta della giunta è ricaduta su Maria Annunziata, sorella dell’on. Andrea Annunziata, del foro di Salerno per la costituzione in giudizio avanti al Tar Salerno per la tutela degli interessi del Comune. Per tale incarico la giunta ha previsto una spesa presuntiva di ben 6 mila euro oltre IVA ed oneri di Cassa. In totale circa 8 mila euro.
I Fatti
Il Tar di Salerno sarà chiamato nei prossimi giorni ad esprimersi sulla legittimità dell’assunzione da parte del Comune di Siano del nuovo comandante della polizia locale, lo scafatese Salvatore Laudisio, entrato in servizio lo scorso primo aprile. A presentare ricorso, assistita dall’avvocato nocerino Alfonso Esposito, Paola Miranda, vincitrice di concorso presso il Comune di San Giovanni a Piro come istruttore direttivo di vigilanza categoria D con graduatoria approvata nel 2019. Nel lungo ed articolato ricorso presentato al tribunale amministrativo regionale si parla di ” manovra amministrativa da parte del Comune di Siano, concepita a tavolino, al fine di contrattualizzare Laudisio eludendo reiteratamente specifiche norme giuridico pubblicistiche di rango costituzionale per la scelta dei soggetti nell’ambito del personale della pubblica amministrazione”. Nel ricorso si chiede al Tar di annullare la delibera di giunta comunale n. 24 del 26 febbraio 2020 avente ad oggetto l’ utilizzo della graduatoria di pubblico concorso approvato dal Comune di Loano in provincia di Savona per l’assunzione a tempo indeterminato di un istruttore direttivo categoria polizia municipale, con cui l’amministrazione comunale ha deciso la copertura di un posto di categoria D con il profilo di istruttore direttivo nel settore della polizia locale a tempo indeterminato full time come previsto nel programma triennale di fabbisogno del personale. Sotto accusa nel ricorso é finita anche la delibera di giunta n. 7 del 28 gennaio 2020 con cui si è dato corso alla modifica del regolamento di disciplina dei concorsi per l’assunzione a tempo determinato e indeterminato ampliando la discrezionalità dell’ente nella scelta della graduatoria di altro ente esterno, con accordo mediante mero scambio di lettere scardinando il rigoroso limite di vicinanza territoriale.
A sollevare dubbi di legittimità anche l’attribuzione da parte del sindaco con proprio decreto, il n. 46 del 1 aprile 2020, del grado di capitano a Salvatore Dionisio. L’utilizzo di graduatoria approvata da altri enti rappresenta uno strumento ampiamente utilizzato dalle amministrazioni in particolar modo quelle di minori dimensioni per disporre di candidati già selezionati senza dover attivare autonomamente una procedura concorsuale che implica tempi e costi, tuttavia nella tesi sostenuta dalla ricorrente, sarebbero stati compiuti numerosi abusi. Paola Miranda, attraverso il noto legale nocerino, ha contestato all’amministrazione Marchese “violazione di legge, eccesso di potere, incompetenza, arbitrarietà, illegittimità manifesta, violazione e falsa applicazione della legge del 30 marzo 2001. In discussione anche la graduatoria da cui è stato attinto il nuovo comandante di Siano, che risale al 2018 e non sarebbe stata aggiornata.