Sarno, straripamento senza pioggia: coltivazioni distrutte

Interventi di Montoro e Canfora

Uno straripamento quello del Sarno a Lavorate che evidenzia, ancora una volta, lo stato di difficoltà in cui versa la zona. Sull’episodio sono intervenuti il consigliere comunale di minoranza Giovanni Montoro ed il sindaco Giuseppe Canfora.

Montoro

La manutenzione del fiume Sarno resta uno degli anelli deboli degli organi preposti. Un disagio sollevato dal consigliere comunale di minoranza Giovanni Montoro che non ha usato mezze parole: “Consorzio di Bonifica, Comune di Sarno, Regione Campania e Parco del Sarno si devono vergognare di tutto questo. I contadini e i cittadini  pagano il conto amaro per enti inutili e inadempienti”. Lo scatto pubblicato in rete non lascia adito ad interpretazioni, senza piogge, si è verificato l’ennesimo allagamento. Circostanza, rispetto alla quale, la politica ed in particolare le istituzioni dovrebbero interrogarsi e provvedervi. Montoro sul problema aveva già chiesto al sindaco Canfora di intervenire: “Lo  stato del normale deflusso delle acque del Rio Santa  Marina  – si legge nella richiesta – risulta compromesso dalla presenza di una folta vegetazione, di sedimi e di materiali di diversa natura presenti lungo gli argini e sul letto del rio; tale la situazione di abbandono produce un innalzamento anomalo del livello delle acque del Rio Santa Marina mettendo a rischio di inondazione i terreni agricoli  circostanti; tale stato di  incuria risulta essere presente anche lungo le sponde del Rio Palazzo e del Rio Foce”. Una vecchia vicenda che, purtroppo, resta di stretta attualità. Il consigliere, inoltre, aggiunge ulteriori dettagli: “La mancata manutenzione e il relativo taglio della vegetazione spontanea ha provocato negli ultimi anni gravi danni all’agricoltura locale con la conseguente perdita di vari raccolti; gli Enti preposti risultano essere palesemente inadempienti ad ogni forma di manutenzione ordinaria e straordinaria di una delle sorgenti del fiume Sarno; l’area interessata dal disagio è di particolare pregio paesaggistico, agricolo, ambientale e turistico”. L’opposizione é in attesa di atti concreti, in particolare di interventi finalizzati alla mitigazione del problema: “La situazione di abbandono in cui versa il Rio Santa Marina non è più tollerabile; l’intera zona prospiciente il Rio Santa Marina non risulta essere praticabile e fruibile a causa della folta ed incontrollata vegetazione. In virtù delle informazioni, considerazioni e  premesse, lo scrivente chiede alla S.V.V  di attivare ogni azione amministrativa al fine di porre fine a tale situazione di emergenza; di intimare gli enti inadempienti di intervenire immediatamente e scongiurare ulteriori danni  per gli agricoltori; qualora necessario, di  attivare i poteri sostitutivi del Comune di Sarno nei confronti degli enti inadempienti e agire contestualmente giuridicamente nei loro confronti”.

Canfora

Il primo cittadino Giuseppe Canfora ha preso atto dell’allagamento avvenuto a Lavorate. “Uno straripamento anomalo del fiume, senza piogge e, quindi, riconducibile, probabilmente, ad un guasto tecnico dell’acquedotto, si è verificato sulla sponda Sarno e sulla sponda Nocera Inferiore”, ha scritto il sindaco. Il capo dell’amministrazione sarrasta ha poi aggiunto: “Ho inviato una nota, diverse settimane fa, che è rimasta del tutto inascoltata e che, questa mattina, dinanzi alle terribili immagini dei terreni coltivati distrutti, sembra drammaticamente profetica. Sono arrabbiato verso la burocrazia svogliata e distruttiva, verso il rimpallo di competenze, contro i tanti enti che devono dire la propria ed autorizzare operazioni ed interventi sul fiume che, di fatto, rallentano fino all’estremo epilogo una operazione necessaria in tempi brevi e che necessita di organizzazione e pianificazione ordinaria. Questa è una battaglia che portiamo avanti accanto ai contadini ormai da anni. Abbiamo allertato le forze dell’ordine per i rilievi e le indagini perché si faccia luce su quanto accaduto e si individuino i responsabili di tale atto scellerato e nefando. Insieme ai contadini, il Comune di Sarno si costituirà parte civile e denuncerà tutti gli enti che non sono intervenuti per tempo, nonostante le richieste con note ufficiali. Intanto, insieme alla Giunta, ai consiglieri, stiamo predisponendo tutte le misure per il contributo di indennizzo”.

gc

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