L’iniziativa partita da un musicista di Roccapiemonte
Una petizione su Change.Org indirizzata al ministro Dario Franceschini per chiedere maggiore attenzioni ai musicisti ed alla musica. L’iniziativa è stata lanciata da Mimmo De Feo, musicista non professionista e responsabile del settore musica dell’associazione “I Tre Castelli” di Roccapiemonte. De Feo ha elaborato dei punti e delle proposte in sostegno dei musicisti e della musica.”Dopo suggerimenti da parte di tanti amici musicisti – ha detto Mimmo De Feo – ho deciso di far partire una petizione – denuncia da inviare ai responsabili del settore a livello Regionale e Nazionale.Spero sarete in tanti a firmarla per denunciare un settore messo sempre ai margini e ancora di più in questo difficile momento”. Quelle avanzate dal musicista Rocchese sono proposte per un reale sostegno economico e normativo ai lavoratori del settore musicale. “Stiamo assistendo ad un vero abbandono e a nessun minimo riconoscimento (succedeva già prima del Covid 19)per tutti coloro che operano nel settore musica(se non per gli artisti affermati)che non viene considerato importante in un contesto di crescita culturale.Negli anni, invece,si è dimostrato essere una pedina importante nella creazione di forti relazioni sociali e di grandi aggregazioni di massa” ha aggiunto ancora De Feo. Di seguito l’elenco delle proposte avanzate per dare il giusto riconoscimento,valorizzazione e sostegno ad un settore spesso ritenuto di relativa importanza. Questa petizione – denuncia è pensata non solo per i musicisti professionisti, ma anche per i musicisti non professionistiche che hanno la partita IVA e a quelli che offrono solo prestazioni occasionali. Categorie importanti che concorrono all’organizzazione di tante serate che si svolgono al chiuso e all’aperto in tutta l’Italia, diffondendo la musica un modo capillare insieme all’indotto fatto dai Service Audio e Video, Tecnici del suono, tipografie ed introiti pubblicitari per TV locali.
Punto 1: Aumento, nell’Immediato di notevoli fondi per la Cultura e la Musica(non la misera somma stanziata) sia a livello Nazionale che Regionale, (nel nostro caso la Campania) elargendo somme ai comuni attraverso le Regioni,laddove si sono svolte già in passato importanti manifestazioni ,facendo esibire gli artisti locali conosciuti e non,non in modo gratuito,ma con il dovuto compenso.
Punto 2: Creazione di un registro nazionale regionale e provinciale dei musicisti professionisti e non,( suddivisi in generi musicali)non Albo,in quanto il musicista è un lavoratore con caratteristiche di lavoratore subordinato (Codice Civile art.2094) non libero professionista,(tranne in pochi casi)e si avvicina alla figura dell’artigiano.Essendo un registro ed un’abilitazione ad un mestiere ,non possono escludersi i musicisti non professionisti.Il doppio lavoro è permesso pagando la dovute tasse.
Punto 3:In riferimento al Punto 2,devono essere formulate a cura degli Assessorati alla Cultura delle provincie elenchi di richiedenti che intendono iscriversi al registro.Coloro che non hanno la partita IVA ed effettuano prestazioni occasionali,possono versare una piccola quota annuale da stabilirsi che deve andare in un fondo pensione per i musicisti che pagano regolarmente le tasse per le loro prestazioni.Quando si organizzano manifestazioni musicali a vari livelli territoriali(non escludendo artisti nazionali)con soldi pubblici,si deve emettere un bando tenendo conto degli elenchi dei musicisti iscritti ne registro provinciale.
Punto 4:Devono essere demandati ai Comuni i compiti organizzativi di eventi musicali insieme alle associazioni esperti del settore in modo facilitato senza tante pastoie burocratiche.
Punto 5:Si deve pensare seriamente alla riforma della SIAE, o a sostituirla con un ente veramente rispettoso dei diritti di tutti gli Autori non solo di quelli maggiormente conosciuti.Oggi a beneficiarne a livello economico sono solo i grandi Autori ,gli altri percepiscono una miseria.Sempre in riferimento alla SIAE,si propone nell’attesa di un’auspicabile riforma,la sospensione del pagamento per un’anno da parte degli organizzatori di eventi al chiuso e all’aperto(le relative somme deve versarle lo stato) Ciò faciliterebbe l’organizzazione di eventi musicali e sgraverebbe le spese agli organizzatori,che con maggiori risorse potrebbero aumentare i compensi per i musicisti.
Punto 6: Per ciò che concerne gli aiuti economici da destinare a locali e pub adibiti per spettacoli live,oltre alle esenzioni per un anno dalle tasse regionali,provinciali e comunali,(qualcosa esiste già in merito) e alla già citata esenzione della SIAE,bisogna realmente individuare e dare aiuti economici a tutti quei locali che rispondono in pieno alle regole sulla sicurezza, dal punto di vista normativo,igienico ed acustico e che abbiano inoltre spazi adeguati e sufficienti per le giuste esigenze dei musicisti per performances ottimali.
Punto 7:Non è pensabile (da come si evince nel decreto) dare un piccolo contributo per coloro che con partita IVA abbiano effettuato solo 7 prestazioni nel 2020, ma fare riferimento alle serate dell’anno precedente.
Punto 8:Agevolare l’acquisto di strumenti musicali (l’IVA a carico dello stato ) per tutti coloro che vogliono imparare uno strumento,e di dotare maggiormente di strumentazione varia,i tanti istituti primari e secondari ad indirizzo musicale.
Per supportare la petizione questo è il link – QUI –