Pagani, il prefetto Russo diffida il consiglio comunale per il rendiconto 2018

In consiglio i numeri non ci sono, rebus sull’approvazione

Il prefetto di Salerno Francesco Russo ha diffidato il consiglio comunale di Pagani ad adottare, entro 10 giorni, la deliberazione di approvazione del rendiconto di gestione per l’esercizio finanziario del 2018. La diffida dell’organo territoriale di governo é stata indirizzata alla segretaria comunale e prodotta lo scorso 11 maggio. Dopo la premessa, nella quale il prefetto ha  evidenziato la normativa in essere, viene richiamata la circolare del 26 aprile del 2019 che invitava i Comuni della Provincia a provvedere all’approvazione del consuntivo con tutti gli adempimenti propedeutici. Inoltre, sono state richiamate tutte le successive note di sollecito e le ripetute intercoluzioni col Palazzo San Carlo. Vista la delibera n.62 del 10 settembre del 2019 con la quale il consiglio comunale ha dichiarato il dissesto finanziario, la prefettura con una nota del 28 novembre dello stesso anno nel richiamare una comunicazione del 15 novembre del ministero dell’Interno (relativa agli adempimenti connessi e consequenziali della dichiarazione di dissesto), ha invitato l’ente comunale a far pervenire la delibera di giunta di approvazione del rendiconto 2018. Il 16 dicembre, sempre del 2019, la segreteria comunale, diffidava gli uffici competenti alla predisposizione degli atti necessari per l’approvazione da parte della giunta del rendiconto 2018. Il 9 gennaio del 2020 la prefettura risollecitava la trasmissione del consuntivo. Il 28 gennaio 2020 si ha conoscenza dell’approvazione da parte della giunta del rendiconto 2018, approvato il giorno 27. Il deliberato viene poi trasmesso, entro pochi giorni, all’organo di revisione contabile per il prescritto parere. La prefettura, preso atto dell’assenza dei fondamentali documenti contabili e della deliberazione del rendiconto 2018 da parte del consiglio comunale, vista la richiesta della Corte dei conti con le delibere n.46 e 47 del 28 gennaio 2019 ed il deferimento del 29 aprile scorso, ha ritenuto, in base ai riferimenti normativi del Testo unico degli enti locali e al decreto del Presidente della Repubblica del 19 dicembre 2019 di scioglimento del consiglio comunale, di invitare e diffidare il parlamento cittadino a provvedere alla approvazione del rendiconto 2018. L’eventuale mancata approvazione del consuntivo porterà allo scioglimento del consiglio comunale, che in questo caso, non rimarrà in essere sino alle prossime elezioni comunali. Palazzo San Carlo, in tale evenienza, verrebbe guidato solo dalla triade commissariale. Comunque sia, entro 10 giorni, il consiglio comunale dovrà provvedere ad approvare il rendiconto 2018, previo scioglimento. Ma la domanda è d’obbligo: quale maggioranza consiliare lo approverà? In consiglio comunale, la maggioranza di centrodestra, è oggi divisa e questo pone un limite sulla tenuta dei numeri. Invece, è la minoranza ad avere i numeri, contando i dissenti provenienti dal centrodestra. Una situazione paradossale che potrebbe non essere favorevole per l’approvazione. Un vero rebus.

Giuseppe Colamonaco

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