Il comitato “La Fine della Vergogna” fa visita al depuratore di Costa

Gli ambientalisti scoprono due centraline non in funzione

Il comitato “La Fine della Vergogna” continua a mantenere alta l’attenzione sull’inquinamento del fiume Sarno. Lo scorso 21 maggio, gli attivisti, insieme al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, hanno fatto visita al depuratore della località Costa di Mercato San Severino. A descrivere il sopralluogo gli stessi membri del comitato: “Il 21 maggio siamo stati con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli che ci ha raggiunti a Nocera per proseguire il monitoraggio della situazione Fiume Sarno insieme. Ci sembrava poco rappresentativo dei fatti far porre l’attenzione solo sul comune nocerino, che non è il responsabile principale dell’inquinamento del fiume. Infatti poco dopo abbiamo raggiunto la località Costa di Mercato San Severino dove è situato un grande ed importante impianto di depurazione di scarichi industriali. L’impianto è biologico ed è gestito dalla Cogei S.r.l., il direttore della struttura, il Dott. Giacometti, ci ha accolti e ci ha spiegato come funziona il tutto oltre a dirci chi stabilisce i limiti per i liquidi che vanno ad immettersi nel canale che arriva poi nel nostro comune. Come prevedibile si tratta della Regione Campania. Precisiamo che al depuratore di Costa arrivano le acque che dovrebbero essere chimicamente depurate dall’impianto di Solofra”.

Durante la visita è emerso un ulteriore elemento per quanto attiene il controllo della zona. “Inoltre – scrivono gli ambientalisti – siamo stati informati della presenza di due centraline, costate circa 2 milioni di euro, posizionate a monte e a valle che potrebbero, se in funzione, monitorare tutti gli scarichi 24h al giorno, ovviamente l’uso non è autorizzato da chi di competenza, pertanto i costi di analisi sono più alti e meno efficienti, perché a campione. Pretendiamo quindi che si possa permettere la messa in funzione di tali centraline, in più ci auguriamo che ci sia un monitoraggio a campione senza preavviso sul modello Asl di Napoli”. Il comitato “La Fine della Vergogna” ha da tempo sollecitato la magistratura sull’inquinamento delle acque che attraversano Nocera, inviando esposti sia alla procura di Nocera Inferiore e sia a quella di Avellino. Gli attivisti sono ancora in attesa di risposte da parte della giustizia.

Giuseppe Colamonaco

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