Pagani, Torre: “Epidemie si combattono sul territorio”

Nuovo intervento del dottore paganese

Il medico Gerardo Torre continua la sua battaglia sull’emergenza sanitaria da Coronavirus. Dopo aver esposto il suo progetto di ripresa sociale dal Covid-19, illustrato alcuni giorni fa, torna ad affrontare il problema. Ciò che il camice bianco solleva, rispetto a quello che la sanità sta facendo, è di intervenire sul territorio, indipendentemente dagli attuali interventi ospedalieri. Torre è stato pragmatico: “Le epidemie si affrontano e si combattono sul territorio e non negli ospedali”. Una disamina netta e chiara e che va oltre la semplice critica. Secondo l’ex assessore alla Cultura, bisognerebbe procedere in modo diverso e non solo attraverso le strutture sanitarie. Il concetto e lapalissiano: “Se non si fa scendere in campo la sanità di territorio (medici di base, medici di guardia medica, chiaramente protetti con dpi), non torneremo mai più alla vita normale”. Il termometro della situazione, dunque, non può che non essere il medico di famiglia, colui che, più di tutti gli altri sanitari, conosce bene i nuclei familiari.
[leggianche]

Attualmente il governo, per la fase due, sta studiando i necessari step sanitari da adottare. Proprio l’altro giorno, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato le novità che saranno messe in campo: “L’indagine a campione sulla sieroprevalenza ci permetterà di capire il livello di diffusione del virus nel Paese e di pianificare le prossime fasi e il ritorno all’attività. È uno dei cinque punti della nostra strategia sanitaria insieme al rafforzamento della rete territoriale, ai Covid-Hospital dedicati, alla App di tracciamento e assistenza a distanza e al mantenimento di misure di distanziamento sociale e di protezione individuale.Il nostro Servizio sanitario nazionale deve rafforzarsi per rispondere a questa nuova grande sfida”. Un altro aspetto, non del tutto secondario, é quello di una eventuale seconda ondata del Coronavirus, su cui già si stanno valutando le dovute contromisure.

Giuseppe Colamonaco

loading ads