Pagani, Fdi replica ad Anna Rosa Sessa. Giorgio: “Spot elettorale, senza nomi e cognomi”

Giorgio, ci sono due fazioni che litigano. “Smettetela di interessarvi al paese”

Non si placano le polemiche in seno al centrodestra paganese. La coalizione che a maggio del 2019 ha vinto le elezioni amministrative è ormai sempre più spaccata. Stavolta a rinfocolare gli animi le “verità” dell’ex sindaco facente funzioni Anna Rosa Sessa che il quotidiano leCronache ha pubblicato qualche giorno fa. Le dichiarazioni della giornalista paganese non sono passate inosservate, tanto da innescare la reazione del circolo cittadino di Fratelli d’Italia. In una nota il partito della leader Giogia Meloni etichetta “deliranti le affermazioni” della vicesindaco “tanto cattive quanto inconsistenti”. Parafrasando la leggenda del XIX  secolo della verità e della menzogna, nata probabilmente agli albori della civiltà egizia, il partito ha voluto chiarire ed esprimere il proprio punto di vista: “La scelta del vicesindaco fu un gesto di solidarietà politica al sindaco eletto Gambino che ci chiese, nelle more della definizione della vicenda incandidabilità,  di nominare una persona a termine di sua fiducia. Quindi nessun merito fu riconosciuto alla Sessa, ne qualcuno gli ha negato il ruolo di presidente del consiglio comunale, perché nessuno glielo aveva mai proposto”. Fdi ha ribattuto punto per punto tutte le affermazioni dell’ex facente funzioni. Il circolo cittadino, guidato da Massimo D’Onofrio in consiglio comunale, parla di email di consulenti esterni che “telecomandavano il sindaco in carica, disponendo illegittimamente, ordini a dipendenti e funzionari con la complicità del sindaco f.f.”. Inoltre, si legge nel comunicato: “Abbiamo iniziato a metterla in discussione, quando il 31 dicembre, autonomamente e senza condividerla con la coalizione firmò una lettera scritta da altri, nella quale attaccava violentemente la segreteria comunale e alcuni dirigenti del Comune”. Il gruppo paganese di Fratelli d’Italia non ha mancato di evidenziare i continui scontri avvenuti in seno alla maggioranza durante l’era Sessa, tirando in causa assessori, procedure amministrative, consulenti, questione tirocini formativi all’Aspa, trasferimento Tari all’Aspa e anche la vicenda di eventuali dimissioni a dicembre della facente funzioni. Per Alfonso Giorgio non hanno convinto le parole della Sessa e nemmeno quelle di Fdi e D’Onofrio. “Quello che fa male di questa vicenda – afferma l’attivista – sono le accuse reciproche che non hanno più fine da mesi che si scambiano le nuove due fazioni, quella di D’Onofrio, Campitiello e company, contro quella di Sessa, Bonaduce, Cafisi, accuse fatte solo per dimostrare chi è più martire o vittima senza che nessuno tiri fuori, nomi e cognomi, fatti e circostanze e faccia conoscere la verità ai paganesi”. Il punto su cui l’ex politico di centrodestra si é soffermato, riguardo alle affermazioni dell’ex sindaco facente funzioni, è che una “denuncia così grave senza fare nomi e cognomi e per giunta fatta sui social non è una denuncia ma solo uno spot elettorale. La prova è lo spot elettorale di ieri e la sua candidatura a sindaco di oggi”. La diatriba potrebbe continuare ancora e non sono esclusi colpi di scena. Giorgio ha chiesto ai protagonisti di questa ultima stagione politica “di smetterla di interessarvi al bene del paese e di lasciar provare altri”.

Giuseppe Colamonaco

loading ads