Obbligo di dimora dei proprietari
Sequestro preventivo di quasi 3,5 milioni di euro alla società Amor di Casa con sede legale a Nocera Inferiore e confisca dei beni immobili dei titolari Antonio De Filippo e Gianmarco Carusone di Nocera Superiore. Per i due é scattata la misura cautelare coercitiva dell’obbligo di dimora nel proprio comune di residenza. Così ha deciso il giudice per le indagini preliminari Giovanni Pipola del Tribunale di Nocera Inferiore con ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali. De Filippo e Carusone sono stati indagati per evasione delle imposte relative a redditi e volume d’affari. Operazione condotta dalla Guardia di finanza di Nocera Inferiore, col coordinamento del luogotenente Pietro Citro della sezione di Polizia giudiziaria e del comandante Raffaele Giannico della Compagnia nocerina. L’accusa è quella di aver concorso all’evasione delle imposte, ovvero di consentire l’evasione a terzi, occultando e/o distruggendo, in tutto o in parte, le scritture contabili obbligatorie o documenti di cui é obbligatoria la conservazione, relativi agli anni 2013 e 2014. Inoltre, allo scopo di sottrarsi al pagamento delle imposte per un valore di 50mila euro, nel 2018 i due cedevano la società Amor di Casa alla Slava Holdings, trasferendo la sede sociale a Londra, in modo da rendere inefficace in tutto o in parte la procedura di riscossione coattiva. Ciò ha comportato un danno alla società esponendola ad un debito erariale di 3,7 milioni di euro. Le indagini svolte sono state abbastanza articolate. Inizialmente il pm ha chiesto il sequestro delle quote sociali della società Domes, con sequestro preventivo finalizzato alla confisca di circa 3,7 milioni di euro, e poi l’applicazione della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere per entrambi gli indagati. Richieste che sono state parzialmente accolte.
É stato scoperto che la società Amor di Casa ha avuto rapporti, anche senza contratti scritti, con altre società, riconducibili direttamente o indirettamente a Carusone, ai familiari stretti o persone a lui vicine; ciò per realizzare lo svuotamento della consistenza patrimoniale di Amor di Casa, attraverso il trasferimento dei beni aziendali nei molteplici punti vendita, dalla stessa gestiti. L’ultimo atto della presunta strategia fraudolenta emerso dalle indagini è stato il trasferimento a Londra della sede sociale, con contestuale cancellazione di Amor di Casa, dichiarata fallita. L’Agenzia dell’entrate, in ordine a tale evenienza, ha avviato un accertamento di verifica degli obblighi tributari, in particolare dell’Iva, mai ottemperato dagli amministratori della società. Da qui la contestazione agli indagati di aver occultato o distrutto le scritture e di aver sottratto i beni sociali alla garanzia patrimoniale delle obbligazioni tributarie. I gravi indizi di colpevolezza nascono dalla certosina ricostruzione dei curatori fallimentari. Amor di Casa nasce nel 2010 come società dedita al commercio all’ingrosso e al dettaglio di prodotti di casa e in seguito anche alimentari. Prima del trasferimento a Londra, avvenuto nel 2018, vari sono stati i cambi in seno alla gestione della società, ma sempre tra Carusone, parenti e amici. Nel corso dell’attività Amor di Casa ha aperto vari punti vendita: Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Roccapiemonte, Castel San Giorgio, Siano, Baronissi, Fisciano e Montoro. I curatori hanno costatato, al momento dell’accesso, che nessuno dei punti vendita recava segni distintivi della società fallita, alcuni erano chiusi e altri gestiti da terzi. La ricostruzione degli esperti ha evidenziato diverse operazioni: cessione del ramo d’azienda tra diverse società, supermercati con marchio diverso, affitti del ramo d’azienda. Alla valutazione degli indizi di colpevolezza la giustizia si é soffermata sulla temporalità delle ultime vicende societarie: Carusone nel 2017 diventa socio unico e De Filippo diventa amministratore unico e legale rappresentante, nel 2018 viene ceduto il ramo d’azienda e nello stesso anno Carusone, dopo tre mesi, cede tutte le quote alla Slava Holdings con sede a Londra. Dopo meno di un mese il fallimento della società Amor di Casa. Va detto, che il giudice ha comunque rigettato il sequestro delle quote sociali della Domes.
gc