Il trasporto presso le strutture socio-sanitarie, al momento, tocca ai Comuni del piano d’Ambito S01-1
La vicenda torna ad essere di stretta attualità. Il caso trasporto diversamente abili presso le strutture socio-assistenziali sembrava essere chiuso, ma il Consiglio di Stato lo ha riaperto dopo il ricorso della Fondazione Salernum Anffas Onlus. Gli avvocati della parte ricorrente, Alberto Cerracchio e Lorenzo Lentini, hanno presentato ricorso contro il Piano territoriale sociale dell’Ambito S01_1, costituito dai Comuni di Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Castel San Giorgio e Roccapiemonte.
Il motivo dell’azione in sede giurisdizionale, presso la Terza sezione del Consiglio di Stato, riguarda il trasporto dei diversamente abili a carico del Pdz e non delle strutture socio-assistenziali. La Fondazione ritiene che il trasporto sociale sia dovuto ai Comuni del Piano d’Ambito (oggi retto dal dirigente Renato Sampogna quale coordinatore) e non alle strutture sanitarie. La querella parte da lontano e prima dell’attuale decreto, pronunciato dal presidente Franco Frattini, il Tar aveva respinto la misura cautelare, con ordinanza 0005/2020, resa tra le parti, concernente l’interruzione del servizio di trasporto dei disabili presso le strutture socio-assistenziali. Dunque, trasporto a carico delle strutture.
Con l’intervento del Consiglio di Stato e l’attuale decreto, al momento, sarà il Pdz a doversene occupare. I giudici, comunque, torneranno sul caso, considerato “che merita particolare approfondimento ai fini dell’esame collegiale in camera di consiglio, la elaborata censura con cui l’appellante riconduce alla propria natura di centro diurno integrato – e non di struttura sanitaria – la necessità che siano i comuni a provvedere al trasporto degli ospiti disabili della struttura, poiché le funzioni socio-sanitarie avrebbero, in proposito, espressa disciplina in tal senso, distinta da quella relativa alle Rsa. Ritenuto che il pericolo di limitazione, o compressione, del diritto degli ospiti disabili al trasporto presso il centro diurno quale “trasporto sociale”, impone, nelle more, la prosecuzione del trasporto a carico del Comune di Nocera Inferiore capofila dell’Ambito Sociale S01_1”. Il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza della Fondazione Salernum Anffas Onlus e per l’effetto, in riforma della ordinanza appellata, sospende l’esecutorietà degli atti impugnati in primo grado, ai fini della prosecuzione del servizio di trasporto a carico del Comune. Il 7 aprile si deciderà in Camera di consiglio.
Giuseppe Colamonaco