Boom di nascite all’Umberto I: 16 in un solo giorno. Le partorienti comunicano grazie al tablet con i familiari. Creato un percorso anti-Covid.
Impennata di parti all’ospedale di Nocera, oltre 60 i bambini nati in 15 giorni. È la forza della vita che vince sul Coronavirus; dalla fine del mese di marzo al 5 aprile sono nati 12 maschi, 18 femmine e lunedì scorso altri 30 pargoli. Un vero record. Ma non finisce qui. In un solo giorno si sono addirittura registrate ben 16 nascite. A spiegare questo tipo di andamento il direttore dell’Unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia, Andrea Lupi: “È vero c’è stato un aumento delle nascite. In genere i mesi di aprile e maggio sono statisticamente quelli più prolifici. Il nostro reparto è abituato ai grossi numeri, ma questo incremento è dovuto anche ad altri motivi: un aumento di pazienti provenienti dal Napoletano, la chiusura di strutture sanitarie private non preparate al Covid-19, e la creazione di un percorso interno nuovo”.
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L’arrivo del dottor Lupi alla guida del reparto ha consentito di apportare alcune modifiche al percorso interno e, al tempo del Coronavirus, l’aggiunta di attività connesse alla comunicazione con i familiari: “Abbiamo introdotto, per rendere sicuro il reparto ed evitare i contagi, la comunicazione attraverso dei tablet con i familiari. Le pazienti possono in questo modo interagire con le famiglie , e così si evita l’arrivo in reparto di parenti ed amici. Questo é uno dei livelli di sicurezza che ho introdotto”. Ma la sicurezza anti-covid non finisce qui. “La garanzia su questo aspetto – continua il primario – arriva anche dalla presenza del reparto Tin”. In effetti, la struttura sanitaria nocerina, nell’ambito della neo-natalità gode di ottima salute, proprio grazie alla sinergia tra il reparto di ginecologia ed ostetricia e la terapia intensiva neonatale (Tin). Insomma, un ospedale all’avanguardia per quello che attiene le nascite. A Pasqua e pasquetta c’è stata una fase di riposo, ma le sorprese sono dietro l’angolo: “Nei prossimi giorni, dopo questa pausa, potrebbe esserci un nuovo incremento delle nascite. Noi siamo pronti”.
Giuseppe Colamonaco