Nocera Inferiore, boom di nascite all’Umberto I

In un giorno nati 16 bimbi

Impennata di parti all’ospedale di Nocera, oltre 60 i bambini nati in 15 giorni. È la forza della vita che vince sul Coronavirus; dalla fine del mese di marzo al 5 aprile sono nati 12 maschi, 18 femmine e lunedì scorso altri 30 pargoli. Un vero record. Ma non finisce qui. In un solo giorno si sono addirittura registrate ben 16 nascite. A spiegare questo tipo di andamento il direttore dell’Unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia, Andrea Lupi: “In queste settimane abbiamo registrato un notevole aumento della natalità nella nostra struttura. Un incremento che raggiunge anche il 25%. La struttura sta dando prova di affidabilità, anche con gli alti numeri che stiamo registrando in queste settimane. Del resto, la nostra Unità operativa è già da considerarsi un reparto con una grossa natalità in quanto raggiunge normalmente i 1.600 parti, come confermato anche nel 2019”.

La struttura sanitaria nocerina, nell’ambito della neonatalità gode di ottima salute, poiché oltre il reparto di ginecologia ed ostetricia, può contare anche sull’ottimo reparto di Terapia intensiva neonatale (Tin). Un aspetto non secondario e che garantisce al massimo le partorienti. L’aumento delle nascite in questo periodo è anche correlato alla chiusura di molte strutture private a causa del Covid-19. Comunque, va anche detto che l’Umberto I è abituato a questi numeri elevati, anche in condizioni ordinarie. Sul fronte contagio Coronavirus, l’unità operativa ha adottato determinate misure precauzionali: “Per primo, le partorienti coronavirus positive – ha evidenziato il primario – devono obbligatoriamente rivolgersi alle uniche due strutture ospedaliere autorizzate dalla Regione Campania: i reparti di ginecologia del secondo policlinico di Napoli e del policlinico Vanvitelli di Caserta. Per motivi precauzionali, inoltre, nel nostro reparto di Nocera non sono ammesse le visite di cortesia né l’accompagnamento in camera da parte dei parenti della partoriente. Per ovviare alla solitudine che potrebbe scaturire nel momento del parto, sono attive 13 giovani ostetriche che accompagnano la paziente fino al momento del parto”. Infine, Lupi ha aggiunto: “Abbiamo particolarmente curato il percorso nascite con assistenza di ostetriche dedicate al monitoraggio prenatale, cardiotopografico e laboratoristico ottenendo una maggiore sicurezza sanitaria”.

Redazione

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