I DATI MONDO, EUROPA, ITALIA, CAMPANIA, SALERNITANO (divisi per aree)
Intanto diminuiscono i ricoverati in ospedale e in terapia intensiva per il nono giorno consecutivo. Nel Mezzogiorno ancora risultati non brillanti ma sempre in un canale discendente. Preoccupano sempre l’l’Africa e gli Stati Uniti, in Europa il caso Regno Unito. Il punto sull’Economia. approfondimenti)
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COVID 19 I DATI
I NUMERI DELLA PANDEMIA
1.835.373 contagiati nel mondo (+72mila in più in un giorno di positivi al Sars Cov 2 nel mondo, poco più di 113.362 i morti in totale (circa cinquemila di più in un giorno) e 421.143 (+ 20mila) i ricoverati in ospedale
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NEL MONDO
Contagiati 1.835.373, di cui: 547.681 Stati Uniti, 166.019 Spagna, 156.363 Italia, 133.669 Francia, 127.007 Germania, 85.199 Regno Unito, 83.134 Cina, 71.686 Iran, 56.956 Turchia, 29.647 Belgio, 25.746 Olanda, 25.407 Svizzera, 24.290 Canada, 21.065 Brasile, 16.585 Portogallo, 15.770 Russia, 13.945 Austria, 11.145 Israele, 10.512 Corea del Sud, 10.483 Svezia, 9.655 Irlanda, 9.205 India, 7.466 Ecuador, 7.213 Cile, 6.848 Perù, 6.748 Giappone, 6.674 Polonia, 6.485 Norvegia, 6.369 Danimarca, 6.315 Australia, 6.300 Romania, 5.952 Repubblica Ceca, 5.230 Pakistan, 4.683 Malesia, 4.648 Filippine, 4.462 Arabia Saudita, 4.241 Indonesia, 4.219 Messico, 4.123 Emirati Arabi Uniti, 3.630 Serbia, 3.281 Lussemburgo, 3.234 Panama, 2.979 Qatar, 2.974 Finlandia, 2.967 Repubblica Domenicana, 2.777 Ucraina, 2.709 Colombia, 2.578 Biellorussia, 2.551 Tailandia, 2.532 Singapore, 2.173 South Africa, 2.142 Argentina, 2.114 Grecia, 2.065 Egitto, 1.914 Algeria, 1.701 Islanda, 1.662 Moldova, 1.661 Marocco, 1.600 Croazia, 1.410 Ungheria, 1.352 Iraq, 1.330 Nuova Zelanda, 1.309 Estonia, 1.234 Kuwait, 1.205 Slovenia, 1.136 Bahrain, 1.098 Azerbaijan, 1.053 Lithuania, 1.013 Armenia, 1.004 Bosnia Herzegovina, 951 Kazakhstan, 865 Uzbekistan, 828 Nord Macedonia, 820 Cameroon, 742 Slovacchia, 712 Diamond Princess (la nave da crociera), 707 Tunisia, 675 Bulgaria, 669 Cuba, 651 Lettonia, 638 Andorra, 633 Cipro, 630 Libano, 621 Bangladesh, 607 Afghanistan, 599 Oman, 595 Costa Rica, 574 Costa d’Avorio, 566 Ghana, 501 Uruguay, 497 Burkina Faso, 491 Niger, 446 Albania, 393 Honduras, 389 Giordania, 388 Taiwan, 378 Malta, 377 Kyrgyzstan, 356 San Marino, 324 Mauritius, 318 Nigeria, 300 Bolivia, 290 Cisgiordania and Gaza, 283 Kosovo, 280 Senegal, 267 Montenegro, 260 Vietnam, 257 Georgia, 250 Guinea, 234 Congo (Kinshasa), 214 Gibuti, 210 Sri Lanka, poi gli altri stati con meno di 200 positivi. Da segnalare il caso di San Marino, con 35mila abitanti contano 356 casi, 35 defunti e 53 ricoverati e la preoccupantissima avanzata dei paesi africani.
Morti 113.362 (dato puramente indicativo per diverso modo di calcolare i deceduti che sono tali solo quelli morti esclusivamente per Sars Cov 2).
In cura 421.143 (dato puramente indicativo per la mancata certezza sull’affidabilità dei vari sistemi sanitari nazionali)
Guariti 408.979 (dato puramente indicativo per la mancata certezza sull’affidabilità dei vari sistemi sanitari nazionali).
Nuovi contagi nel mondo 25 gennaio – 12 aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
EUROPA (ESCLUSA L’ITALIA) (compreso G.B)
Contagiati 702.275 +37.000 in un solo giorno.
Morti 49.321 (dato che va preso solo per pura indicazione, stando le regole diverse di conteggio)
Andamento contagi Europa (tranne Italia) 01 marzo – 12 aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
ITALIA
Contagiati 156.363 (+4.092), di cui attualmente positivi 102.253 (+1.984)
Morti 19.899 (+431)
Isolamento domiciliare 71.073
Terapia Intensiva 3.343
Ricoverati in ospedale con sintomi 27.847
Guariti 34.211 (+1.677)
Tamponi effettuati 1.010.193 (+48mila)
I numeri delle Regioni pubblicate dalla protezione civile alle 17 di oggi, su elaborazione dati alle 23.59 del 11 aprile 2020
Andamento contagi in Italia 01 marzo 12 aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
CAMPANIA
I dati dei contagiati sono aggiornati alle 24, gli altri alla ricognizione delle 17
Contagiati 3.670 (+ 66)
Terapia intensiva: 82
Ricoverati in ospedale con sintomi: 526
Isolamento domiciliare: 2.449
Tamponi Effettuati totali 36.770
Morti: 242 (+ 4)
Guariti: 305 (+28)
Andamento contagi giornalieri in Campania, 01 marzo – 12 aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
Casi suddivisi per province aggiornati dalla Protezione civile al 12 aprile 2020 (su dati alle ore 24 del 11 aprile): 1.871 (di cui 779 Napoli Città e 1.092 provincia), 536 Salerno, 400 Avellino, 375 Caserta, 156 Benevento +266 in verifica.
I risultati dei tamponi di oggi negli ospedali (CHE NON SIGNIFICA UN PARI NUMERO DI NUOVI PAZIENTI AFFETTI DA COVID 19): 54Cotugno di Napoli, 5 Ruggi di Salerno, 0 Sant’Anna di Caserta, 0 Presidi di Aversa e Marcianise, 0 Moscati di Avellino, n.p. San Paolo di Fuorigrotta a Napoli, 2 Azienda Universitaria Federico II, 4 Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, 1 Santa Maria Della Pietà di Nola, n.p. San Pio di Benevento, n.p. Maria Santissima Addolorata di Eboli.
NEL SALERNITANO
Contagiati 536 ai quali bisogna aggiungere quelli che tra i 5 tamponi positivi che risulteranno nuovi casi, ora al riscontro dell’Asl Salerno per evitare che si tratti di esami di verifica effettuati per stabilire se permane la malattia.
L’AGGIORNAMENTO È IN CORSO CON I DATI REALI COMUNICATI DALL’ASL CON LE EFFETTIVE RESIDENZE.
– Agro nocerino 161/162 ( di cui 15 deceduti e 13 guariti). Di tutti questi: 42 a Scafati (di cui 4 deceduti e 5 guariti); 29 Nocera Inferiore (di cui 4 deceduti e 1 ), 24 a Sant’Egidio (di cui 4 guariti), 19 Angri (di cui 1 guarito e 1 deceduto), 21/22 Pagani (uno domiciliato nella città di Sant’Alfonso pur se residente in altro comune dell’Agro nocerino) di questi due guariti e due deceduti, 12 Sarno (di cui 3 deceduti e due guariti), 9 a San Marzano Sul Sarno (4 di una famiglia, di cui 1 deceduto); 8 a San Valentino Torio (di cui 1 deceduto e 2 guariti), 3 Nocera Superiore, 1 Bracigliano.
– Valle dell’Irno 23 (con 3 deceduti) di cui: 9 di Mercato San Severino (di cui 4 deceduti), 8 Baronissi (di cui 1 guarito), 5 di Fisciano ( di cui 1 guarito), 2 Pellezzano.
– Salerno città 53 (+ 7 ancora da verificare effettiva residenza + 1 morto).
– Cava de’ Tirreni 30, dei quali 6 deceduti e 3 guariti.
– Costiera Amalfitana 21 di cui 12 Vietri sul Mare (1 deceduto), 1 Maiori, 1 Amalfi, 1 Cetara, 4 Tramonti, 1 Praiano e 1 Ravello
– Picentini 22: 14 a Pontecagnano, 4 Montecorvino Rovella e 2 a Montecorvino Pugliano ed il noto medico di Giffoni Valle Piana in servizio a Sarno ora guarito, 1 San Cipriano Picentino, 1 San Mango Piemonte.
– Piana del Sele 12 di cui 1 a Bellizzi, 11 ad Eboli tra questi (uno è una fisioterapista e tre pazienti del Campolongo Hospital) e l’ebolitano Antonio Giordano, il direttore dell’Azienda ospedaliera Luigi Vanvitelli di Napoli/Caserta ed ex direttore generale dell’Asl Salerno
– Cilento 39: 20 ad Agropoli (compreso 2 deceduto, guariti 1); 4 Vallo della Lucania la pediatra Cilentana che si trovava, però, a Napoli da diversi giorni, 2 Sessa Cilento, 2 Casal Velino e Sicignano degli Alburni, 3 Colliano, 1 Montano Antilia (guarita), 1 Serramezzana 1 San Mauro La Bruca, 1 Capaccio Paestum, 1 Novi Velia, 1 Luarino.
– Golfo di Policastro 2: 2 Vibonati.
– Vallo di Diano/Tanagro 138: tra cui 70 (di cui 27 nella casa di riposo Juventus) di Sala Consilina (di cui 10 deceduti e 1 guarito), 16 Caggiano (di cui 1 deceduto), 13 Polla (in valutazione la residenza di un’altra persona, 2 deceduti, 1 guarito), 7 Sassano (1 guarito), 7 Auletta (di cui 2 guariti), 7 Padula (1 guarito), 5 Sant’Arsenio, 4 Teggiano (2 deceduti), 4 Montesano Sulla Marcellana (1 deceduto), 3 di Atena Lucana, 1 Buonabitacolo, 1 San Gregorio Magno, un 42enne non riconducibile al focolaio del Vallo di Diano.
Morti nel Salernitano 50: 10 a Sala Consilina, 6 a Cava de’ Tirreni; 4 a Scafati; 4 a Mercato San Severino; 4 Nocera Inferiore; 3 Sarno, 2 Pagani 1 Eboli (una 71enne di Pompei ma ricoverata giorni fa al Campolongo Hospital ad Eboli trasferita poi al Cotugno di Napoli), 1 a Bellizzi che aveva partecipato al ritiro neocatecumenale nel Vallo di Diano; 1 Caggiano (don Alessandro Brignone di Salerno, parroco); 1 Vietri sul Mare (un anziano di Molina di Vietri sul Mare), 1 San Valentino Torio (un docente 48enne); 1 Buccino (deceduto ad Eboli); 1 di San Marzano Sarno; 1 Agropoli, 1 Montesano sulla Marcellana, 1 a Teggiano, 1 Vallo della Lucania, 1 Angri.
Guariti nel Salernitano 22
Andamento contagi nel Salernitano, da 01 marzo a 12 aprile 2020
Elaborazione dati del fisico Wladimiro Leone per RTAlive
IL COMMENTO
ITALIA
La frenata di Pasqua. La curva epidemica segna un più 2,6%, rispetto al + 3,1%. Una buona notizia che si aggiunge una riduzione considerevole dei decessi (i più bassi dal 19 marzo) ed anche una nei malati ricoverati in terapia intensiva. Buone notizie ma la battaglia è ancora lunga. Anche in Lombardia si registra una frenata notevole, con un incremento di 2,2% contro il 2,7% di ieri.
Da segnalare il caso del Trentino Alto Adige, riportato per province nelle classifiche regionali. Insieme hanno circa 3.600 casi, poco meno della Campania, solo che la regione settentrionale ha un quinto degli abitanti campani. Lo stesso ragionamento lo si può fare con al Valle d’Aosta che conta 921 casi e tutta insieme, ha meno abitanti della sola Salerno città. lo pneumologo del Policlinico Gemelli, Luca Richeldi afferma: «Ci sono tre indicatori che teniamo sott’occhio, e sono tutti e tre incoraggianti». Il primo è il numero dei ricoverati nei reparti Covid: «Da una settimana stanno calando, giorno dopo giorno, oggi sono 297 in meno di ieri, ed è il calo più consistente da quando è cominciata la crisi». Il secondo riguarda un punto cruciale della gestione dell’emergenza, cioè l’occupazione delle Terapie Intensive: «Per il nono giorno consecutivo è diminuito il numero dei ricoveri, e questo è importante perché alleggerisce la pressione su reparti fondamentali per salvare la vita dei malati». Il terzo è il dato dei decessi, ancora alto (431 morti ieri) e doloroso, «soprattutto in momenti come questi, che dovrebbero essere giorni dedicati alla festa di Pasqua”, ma comunque «siamo al livello più basso dalle ultime due settimane ad oggi» «Il trend è ormai affidabile – conclude RIcheldi – possiamo affermare che le misure adottate e prorogate stanno avendo un impatto sulla diffusione del virus».
Importante è restare a casa per diminuire la curva epidemica, ma molti non voglio comprenderlo. Sono aumentate del 20% le sanzioni comminate dalle forze dell’ordine alla vigilia di Pasqua nei controlli per verificare il rispetto delle misure di contenimento del contagio da coronavirus. Sono stati controllate 280.717 persone e 89.931 tra esercizi e attività commerciali. Le persone sanzionate amministrativamente per non aver rispettato le norme sugli spostamenti sono state 12.514, il 19,8% in più rispetto a venerdì; le persone denunciate per aver attestato il falso nell’autodichiarazione sono state 104, quelle denunciate per aver violato la quarantena imposta dalla positività sono state 53. Gli esercenti sanzionati sono stati 179 mentre 35 sono state le attività chiuse.
CAMPANIA
Un incremento di positivi tra i più bassi delle ultime settimane, ma ci sono ospedali che non hanno comunicato i risultati. Comunque il trend comincia essere sempre più discendente.
I PROVVEDIMENTI DELLA REGIONE CAMPANIA
Vengono prorogate le precedenti ordinanze, allineandole alle indicazioni nazionali, fino al prossimo 3 maggio, e inserisce nuove prescrizioni per i cantieri e il commercio. Ecco in sintesi la parte ordinativa:
? Per i cantieri
– È sospesa l’attività dei cantieri edili su committenza privata, fatti salvi – limitatamente alle attività consentite dalla vigente disciplina nazionale – gli interventi urgenti strettamente necessari a garantire la sicurezza o la funzionalità degli immobili, l’adeguamento di immobili a destinazione sanitaria finalizzati allo svolgimento di terapie mediche durante il periodo emergenziale, gli interventi di manutenzione finalizzati ad assicurare la funzionalità di servizi essenziali, il ripristino della messa in sicurezza dei cantieri, ove necessario, e in ogni caso con obbligo di adozione dei dispositivi di protezione individuale da parte del personale impiegato e delle ulteriori misure precauzionali previste dalla disciplina vigente;
– Per i lavori a committenza pubblica, fatti salvi l’avvio e la prosecuzione di quelli concernenti le reti di pubblica utilità e l’edilizia sanitaria, nonché degli interventi volti ad assicurare la messa in sicurezza e la funzionalità degli immobili, le stazioni appaltanti, sempre limitatamente alle attività consentite dalla vigente disciplina nazionale, valutano la differibilità delle singole lavorazioni o interventi in corso ovvero programmati.
? Per il commercio
1) il commercio al dettaglio di articoli di carta, cartone, articoli di cartoleria e libri è sospeso, ad eccezione di quello già esercitato nelle edicole, negli ipermercati e nei supermercati, nelle tabaccherie, nonché dalla grande distribuzione multimediale e via internet;
2) il commercio al dettaglio di vestiti per bambini e neonati è consentito nelle mattinate del martedì
e del venerdì con orario 8,00-14,00. Nella settimana del 1° maggio 2020, l’apertura è consentita nelle
mattinate del martedì e del giovedì, secondo l’orario sopra indicato.
Consulta l’ordinanza ?
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SALERNITANO
Una giornata dai buoni risultati per il Salernitano con solo 5 positivi, più qualcuno tra quelli da verificare ulteriormente. Ma bisogna attendere le prossime ore per stabilire se ci sono altri tamponi positivi. Comunque, ormai il trend è in discesa. Due nuovi decessi.
ESTERI
Nelle prossime ore sarà riformulata interamente la sezione esteri che troverà spazio in video collegati.
Stasera, il miglior resoconto di una giornata senza sussulti è quello de La Repubblica.
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ECONOMIA
Il punto di Vincenzo Marrazzo*
E’ Pasqua, in relax uno “sguardo” all’economia circolare.
La ripartenza dalla crisi economica e industriale italiana ed europea per i prossimi mesi e forse anni, non potrà prescindere da un dato che le curve su contagi, morti e guariti fanno ora passare in secondo piano: ogni abitante della Terra, quindi ognuno di noi, utilizza attualmente 11mila chili di materiali ogni anno. Più di 30 ogni giorno. Di questi, appena un terzo viene ancora usato dopo i successivi 12 mesi. Tutto il resto finisce in rifiuto e, per lo più, in discarica. Il trend è impressionante anche perché il consumo di materiali cresce a un ritmo doppio rispetto a quello della popolazione mondiale. «Dal 1970 al 2017, quest’ultima è passata da 3,7 a 7,5 miliardi. I materiali consumati globalmente sono invece cresciuti da 26 a 109 Gigatonnellate. Il trionfo della cosiddetta “economia estrattivista”, responsabile di buona parte della crisi climatica ed ecologica.
Il problema però non è solo ambientale. Se c’è una cosa che è stata chiara già poche settimane dopo il dilagare globale dell’epidemia da coronavirus è infatti lo stretto legame tra crisi ambientale, inquinamento e insorgenza di nuovi virus.
Ripartire dalla circolarità.
Convertire un dramma nazionale in opportunità vuol dire anche ragionare su come far ripartire il tessuto industriale riducendo i suoi impatti su territorio e salute pubblica. La soluzione è ormai nota. Si chiama economia circolare: materiali e oggetti che possono essere riciclati e riutilizzati più e più volte. Il messaggio arriva dal “Rapporto nazionale sull’economia circolare 2020” realizzato da Enea e dal CEN.
A leggere i dati del rapporto, considerando le prime cinque economie europee, l’Italia è prima nella classifica dell’indice di circolarità (un valore attribuito in base al livello di uso efficiente delle risorse in cinque categorie: produzione, consumo, gestione rifiuti, mercato delle materie prime seconde, investimenti e occupazione). Seguono Germania e Francia, ma stanno risalendo la classifica anche Paesi dell’Est Europa su tutti, la Polonia. Quindi, nell’economia circolare, l’Italia è partita con il piede giusto e ancora oggi si conferma tra i Paesi con maggiore valore economico generato per unità di consumo di materia mentre sotto il profilo del lavoro, siamo secondi solo alla Germania, con 517mila occupati contro 659mila. Percentualmente le persone che in Italia vengono impiegate nei settori ‘circolari’ sono il 2,06% del totale, valore superiore alla media UE a 28 che è dell’1,7%, in rallentamento (proprio ora che l’Europa ha varato il pacchetto di misure per lo sviluppo dell’economia circolare).
Classifica europea sul livello di ecoinnovazione. FONTE: Rapporto Circular Economy Network 2020.
L’Italia di fatto utilizza al meglio le scarse risorse destinate all’avanzamento tecnologico e ha un buon indice di efficienza (per ogni chilo di risorsa consumata si generano 3,5 euro di Pil, contro una media europea di 2,24). Ma è penalizzata dalla scarsità degli investimenti che si traduce in carenza di ecoinnovazione (siamo all’ultimo posto per brevetti) e dalle criticità sul fronte normativo (manca una Strategia nazionale unitamente ad un Piano di azione per l’economia circolare, che potrebbero servire al Paese anche per avviare un percorso di uscita dai danni economici e sociali prodotti dall’epidemia del coronavirus in corso.
Dal rapporto emerge però anche un altro fattore: parlare di economia circolare non è più sufficiente. È ora di puntare l’attenzione (e adeguate forme di finanziamento) sulla bioeconomia. Un concetto inedito per i non addetti ai lavori, ma già ampiamente diffuso nella Ue impegnata a ridurre l’impronta ecologica delle attività umane e ad avvicinarsi ai target dell’Accordo di Parigi. La definizione di bioeconomia della Ue è quella di un’economia che impiega le risorse biologiche, provenienti dalla terra e dal mare come input per la produzione energetica, industriale, alimentare e mangimistica. Un esempio sono i sacchetti di biobioplastica, ma anche molti intermedi chimici, con applicazioni in campo farmaceutico, cosmetico o alimentare oggi derivano da materie prime rinnovabili.
Gli investimenti in bioeconomia sono essenziali per porre rimedio a un dato (Rapporto CEN), l’intervento umano, negli ultimi cinquant’anni ha trasformato significativamente il 75% delle terre emerse. Il 33% dei suoli mondiali è degradato e in tutta Europa in media ogni anno un’area di 348 chilometri quadrati viene impermeabilizzata e cementificata. Più della superficie di Malta. La bioeconomia è quindi un tassello fondamentale nella salvaguardia delle risorse naturali ma solo a condizione che sia rigenerativa, cioè basata su risorse biologiche rinnovabili e utilizzate difendendo la resilienza degli ecosistemi e non compromettendo il capitale naturale con prelievi e modalità di impiego che ne intacchino gli stock».
E’ essenziale la tutela del suolo, elemento base della bioeconomia. Il suolo contiene oltre 2mila miliardi di tonnellate di carbonio organico: è il secondo serbatoio di assorbimento dei gas ad effetto serra (Gas che compongono l’atmosfera terrestre. Trasparenti alla radiazione solare, trattengono la radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre, dall’atmosfera, dalle nuvole) dopo gli oceani. Ma il continuo degrado del terreno e della vegetazione rappresenta oggi a livello globale un’importante sorgente netta di emissioni di gas serra. In questi giorni di lockdown, si sono visti miglioramenti ambientali straordinari grazie al mancato cattivo uso del territorio da parte dell’uomo. Nel decennio 2007-2016 la attività connesse ad agricoltura, silvicoltura e altri usi del suolo sono state responsabili ogni anno dell’emissione netta di circa 12 miliardi di tonnellate di CO2, circa un quarto dei gas serra globali. Se a queste si aggiungono quelle generate dal settore dall’industria alimentare e dal trasporto degli alimenti, le emissioni stimate per il settore food salgono al 37% del totale. La difesa del suolo, delle foreste, delle risorse marine è un punto essenziale nello sviluppo di una bioeconomia rigenerativa e dunque sostenibile.
L’aspetto positivo è che la bioeconomia cresce di valore e peso complessivo: in Europa ha fatturato 2.300 miliardi di euro con 18 milioni di occupati nell’anno 2015. In Italia l’insieme delle attività connesse alla bioeconomia registra un fatturato di oltre 312 miliardi di euro e circa 1,9 milioni di persone impiegate (177 volte i dipendenti dell’Ilva). I comparti che contribuiscono maggiormente al valore economico (63%) e occupazionale (73%) della bioeconomia sono l’industria alimentare, delle bevande e del tabacco e quello della produzione primaria (agricoltura, silvicoltura e pesca). Si tratta di settori di peso rilevante e di attività che hanno un ruolo fondamentale nel rapporto con il capitale naturale, indirizzarli in direzione della sostenibilità è una delle sfide caratterizzanti il nostro futuro.
*Esperto in Finanza Innovativa, Revisore Legale dei Conti, Project Manager P.A.
APPROFONDIMENTI
BUONA NOTIZIA
Sempre anziani ultra centenari guariscono dalla Covid 19.
RICERCA
L’eparina sarà il farmaco della svolta nella cura del coronavirus?
https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/bari/1218599/bari-molecola-di-dio-contro-la-covid-19-l-eparina-e-efficace-forse-ci-siamo.amp?fbclid=IwAR0LkpDJSebMG9zeCcXKmfXDgSxOfNizUHQ5gwQBgGIhN0m4-CysKeedPFY
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“Il Covid-19 fa paura anche ai rom ma nessuno li ascolta
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“Le epidemie favoriscono i governi autoritari” di Anne Applebaum, The Atlantic, Stati Uniti
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e “In Ungheria Viktor Orbán usa l’epidemia per avere pieni poteri” Pierre Haski, France Inter, Francia
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Le speculazioni in tempo Covid 19
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Sull’Africa
“Per molti africani sarà impossibile isolarsi dagli altri” di Karsten Noko, Al Jazeera, Qatar
LINK – QUI –
Di seguito il LINK del decreto legge del presidente del Consiglio dei Ministri – QUI –
Di seguito il LINK del decreto legge del presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2020 – QUI –
PRECISAZIONE
Il problema dei dati. I dati devono tenere in considerazione i tamponi di controllo, cioè quelli eseguiti a persone già notoriamente positive e per le quali vengono effettuate verifiche successive fino a quando non diventeranno negative. Conseguentemente, ogni giorno, potranno risultare un nuovo numero di tamponi positivi ma questo non si traduce automaticamente in nuovi casi, cioè in altre persone. Ecco perché, RTAlive continuerà a trascrivere solo i dati che vengono poi riconsiderati dalla pubblica autorità alla luce dei diversi riscontri e darà il numero dei tamponi positivi della giornata, precisando che successivamente si stabilirà quanti di questi sono realmente nuove persone affette da Covid-19. Dare un numero prima o dopo alcune ore non ha senso e, ancor più in questo momento la serietà deve prendere il sopravvento sulla smania di apparire migliori degli altri, purtroppo assai diffusa. In più, va considerato che tantissime sono le persone in quarantena per essere state a contatto con pazienti affetti da Covid 19 ed è prevedibile che, pur essendo al momento negativi, certamente non pochi potrebbero diventare a breve positivi. Un aumento che non significherà una circolazione impressionate del coronavirus. Se da un lato non bisogna lasciarsi atterrire dai numeri, quindi, dall’altro occorrerà l’impegno maggiore a rispettare la quarantena per chi vi è sottoposto e, soprattutto, le misure sanitarie per tutti.
RESTIAMO A CASA È, PER ORA, L’UNICO MODO PER COMBATTERE EFFICACEMENTE IL DIFFONDERSI DEL CORONAVIRUS.