Coronavirus, frenata in tutto il mondo, anche in Italia e in Campania, attesa per il Salernitano, guai in Gb

I DATI MONDO, EUROPA, ITALIA, CAMPANIA, SALERNITANO (DIVISI PER AREE)

Diminuisce la progressione dei decessi e dei nuovi contagiati da Covid 19. In Italia spiragli di un miglioramento consistente nei prossimi giorni se continuerà l’osservanza alle misure di sicurezza sanitaria. Nel Mezzogiorno l’epidemia non dilaga. Diminuiti il numero dei ricoverati attualmente in ospedale e quelli in terapia intensiva. Frenata anche in Campania, dove si superano i tremila casi. Diventa zona rossa anche Lauro di Nola in provincia di Avellino. Non si esclude che le scuole inizino a distanza a settembre. Continua il dramma Spagna ma anche lì qualche timidissimo miglioramento. Boris Johnson, premier britannico, ricoverato in ospedale per il contagio da Sars Cov 2, dopo due settimane di quarantena. L’Europa, senza l’Italia, conta tre volte tanto il numero dei contagiati. Il punto sull’economia

COVID 19 I DATI
I NUMERI DELLA PANDEMIA
1.252.265 di contagiati, 71mila contagiati in più in un giorno al Sars Cov 2 nel mondo, cinquemila nuovi morti e 14mila ricoverati in aggiunta a quelli esistenti, in solo 24 ore

NEL MONDO

Contagiati 1.252.265, di cui: 325.185 Stati Uniti, 130.759 Spagna, 128.948 Italia, 98.772 Germania, 90.868 Francia, 82.602 Cina, 58.226 Iran, 48.406 Regno Unito, 27.069 Turchia, 21.100 Svizzera, 19.691 Belgio, 17.953 Olanda, 14.426 Canada, 12.051 Austria, 11.278 Portogallo, 10.568 Brasile, 10.237 Corea del Sud, 8.018 Israele, 6.830 Svezia, 5.687 Australia, 5.687 Norvegia, 5.389 Russia, 4.994 Irlanda, 4.561 Danimarca, 4.543 Repubblica Cesca, 4.471 Cile, 4.102 Polonia, 3.864 Romania, 3.662 Malesia, 3.646 Ecuador, 3.588 India, 3.246 Filippine, 3.139 Giappone, 3.123 Pakistan, 2.804 Lussemburgo, 2.385 Arabia Saudita, 2.281 Perù, 2.273 Indonesia, 2.169 Tailandia, 1.927 Finlandia, 1.908 Serbia, 1.890 Messico, 1.801 Panama, 1.798 Emirati Arabi Uniti, 1.745 Repubblica Domenica , 1.735 Grecia, 1.604 Qatar, 1.585 Sudafrica, 1.486 Islanda, 1.485 Colombia, 1.451 Argentina, 1.320 Algeria, 1.309 Singapore, 1.251 Ucraina, 1.182 Croazia, 1.173 Egitto, 1.097 Estonia, 1.039 Nuova Zelanda, 997 Slovenia, 990 Marocco, 961 Iraq, 864 Moldova, 822 Armenia, 811 Lituania, 733 Ungheria, 712 Diamond Princess (la nave da crociera), 698 Bahrain, 654 Bosnia Herzegovina, 584 Azerbaijan, 584 Kazakhstan, 574 Tunisia, 562 Bielorussia, 556 Kuwait, 555 Cameroon, 555 Nord Macedonia, 533 Lettonia, 531 Bulgaria, 527 Libano, 501 Andorra, 485 Slovacchia, 446 Cyprus, 435 Costa Rica, 400 Uruguay, 363 Taiwan, 361 Albania, 349 Afghanistan, 345 Burkina Faso, 345 Giordania, 320 Cuba, 310 Uzbekistan, 298 Oman, 268 Honduras, 266 San Marino, 245 Costa d’Avorio, 241 Vietnam, 234 Cisgiordania e Gaza, 227 Malta, 227 Mauritius, 224 Nigeria, 222 Senegal, 214 Ghana, 214 Montenegro, poi gli altri stati con meno di 200 positivi. Da segnalare il caso di San Marino, con 35mila abitanti contano 266 casi, 32 defunti e 35 ricoverati.
Morti 68.148 (dato puramente indicativo per diverso modo di calcolare i deceduti che sono tali solo quelli morti esclusivamente per Sars Cov 2).
In cura 258.495 (dato puramente indicativo per la mancata certezza sull’affidabilità dei vari sistemi sanitari nazionali)
Guariti 292.342 (dato puramente indicativo per la mancata certezza sull’affidabilità dei vari sistemi sanitari nazionali).
coronavirus-contagi-giornalieri-mondiali-rtalive-5-aprile-2020
Nuovi contagi nel mondo 25 gennaio – 05 aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive

EUROPA (ESCLUSA L’ITALIA) (compreso G.B)
Contagiati 491.968 +50mila in un solo giorno.
Morti 31.002 (dato che va preso solo per pura indicazione, stando le regole diverse di conteggio)
coronavirus-contagi-giornalieri-europei-rtalive-5-aprile-2020
Andamento contagi Europa (tranne Italia) 01 marzo – 05aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive

ITALIA
Contagiati 128.948 (+4.316), di cui attualmente positivi 91.246 (+2.972)
Morti 15.887 (+525)
Isolamento domiciliare 58.320
Terapia Intensiva 3.977
Ricoverati in ospedale con sintomi 28.949
Guariti 21.815 (+819)
Tamponi effettuati 691.461 (+34mila)
coronavirus-contagi-giornalieri-italiani-rtalive-5-aprile-2020
Andamento contagi in Italia 01 marzo 05 aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive

CAMPANIA
I dati dei contagiati sono aggiornati alle 24, gli altri alla ricognizione delle 17
Contagiati 3.068 (+ 108)
Terapia intensiva: 108
Curati in ospedali: 609
Trattamento domiciliare: 1904
Tamponi Effettuati totali 24.584
Morti: 189 (+ 3).
Guariti: 150 (+2)
coronavirus-contagi-giornalieri-campani-rtalive-5-aprile-2020
Andamento contagi giornalieri in Campania, 01-05 aprile 2020.
Elaborazione del fisico Wladimiro Leone per RTAlive

Casi suddivisi per province aggiornati dalla Protezione civile al 5 aprile 2020 (su dati alle ore 24 del 4 aprile): 1.532 (di cui 671 Napoli Città e 861 provincia, 437 Salerno, 355 Avellino, 300 Caserta, 108 Benevento + 228 in verifica.
I risultati dei tamponi di oggi negli ospedali (CHE NON SIGNIFICA UN PARI NUMERO DI NUOVI PAZIENTI AFFETTI DA COVID 19): 20 Cotugno di Napoli, 23 Ruggi di Salerno, 3 Sant’Anna di Caserta, 12 Moscati di Aversa e Marcianise, 17 Moscati di Avellino, 5 Azienda Universitaria Federico II, 2 San Paolo di Fuorigrotta a Napoli, 1 Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, 20 Santa Maria Della Pietà di Nola, 0 San Pio di Benevento, 5 Maria Santissima Addolorata di Eboli.

NEL SALERNITANO
Contagiati 437 ai quali bisogna aggiungere quelli che tra i 28 risulteranno nuovi casi positivi, al riscontro dell’Asl
L’AGGIORNAMENTO È IN CORSO CON I DATI REALI COMUNICATI DALL’ASL CON LE EFFETTIVE RESIDENZE.
Agro nocerino 145. Di tutti questi: 36 a Scafati (di cui 4 deceduti e 2 guariti); 23 + 2 tamponi in attesa di riscontro Asl per Nocera Inferiore (di cui 3 deceduti), 17 a Sant’Egidio (di cui 2 guariti), 18 Angri (da 10 focolai diversi), 15 /16 Pagani (uno domiciliato nella città di Sant’Alfonso pur se residente in altro comune dell’Agro nocerino), 10 Sarno (di cui 2 deceduti e due guariti), 9 a San Marzano Sul Sarno (4 di una famiglia, di cui uno deceduto); 5 a San Valentino Torio (di cui 1 deceduto e 2 guariti), 1 Bracigliano, 1 Nocera Superiore.
Valle dell’Irno 21 di cui: 8 di Mercato San Severino (di cui 3 deceduti), 6 Baronissi, 5 di Fisciano, 2 Pellezzano.
Salerno città 52 (+ 4 ancora da verificare effettiva residenza + 1 morto).
Cava de’ Tirreni 33, del totale fanno parte 4 deceduti e 1 guarito.
Costiera Amalfitana 16 di cui 12 Vietri sul Mare, 1 Maiori, 1 Amalfi, 1 Cetara, 1 Tramonti
Picentini 21: 12 a Pontecagnano, 4 Montecorvino Rovella e 2 a Montecorvino Pugliano ed il noto medico di Giffoni Valle Piana in servizio a Sarno ora guarito, 1 San Cipriano Picentino, 1 San Mango Piemonte.
Piana del Sele 12 a Bellizzi, 11 ad Eboli tra questi (uno è una fisioterapista e tre pazienti del Campolongo Hospital) e l’ebolitano Antonio Giordano, il direttore dell’Azienda ospedaliera Luigi Vanvitelli di Napoli/Caserta ed ex direttore generale dell’Asl Salerno
Cilento 28: 1 Montano Antilia (guarita), 14 ad Agropoli (compreso 1 deceduto); la pediatra Cilentana che si trovava, però, a Napoli da diversi giorni, 2 Sessa Cilento e 3 Vallo della Lucania e 1 Serramezzana, 2 Casal Velino, 3 Colliano, 1 San Mauro La Bruca, 1 Capaccio Paestum.
Golfo di Policastro 2: 2 Vibonati.
Vallo di Diano/Tanagro 127: tra cui 69 (di cui 27 nella casa di riposo Juventus) di Sala Consilina (di cui 9 deceduti e 1 guarito), 3 di Atena Lucana, 10 Polla (in valutazione la residenza di un’altra persona, 2 deceduti), 4 Teggiano (2 deceduti), 16 Caggiano (di cui 1 deceduto), 5 Sant’Arsenio, 1 Buonabitacolo, 8 Sassano, 1 San Gregorio Magno, 2 Montesano Sulla Marcellana (1 deceduto), un 42enne non riconducibile al focolaio del Vallo di Diano e 7 Auletta.
Morti nel Salernitano 40: 1 a Bellizzi che aveva partecipato al ritiro neocatecumenale nel Vallo di Diano; una 71enne di Pompei ma ricoverata giorni fa al Campolongo Hospital ad Eboli trasferita poi al Cotugno di Napoli; don Alessandro Brignone di Salerno, parroco di Caggiano; un anziano di Molina di Vietri sul Mare; un docente 48enne di San Valentino Torio; 3 Nocera Inferiore; un uomo di Buccino deceduto ad Eboli; un cinquantenne a Mercato San Severino e un anziano sanseverinese; 4 a Cava de’ Tirreni; il comandante dei vigili del fuoco di Sala Consilina; 4 a Scafati; il 66enne paziente 1 di San Marzano Sarno, un 53enne ferroviere di Agropoli e un 72enne di Montesano sulla Marcellana, due decessi a Scafati, uno a Teggiano, un altro a Vallo della Lucania e uno ancora a Mercato San Severino. Sono 8 i deceduti a Sala Consilina nella casa di riposo. 2 Sarno, 1 Agropoli e 2 Pagani.
Guariti nel Salernitano 12
coronavirus-contagi-giornalieri-salernitano-rtalive-5-aprile-2020
Andamento contagi nel Salernitano, da 01 marzo a 04 aprile 2020
Elaborazione dati del fisico Wladimiro Leone per RTAlive

PRECISAZIONE
Il problema dei dati. I dati devono tenere in considerazione i tamponi di controllo, cioè quelli eseguiti a persone già notoriamente positive e per le quali vengono effettuate verifiche successive fino a quando non diventeranno negative. Conseguentemente, ogni giorno, potranno risultare un nuovo numero di tamponi positivi ma questo non si traduce automaticamente in nuovi casi, cioè in altre persone. Ecco perché, RTAlive continuerà a trascrivere solo i dati che vengono poi riconsiderati dalla pubblica autorità alla luce dei diversi riscontri e darà il numero dei tamponi positivi della giornata, precisando che successivamente si stabilirà quanti di questi sono realmente nuove persone affette da Covid-19. Dare un numero prima o dopo alcune ore non ha senso e, ancor più in questo momento la serietà deve prendere il sopravvento sulla smania di apparire migliori degli altri, purtroppo assai diffusa. In più, va considerato che tantissime sono le persone in quarantena per essere state a contatto con pazienti affetti da Covid 19 ed è prevedibile che, pur essendo al momento negativi, certamente non pochi potrebbero diventare a breve positivi. Un aumento che non significherà una circolazione impressionate del coronavirus. Se da un lato non bisogna lasciarsi atterrire dai numeri, quindi, dall’altro occorrerà l’impegno maggiore a rispettare la quarantena per chi vi è sottoposto e, soprattutto, le misure sanitarie per tutti. RESTIAMO A CASA È PER ORA, L’UNICO MODO PER COMBATTERE EFFICACEMENTE IL DIFFONDERSI DEL CORONAVIRUS.

IL COMMENTO
ITALIA
La curva epidemica nazionale frena fino a +3,4% (ieri era stata del +4,0%). In calo il numero dei pazienti in terapia intensiva tant’è vero che sono stai bloccati i trasferimenti dalla Lombardia in altre regioni. La frenata maggiore è in Lombardia (+2,7%), ancora da tenere sotto occhio il Mezzogiorno. Sotto attenzione la situazione di Milano dove i numeri sono ancora in crescita in controtendenza rispetto alla Regione.
«La curva ha iniziato la discesa e comincia a scendere anche il numero dei morti. Dovremo cominciare a pensare alla fase 2 se questi dati si confermano – ha affermato il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro -. L’atteso è che nei prossimi giorni vedremo ancora questo trend diminuire».

La scuola
C’è un piano per riprendere le scuole a settembre a distanza. Questo uno degli scenari possibili a cui stanno pensando la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. «Penso al problema atavico delle classi pollaio in cui è difficile tenere il metro di distanza – ha dichiarato la ministra -. Con lo staff del Ministero lavoreremo a tutti gli scenari. Domani in Cdm discuteremo a un decreto che farà riferimento anche a questi aspetti». «La maggioranza prepara la fine di questo anno scolastico che non sarà perso grazie alla didattica a distanza e prepariamo anche l’inizio del prossimo», ha proseguito Azzolina. Rispondendo poi ad un’altra domanda la titolare del Ministero dell’Istruzione ha chiarito che il governo non si è dato una data per decidere se e quando si ritornerà a scuola, «non ci siamo dati una data ma quando si ritornerà a scuola sarà perché avremo la certezza che i nostri figli, i figli degli italiani, saranno al sicuro».

CAMPANIA
La frenata in Campania si nota. Destano preoccupazione il veloce progresso di Benevento e dell’avellinese, alcune anche cittadine della province di Napoli. «Dobbiamo essere responsabili anche e soprattutto durante queste festività pasquali, quando potremmo avere la tentazione di uscire –ha affermato il Governatore Vincenzo De Luca -. In questo momento testimoniamo al meglio la fede cristiana se teniamo vivi i valori della solidarietà e della compassione. Essere cristiani significa tutelare la vita e la salute delle persone più deboli, in questo momento i nostri anziani. Vi rinnovo l’invito ad essere responsabili: TUTTI A CASA. Ancora un po’ di sacrificio ci aiuterà a vedere la luce in fondo al tunnel».

I PROVVEDIMENTI DELLA REGIONE CAMPANIA
Istituita la zona rossa nel comune di Lauro in provincia di Avellino, seconda area dell’avellinese a finire sotto stretta osservazione delle autorità, con il no ad uscire ed entrare dal territorio comunale.
LINK – QUI

SALERNITANO
Nuovi contagi, quasi tutti in ambito familiare, continua l’onda lunga del rientro dalle provincie settentrionali di studenti e lavoratori. Un’onda che dovrebbe diminuire nettamente di forza entro Pasqua, se tutti saranno rispettosi delle norme di restrizione in materia sanitaria. Oggi altri quattro decessi, due di questi a Cava de’ Tirreni, uno dei quali poco fa: si tratta della moglie del primo anziano morto nella vallata metelliana.

EUROPA
GERMANIA
Sempre più contagiati ma la pressione sugli ospedali diminuisce.Sono 91.384 i casi positivi al Sars Cov 2, contro gli 89.300 annunciati nel pomeriggio di ieri, secondo un bilancio del’agenzia Dpa sulla base delle cifre fornite dai diversi Land. Almeno 1.318 persone sono i morti. Il maggior focolaio è l’alto in Baviera e in Nord Reno Westfalia, per oltre 23 mila e 19.400 casi rispettivamente, con 370 e 250 decessi.

BELGIO
Maggiori i decessi che in nuovi ricoveri. Un numero fondamentale per poter governare la l’emergenza coronavoirus

AUSTRIA
Meno casi in terapia intensiva

OLANDA
le vittime di coronavirus in Olanda sono 1.766, con 17851 contagiati

GRECIA
Il campo profughi di Malakasa, 38 km da Atene, è stato messo in quarantena per due settimane dopo la segnalazione di un contagiato, un rifugiato afgano di 53 anni. L’uomo è stato portato in un ospedale della capitale, la sua famiglia sottoposta a test. È il secondo campo a segnalare contagi dopo quello di Ritsona, a 80 km da Atene: qui le persone risultate positive al test erano 23.

ALBANIA
Albania, allarme per sfollati terremoto. Sono 361 i contagiati in Albania, con 20 morti e 104 guariti. Il sisma ha ucciso 50 persone e ne ha lasciato 17 mila senza casa.

REGNO UNITO
Ricoverato in ospedale per accertamenti, questa sera, Boris Johnson. Il premier britannico da dieci giorni è positivo alla Covid 19 e nonostante il passare del tempo non ha mostrato alcun segno di miglioramento. La febbre rimane alta e la tosse persiste. Da qui la decisione del suo ricovero.
La 32enne fidanzata del capo del Governo britannico, Carrie Symonds, incinta al sesto mese del sesto figlio del primo ministro (più grande di lei di 23 anni), ha ammesso ieri di aver avuto i sintomi da coronavirus per una settimana, ma di stare meglio dopo essersi trasferita nella residenza estiva dei capi di governo britannico, a Chequers.
E la regina Elisabetta, per la terza volta durante il suo regno, ha parlato direttamente al Popolo: «Vi parlo in un tempo che so essere di crescente difficoltà. Un tempo di sconvolgimento nella vita del nostro Paese che ha portato dolore ad alcuni, problemi economici a molti ed enormi cambiamenti nella vita quotidiana di tutti noi. Insieme stiamo affrontando l’emergenza, se restiamo uniti e risoluti vinceremo noi».

SPAGNA
Calano i morti in Spagna, e una timide luce di speranza si palesa in fondo al tunnel della Covid 19

SVEZIA
Qualche giorno fa la Svezia guardava il virus “dall’alto in basso”. Ora, l’annuncio: «Prepariamoci alla morte». Insomma, mi chiedo: si può affidare il paese ad un virologo che prende un virus letale come se fosse un test?. Si è capito bene, in Svezia, dopo poco meno di qualche settimana, che il virologo Tegnel, abbia toppato. Con il chiamare sfortunati e sprovveduti gli italiani, ha in realtà avviato un test scientifico sulla popolazione. Forse, lo scienziato voleva solo dimostrare che gli svedesi non potesse estinguersi. Eppure, siamo tutti fatti di carne ed ossa e le evidenze hanno dimostrato che il superuomo non esiste. Insomma, direi, bei creduloni gli svedesi!!! Tuttavia, il premier Lofven, non sembra volersi rimangiare le parole dette in precedenza, perché , forse, ritiene che la coerenza sia più importante della responsabilità di Stato. Per questa via, dunque, annuncia «prepariamoci alla morte», con la stessa stizza di chi porta l’esercito in guerra, cioè la gente a morire. Solo che il premier dimentica che nessuno degli svedesi ha scientemente accettato né deciso di voler morire. Scellerate decisioni di stato. Insomma, negli ultimi giorni, a Stoccolma, si è registrato un raddoppiamento dei contagi da Covid 19 e il premier continua a dire che le attività rimarranno aperte e che tutto è rimesso alla coscienza individuale. Insomma, autogestione per una questione di rilevanza collettiva! Ma quale sarebbe, allora, la responsabilità di chi governa? Qualcuno dovrebbe far circolare la voce che le azioni che si pongono in essere in questo momento porteranno a delle conseguenze. Per i singoli, alle responsabilità penali previste in caso di violazione dell’ordine dell’autorità ed epidemia colposa o dolosa. Per capi di stato e le istituzioni, l’esposizione a dover rispondere, delle proprie decisioni, innanzi al Tribunale penale internazionale. E non si dica che la responsabilità di stato è un problema di coscienza individuale!
Antonella Tramontano

AMERICA
STATI UNITI
«Sarà una Pearl Harbor». Non usa mezzi termini Jerome Adams, capo del servizio sanitario pubblico degli Stati Uniti, che paragone la prossima settimana per gli Usa come la tragedia della base navale americane, attaccata a tradimento dai g0iapponesi durante la seconda guerra mondiale o l11 settembre del 2011: «Molti morti nelle prossime settimane», annuncia Adams.
A New York, la città più colpita, la metà dei decessi statunitensi. Salgono a oltre 122 mila i contagiati nello stato newyorkesi. Il governatore dello stato Andrew Cuomo che ha sottolineato di una prima frenata nel numero delle vittime, che nell’ultimo giorno sono state 594 contro le oltre 600 dei giorni precedenti. Seconda buona notizia: i dismessi dagli ospedali sono tre volte superiori ai contagiati.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l’invio di mille militari per assicurare a New York la giusta tranquillità. Sembra che gli animali siano strati contagiati da uno degli inservienti della struttura, positivo asintomatico al Covid-19.

MESSICO
Nuovi morti e 202 due nuovi conteggiati. «Anche colpa delle cattive abitudini alimentari». In totale i casi di positivi alla Covid 19 sono 1890. Secondo alcuni esperti i decessi sono legati anche alle cattive abitudini alimentari diffuse nel Paese, che hanno portato a condizioni fisiche scadenti, con obesità, diabete e altre malattie collegate.

ECUADOR
Bare di cartone per i morti di coronavirsus.

AFRICA
MAROCCO
Il sovrano Mohammed VI del Marocco ha concesso il perdono reale a 5654 detenuti, tra i più vulnerabili, sulla base dell’età e del tempo già scontato in prigione, oltre che per la buona condotta. Per gli altri, ha ordinato misure protettive dall’epidemia, comunica il ministero della Giustizia. Il reame mediterraneo registra 59 morti, con 919 contagiati.

MEDIO ORIENTE
IRAN
Sabato 11 aprile, l’Iran aprirà le prime attività “a basso rischio”. A deciderlo il Governo. Il presidente Hassan Rouhani ha adottato una decisione che ritiene non contrastare con la politica di “restare a casa”. Due terzi degli impiegati governativi saranno in grado di lavorare da remoto.

ISRALE
Aumentano i casi positivi alla Covid 19: sono ora 8mila e 46 le vittime.

ASIA
AFGANISTAN
I casi dei contagiati in Afghanistan sono 337 con almeno dieci nuovi casi sono registrati a Kabul, dopo che il primo focolaio era stato segnalato a Herat.

INDIA
Il paese ferma le esportazioni di kit medici. Il governo di New Delhi sta decidendo di fermare l’esportazione dei kit diagnostici per l’epidemia di coronavirus, dopo aver bloccato quella dei ventilatori per la terapia d’urgenza e dice di No anche al presidente Donald Trump.

CINA
Su trenta nuovi contagiati in Cina, 25 sono “importati”, e nessuno è stato registrato nella provincia di Hubei, dove però nelle ultime 24 ore sono morte tre persone. Il totale dei contagiati è 81669, i deceduti sono 3329.

THAILANDIA
Altri tre morti, 102 nuovi casi che portano il contatore del Sars Cov 2 a 2.169 il numero dei contagiati e a 23 i decessi.

SINGAPORE
Balzo in avanti con i contagi: sono 120 quelli registrati solo oggi, raggiungendo un totale di 1309. I morti sono sei.

MALESIA
Sono 3.662 i contagi della Malesia, con 61 morti in totale (quattro nelle ultime 24 ore). Dei nuovi contagi, 37 sarebbero collegati a persone arrivate dall’Italia.

GIAPPONE
Fino a qualche giorno fa, Tokyo, veniva fatta passare come un eldorado, ieri altri 130 contagiati che portano il loro numero a supera quota mille. Molti vorrebbero la chiusura totale della città, ma il premier Shinzo Abe sembra non averne sentir parlare.

ECONOMIA
Il punto di Vincenzo Marrazzo*
Slitterà a dopo Pasqua il vertice dei leader dell’Unione per chiudere l’accordo sulla risposta economica al coronavirus. Serve qualche giorno in più, ma i negoziati proseguono. L’asse tra Italia, Francia e Spagna sostanzialmente regge e punta a un pacchetto da almeno 1000 miliardi caratterizzato dalla emissione di Coronabond, a valere su tutta l’Unione. Speriamo bene, le condizioni pare ci siano ormai tutte. Intanto, per far frontre alla crisi ed agli effetti del Lockdown, il Governo Italiano ha messo a punto gli elementi caratteristici del’imminente decreto di Aprile, tanto atteso. ll Fondo di Garanzia per le Pmi che il governo sta potenziando “agirà su tre filoni principali: garanzia al 100% per i prestiti fino a 25.000 euro, senza alcuna valutazione del merito di credito; garanzia al 100% per i prestiti fino a 800.000 euro, con la valutazione del merito di credito; garanzia al 90% per i prestiti fino a 5 milioni di euro, potendo arrivare al 100% con la controgaranzia dei Confidi” e non ci sarà alcun costo di istruttoria della pratica. Al fondo saranno ammesse anche le imprese con “numero di dipendenti non superiore a 499”. L’effetto leva di questo strumento è stimato in 1 a 14 e consentirebbe alle imprese del nostro Paese di avere la liquidità oggi, in questo momento di difficoltà, e di potersi rilanciare domani. La decisione è frutto di una intesa della Task force all’uopo costituita da Conte, con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e l’ad di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo. Al centro dell’incontro tenutosi in mattinata, il decreto liquidità e il tema degli strumenti per mettere in campo le garanzie dello Stato per i prestiti bancari alle aziende. Mef, Cdp e Governo, lavorano in uno spirito di massima collaborazione per cercare di trovare le migliori soluzioni per far fronte all’emergenza. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di sciogliere alcuni nodi sul tavolo e in particolare su chi si prenderà in carico le garanzie sui prestiti alle aziende: se Cdp o la Sace, la società specializzata nel sostegno alle imprese italiane controllata da Cassa Depostiti e Prestiti. Ma, a questa decisione, si accompagnerebbe l’acquisizione da parte del ministero dell’Economia di Sace. Punto, quest’ultimo, che vede contraria una parte del governo, (M5S), secondo la quale il trasferimento di Sace al Mef comporterebbe peraltro un corposo ritardo tecnico nell’immissione delle garanzie statali per i prestiti alle aziende. Altro tema in discussione è la questione della percentuale delle garanze sui prestiti: 80% oppure 100%. A quanto apprende l’agenzia Adnkronos, il governo avrebbe deciso di puntare sul 100%, nonostante i rischi del caso. Sarebbe un segnale chiaro al Paese per puntare sulla ripartenza. Quale che sia il valore da fornire alle cifre che circolano sulla decrescita, sulla produzione industriale, sulla contrazione del pil, è innegabile che ogni giorno di mancato ritorno al lavoro di molte imprese provochi sempre maggiori problemi per la futuribile ripresa. La concorrenza estera ne trarrà ovvi vantaggi. Però le condizioni insoddisfacenti dei numeri che arrivano sui decessi e sui contagiati (con l’aggravante delle incertezze crescenti sulla fondatezza delle cifre ufficiali) paralizzano le decisioni governative. Intanto, il debito sale, determinando dubbi sempre più rilevanti sulla sostenibilità. Alberto Brambilla, consigliere economico di palazzo Chigi, esperto di pensioni, già vicino al Carroccio, incautamente ha dichiarato: «Possibile che governo, opposizione e sindacati non si rendano conto che, se non ripartiamo intelligentemente, l’economia del Paese sarà al collasso?» La previsione è fosca, esprimendo di fatto il fallimento: «Non ci sarà la ricostruzione, non ci sarà un piano Marshall, solo macerie». Occorre agire in fretta, prima che si arrivi alla dissoluzione di aziende con una crisi irresolubile nell’occupazione. Il ritorno alla produzione consentirebbe pure d’iniettare fiducia nei mercati che accederanno all’acquisto dei titoli di debito pubblico. La fiducia, andrebbe detto chiaramente, non trova molti motivi per sussistere quando si guarda al passato. Quando abbiamo chiesto e ottenuto flessibilità, cioè incremento di debito pubblico, abbiamo avuto “accoglienze poco regolate”, elargito quote cento, in luogo di alzare l’età delle pensioni, istituito il reddito di cittadinanza, senza obbligo di lavori eventualmente socialmente utili. E’ logico che si mantengano scetticismo, riserve e incredulità nei Paesi del nord, ma sarebbe ancor più fondata e tragica una ripulsa dei mercati. Nessuno sa a quali livelli potrebbero salire gli interessi sui titoli che saranno emessi, ma senza dubbio un Paese che resti per settimane con l’industria paralizzata non può illudersi che essi siano contenuti. Il problema, più che di sapere quanto sarà caricato sulle spalle delle prossime generazioni (ma sono compresi pure tutti i viventi oggi), è di trovare chi investa in titoli giudicati di scarsa fiducia. Se l’Italia è stata incapace, finora, di effettuare tagli e di correggere fosse solo di un punto l’anno il debito i mercati non crederanno di certo che d’improvviso l’economia italiana si tramuti in un miracolo di produttività. Alla fine, sono fiducioso che l’operazione dei Coronabond si farà. E in U.E, si troverà accordo condiviso, sulla soluzione finanziaria più adeguata a fronteggiare la crisi da Coronavirus (emissione di bond su veicolo finanziario europeo partecipato da BCE, sul non utilizzo del MES (con oneri a carico dello Stato), sulla scelta di condividere le azioni di investimento a livello europeo. L’Italia, la Francia e la Spagna, in caso contrario, utilizzeranno il diritto i veto ed allora sarebbero problemi seri di tenuta per l’U.E Non Disperiamo. Anzi, Speriamo, nel bicchier emezzo pieno. Sperare vuol dire creare, mentre disperare è di per se già distruggere. E chi spera paralizza il dubbio, annienta lo sconforto e…prepara la vittoria!
*Esperto in Finanza Innovativa, Revisore Legale dei Conti, Project Manager P.A.

APPROFONDIMENTI

BUONA NOTIZIA
Le misure di restrizione della libertà di movimento frenano sensibilmente il progredire della Covid 19.

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«E’ ancora presto per un esito sui test per i nuovi farmaci per il coronavirus… L’Aifa sta facendo un grande lavoro ma occorre avere un dato sui casi sufficiente per valutare l’effetto di questi farmaci. E’ ancora un po’ presto». Ad annunciarlo il presidente dell’Istituto Superiore di sanità, Silvio Brusaferro ed ha aggiunto: «Credo che non appena saranno raggiunte le soglie minime per confermare che un principio migliori le condizioni di salute sarà comunicato. Ma ci vuole pazienza».

Covid-19, AIFA autorizza nuovo studio di fase III per sperimentazione di Tocilizumab per il trattamento dell’infezione da nuovo coronavirus. LINK – QUI

Animali d’affezione e coronavirus, la precisazione del Ministero della Salute LINK – QUI

Test diagnostici, la circolare del Ministero della Salute. LINK – QUI

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