Cosa ne pensano i dottori? Coronavirus tra realtà e falsi miti

Il coronavirus distrugge i confini tra le regioni dell’Italia, distrugge le certezze degli italiani e probabilmente ha già distrutto o si appresta a farlo anche la nostra economia. Ma esiste un modo giusto per affrontare questa epidemia? Vediamo cosa ne pensano i medici.

Come per ogni circostanza della vita quotidiana e non, trovare il giusto equilibrio rappresenta spesso la soluzione più efficiente ed efficace. Così, anche in queste ore difficili e pesanti si cerca delineare il giusto compromesso tra psicosi ed indifferenza rispetto al problema. Il problema esiste, è evidente e non va assolutamente denigrato, ma la psicosi ed il panico non solo peggiorano le circostanze ed appesantiscono i processi, peggiorano anche la qualità della vita, che di per sé non è rosea durante questi giorni. I medici, ci forniscono dei consigli finalizzati a realizzare prima di tutto una sensibilizzazione di massa ed inoltre a contenere e gestire l’impatto socio-psicologico generato dal Covid-19. Il ministero della salute, con il comunicato n.96, fa presente l’importanza dei comportamenti individuali: “Le migliori energie del Paese sono al lavoro senza sosta per affrontare la situazione. Grazie a chi in queste ore sta facendo tutto il possibile. Le istituzioni devono lavorare insieme nel massimo coordinamento, come sta avvenendo. Sono però fondamentali anche i comportamenti individuali. Ciascuno può fare la propria parte per contenere la diffusione del contagio seguendo le 10 indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità”. I medici raccomandano ai cittadini che in presenza di sintomi correlabili all’infezione da Covid-19 – quindi in caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie – non devono assolutamente recarsi al Pronto soccorso o negli ambulatori dei medici di famiglia o dei servizi sanitari territoriali, ma contattare per telefono il proprio medico, il numero verde oppure il 118.

Per prevenire il contagio si raccomanda l’adozione delle seguenti misure igieniche e sanitarie: lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche, evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata. Si consiglia inoltre, di non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie o se sei stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria, coprirsi naso e bocca se starnutisce o tossisce avendo cura di farlo nella piega del gomito, starnutire o tossire in un fazzoletto, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani, pulire le superfici con disinfettanti, non prendere antivirali e antibiotici se non prescritti. Inoltre, tenuto conto della velocità con la quale i contagi di moltiplicano, il governo definisce un nuovo decreto con il quale raccomanda agli italiani di cambiare il loro stile di vita: Niente strette di mano, niente abbracci, basta meeting e congressi, stop alle manifestazioni, anche a quelle sportive. Le partite di calcio, semmai, potranno avvenire solo a porte chiuse. Anche il capo dello stato, ci invita a non perdere la speranza e la lucidità ad avere fiducia in un’Italia unita che ce la farà: “Siamo un grande Paese moderno, abbiamo un eccellente sistema sanitario nazionale che sta operando con efficacia e con la generosa abnegazione del suo personale a tutti i livelli professionali. Supereremo la condizione di questi giorni” – “Senza imprudenze ma senza allarmismi – ha concluso – possiamo e dobbiamo avere fiducia nelle capacità e nelle risorse di cui disponiamo. Dobbiamo e possiamo aver fiducia nell’Italia”. Dunque, niente panico e niente paura, ognuno assolva ai propri doveri in maniere responsabile e diligente e presto il Coronavirus sarà soltanto un ricordo lontano.

Lucia Zaira Dolgetta

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