I DATI MONDO, EUROPA, ITALIA, CAMPANIA, SALERNITANO (DIVISI PER AREE). Torna a calare la curva dei nuovi contagi. Oggi la giornata con il più alto numero di guariti. I morti sono oltre 10mila. Il Governo vara misure di sostegno alle imprese e alle famiglie. Nel mondo i contagi sono più 650mila, di questi circa 200mila negli Usa. La situazione difficilissima in Spagna e difficile in altri stati. Germania e Olanda isolate in Europa nel non voler aiutare economicamente gli altri stati: anche Macron si schiera con Italia e Spagna. La Gran Bretagna sembra abbandonata a se stessa. “Pochi” casi nuovi nel Salernitano. Due articoli da leggere nella sezione approfondimenti
COVID 19 I DATI
I NUMERI DELLA PANDEMIA
Oltre i 650mila contagiati nel mondo, più di 70mila in un solo giorno, 3.600 morti in più e 9mila ricoverati in aggiunta a quelli esistenti, in solo 24 ore
NEL MONDO
Contagiati 657.691, di cu 119.748 Stati Uniti, 92.472 Italia, 81.999 Cina, 72.335 Spagna, 57.695 Germania, 38.105 Francia, 35.408 Iran, 17.312 Regno Unito, 14.076 Svizzera, 9.819 Netherlands, 9.478 Corea del Sud, 9.134 Belgio, 8.188 Austria, 7.402 Turchia, 5.546 Canada, 5.170 Portogallo, 4.011 Norvegia, 3.904 Brasile, 3.640 Australia, 3.619 Israele, 3.447 Svezia, 2.541 Repubblica Ceca, 2.415 Irlanda, 2.366 Danimarca, 2.320 Malesia, 1.909 Cile, 1.831 Lussemburgo, 1.823 Ecuador, 1.693 Giappone, 1.638 Polonia, 1.495 Pakistan, 1.452 Romania, 1.264 Russia, 1.245 Tailandia, 1.203 Arabia Saudita, 1.187 Sudafrica, 1.167 Finlandia, 1.155 Indonesia, 1.075 Filippine, 1.061 Grecia, 963 Islanda, 933 India, 802 Singapore, 786 Panama, 719 Repubblica Dominicana, 717 Messico, 712 Diamond Princess (la nave da crociera), 690 Argentina, 684 Slovenia, 671 Perù, 659 Serbia, 657 Croazia, 645 Estonia, 608 Colombia, 590 Qatar, 576 Egitto, 506 Iraq, 476 Bahrain, 468 Emirati Arabi Uniti, 454 Algeria, 451 Nuova Zelanda, 412 Libano, 407 Armenia, 394 Lituania, 359 Morocco, 343 Ungheria, 331 Bulgaria, 311 Ucraine, 308 Andorra, 305 Lettonia, 295 Costa Rica, 292 Slovacchia, 283 Taiwan, 274 Uruguay, 258 Bosnia Herzegovina, 257 Tunisia, 246 Giordania, 241 Nord Macedonia, 235 Kuwait, 231 Moldova, 228 Kazakhstan, 224 San Marino, 207 Burkina Faso, Poi gli altri stati con meno di 100 positivi. Da segnalare il caso di San Marino, con 35mila abitanti contano 224 casi e 21 defunti.
Morti 30.438 (dato puramente indicativo per diverso modo di calcolare i deceduti che sono tali solo quelli morti esclusivamente per Sars Cov 2).
In cura 139.263 (dato puramente indicativo per la mancata certezza sull’affidabilità dei vari sistemi sanitari nazionali)
Guariti 223.097 (dato puramente indicativo per la mancata certezza sull’affidabilità dei vari sistemi sanitari nazionali).
EUROPA (ESCLUSA L’ITALIA) (compreso G.B)
Contagiati 251.510 +27 mila in un solo giorno.
Morti 9.014 (dato che va preso solo per pura indicazione, stando le regole diverse di conteggio)
ITALIA
Contagiati 92.472 (+5.974) di cui attualmente 70.065 (+3.651)
Morti 10.023 (+889)
Isolamento domiciliare 39.533
Terapia Intensiva 3.856
Ricoverati in ospedale con sintomi 26.676
Guariti (12.384) +1.434
Tamponi effettuati 429.526
<strong>I dati regionali sono relativi al rilevamento della mattina</strong>
La tabella del Ministero della Salute, con dati di ieri, elaborati alle 17 di oggi:
CAMPANIA
I dati dei contagiati sono aggiornati alle 24, gli altri alla ricognizione delle 17
Contagiati 1.752 (+170)
Terapia intensiva: 132
Curati in ospedali: 463
Trattamento domiciliare: 812
Tamponi Effettuati 11.679
Morti: 109 (+ 11). Tra cui 9 a Napoli città e 13 in provincia; 7 provincia di Caserta; 1 provincia di Benevento, 12 provincia di Avellino, 19 Salerno ( un’anziana di 71 anni di Pompei ma ricoverata giorni fa al Campolongo Hospital di Eboli, il decesso di don Alessandro Brignone di Salerno, parroco a Caggiano, un anziano di Vietri sul Mare, l’insegnante di San Valentino Torio, un pensionato di Buccino, un’anziana nocerina deceduta all’ospedale Moscati di Avellino, un 50enne a Mercato San Severino, un anziano a Cava de’ tirreni, il 56enne comandante dei vigili del fuoco di Sala Consilina), un 84enne di Scafati, un 66enne di San Marzano Sul Sarno, un capostazione di Agropoli e un altro defunto del salernitano, e oggi due da Scafati, e uno ciascuno da Sala Consilina, Teggiano e Vallo della Lucania) E ALTRI IN ATTRIBUZIONE .
Guariti: 79.
Casi suddivisi per province aggiornati a ieri: 827 Napoli, 307 Salerno, 193 Avellino, 186 Caserta, 21 Benevento
I risultati dei tamponi di oggi: Cotugno di Napoli 73 positivi; Ospedale Ruggi di Salerno 16 positivi; Ospedale Moscati di Aversa nessuno positivo; Ospedale Moscati di Avellino 21 positivi; Ospedale San Paolo di Napoli 16 positivi; Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli 13 positivi; Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola 11 positivi; Azienda ospedaliera San Pio di Benevento 10 positivi; Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno 10 positivi.
NEL SALERNITANO
Contagiati 330 (sette sono di fuori provincia). Oggi 16 nuovi casi (la differenza è data da un problema di comunicazione)
– Agro nocerino 81 con + 4 casi. Di tutti questi: 24 a Scafati (3 deceduti), tra cui un’anziana di Casalpusterlengo con quattro familiari (ieri guariti) e un infermiere dell’ospedale Scarlato; 5 a San Valentino Torio (l’insegnante deceduto e 3 familiari), 7 a San Marzano Sul Sarno (4 di una famiglia, di cui uno deceduto); 14 Pagani, tra cui il parlamentare Edmondo Cirielli e altre 10 persone (di cui uno domiciliato nella città di Sant’Alfonso pur se residente in altro comune dell’Agro nocerino) e uno da confermare, 8 Nocera Inferiore (il 48enne di Nocera Inferiore e la donna defunta che era ricoverata al Moscati di Avellino, un familiare di quest’ultima ed un’altra persona), 14 a Sant’Egidio (di cui 3 componenti della stessa famiglia ed uno ancora da accertare residenza effettiva), 5 Angri, 9 Sarno, 1 Bracigliano, Nocera Superiore 1.
– Valle dell’Irno 13 di cui: 3 di Mercato San Severino, 5 Baronissi, 3 di Fisciano, 2
Pellezzano.
– Salerno città 27 (+ 4 da verificare effettiva residenza).
– Cava de’ Tirreni 16 più uno da confermare la residenza (sette ascrivibili al primo caso e che si trovavano già in quarantena), di cui un deceduto
– Costiera Amalfitana 8 (anziano di Molina di Vietri sul Mare e altre persone sempre dello stesso comune)
– Picentini 10: 3 a Pontecagnano, 4 Montecorvino Rovella e uno a Montecorvino Pugliano (stato riscontrato al Ruggi, dopo un intervento di cardiochirurgia) ed un noto medico di Giffoni Valle Piana in servizio a Sarno e primo caso a San Cipriano picentino.
– Piana del Sele 10: il diacono a Bellizzi, 9 ad Eboli tra questi (uno è una fisioterapista e tre pazienti del Campolongo Hospital) e l’ebolitano Antonio Giordano, il direttore dell’Azienda ospedaliera Luigi Vanvitelli di Napoli/Caserta ed ex direttore generale dell’Asl Salerno
– Cilento 22: la biologa di Montano Antilia, ora guarita, e i 14 ad Agropoli (un’insegnante, un’estetista e suo marito e altre due persone, oltre a 6 componenti di una famiglia), la pediatra Cilentana che si trovava, però, a Napoli da diversi giorni, 2 Sessa Cilento e 2 Vallo della Lucania e 1 Serramezzana. Primo caso a Casal Velino.
– Vallo di Diano/Tanagro 77: di cui 41 di Sala Consilina, 1 di Atena Lucana, 6 Polla (in valutazione la residenza di un’altra persona), 2 Teggiano, 10 Caggiano, 5 Sant’Arsenio, 1 Buonabitacolo, 1 Sassano, 1 Atena Lucana, 2 Montesano Sulla Marcellana e un 42enne non riconducibile al focolaio del Vallo di Diano, 3 Auletta,.
Alcuni contano anche il contagio dell’insegnante di Striano che si era rivolta all’ospedale di Sarno, da dove è partito il tampone per essere esaminato. Altri, invece, conteggiano anche il vigile del fuoco residente nella zona Sud della provincia di Salerno ma in servizio e di fatto abitante a Napoli.
Morti 17: l’anziano di Bellizzi che aveva partecipato al ritiro neocatecumenale nel Vallo di Diano; una donna, una 71enne di Pompei ma ricoverata giorni fa al Campolongo Hospital ad Eboli trasferita poi al Cotugno di Napoli; don Alessandro Brignone di Salerno, del salernitano parroco di Caggiano; un anziano di Molina di Vietri sul Mare; un docente 48enne di San Valentino Torio; un’anziana nocerina deceduta al Moscati di Avellino; un uomo di Buccino deceduto ad Eboli; un cinquantenne a Mercato San Severino; un anziano di Cava de’ Tirreni; il comandante dei vigili del fuoco di Sala Consilina; un 84enne imprenditore di Scafati; il 66enne paziente 1 di San Marzano Sarno, un 53enne ferroviere di Agropoli e un 72enne di Montesano sulla Marcellana, due decessi a Scafati e poi uno a Sala Consilina, Teggiano e Vallo della Lucania. Un altro deceduto a Sala Consilina nella casa di riposo.
Guariti 7
IL COMMENTO
ITALIA
Diminuisce la velocità del numero dei nuovi contagi, tornando al 6,9% contro il +7,3% di ieri. Mentre sono ancora molti i morti, 889 solo oggi, che sono oltre 10mila, ma moltissimi sono i guariti, oltre i 1.400. E rallenta in particolare in Lombardia, passando +6,9% a +5,6%. Sono 600 anziani morti in 20 giorni nelle case di riposo della Bergamasca. Polemiche dure per non aver esteso da subito, oltre al basso lodigiano, la zona rossa a molti dei comuni della provincia di Bergamo: «Sono stati fatti prevalere gli interessi economici su quelli di protezione della popolazione», si dice in più parti. Si è costato una riduzione di età media in Lombardia. Al momento non c’è in prospettiva la possibilità di ritornare a scuola e all’università. I numeri sono ancora alti e quindi bisogna attendere e rispettare le misure di sicurezza. «Se vediamo gli ultimi dati, viene da pensare che la data del 3 aprile sia troppo ravvicinata per dire che verrà riaperto tutto». Ad affermarlo, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che, in pratica, ha annunciato la proroga delle misure antiCovid 19.Il commissario per l’emergenza coronavirus, Angelo Borrelli: «Se non avessimo adottato le misure di contenimento del 10 marzo – afferma-. Probabilmente avremmo avuto numeri peggiori in termini di morti»
ECONOMIA
Il punto di Vincenzo Marrazzo*
La crisi economica dovuta alla diffusione del coronavirus in Europa, che a breve registreremo per tutta la sua drammatica intensità, alla fine risulterà molto più grave rispetto a quella finanziaria del 2008 di cui l’Italia porta ancora vive le ferite. In occasione di quella crisi “si salvarono le banche che furono messe in condizione di salvare gli Stati più in difficoltà, con un meccanismo essenzialmente finanziario”. Per intervenire vigorosamente ed in modo esauriente, gli strumenti discussi nelle ultime ore dall’Eurogruppo (eurobond o ricorso al Mes), probabilmente non basteranno. Servirà un cambio di passo, un deciso salto di qualità, una politica fiscale coordinata a livello europeo per sostenere consumi ed investimenti. La Bce ha dato disponibilità a immettere liquidità nel sistema, è un primo passo (del resto solo annunciato), ma va da se che se si immette liquidità, questa deve servire a sostenere i consumi o gli investimenti. Una operazione oggettivamente complicata a pensar che mezza Europa è chiusa in casa e le imprese stanno cancellando o rinviando i loro piani di investimento. E’ quindi lo Stato che deve iniziare a spendere, con consumi e investimenti pubblici. Occorre un programma solido, strutturato, da “bilancio federale UE”, sul modello e anche sulla consistenza, simile a quanto messo in campo dagli Stati Uniti (2mila miliardi di dollari).
Va superata presto questa fase di incertezza sul da farsi, gli scenari ipotizzati peggiorano giorno dopo giorno e l’ostracismo di Germania, Austria e Olanda a nuove regole di accesso alle linee di credito del Mes senza le oggi non più sostenibili condizionalità che impongono rigide politiche di austerità e il rinvio di qualsiasi discussione sull’abbrivo dei coronabond quali misure straordinarie per fronteggiare la crisi legata alla diffusione del coronavirus, cui punta soprattutto l’Italia. Alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è stato oggi affidato il compito di redigere proposte da valutare in sede di Consiglio delle Nazioni. Tutte le borse europee sono in calo oggi, cresce l’allarme nazionale e internazionale sulle possibili ricadute della pandemia, sia in termini economici che sanitari. Milano a fine giornata perde il 3,15%, Londra il 5,24%, Francoforte cede il 3,71% e Parigi il 4,23 per cento. Il Dow Jones e lo S&P500 retrocedono del 4,06% e il Nasdaq arretra del 3,79 per cento, positiva solo Tokyo, con il Nikkei che ha chiuso a +3,88%.
(Vanno ovviamente bene i titoli di aziende farmaceutiche, tutti hanno i riflettori puntati su chi per primo scoprirà il vaccino per il covid-19. Ma a prescindere, tutti i titoli “farmaceutici” si lasciano apprezzare. Segnalo ad esempio Bristol Myers Squibb (NYSE:BMY), che non partecipa alla corsa per il vaccino ma grazie all’acquisizione di Celegene, può contare su un farmaco per il mieloma multiplo chiamato Revlimid che sta avendo molto successo sul mercato ed è protetto da un brevetto fino al 2026, su Opdivo, specializzato nel l’immunoterapia contro il cancro e l’anticoagulante orale Eliquis, le cui vendite sono cresciute del 23% solo nel 2019. Purtroppo le persone continueranno ad ammalarsi anche durante la crisi economica e questo rende le aziende farmaceutiche uno degli asset con le maggiori potenzialità per il futuro).
Standard&Poors mette in guardia sulle possibili ricadute sull’economia americana della diffusione del virus. Secondo l’agenzia di rating: il Pil Usa dovrebbe contrarsi del 2,1% nei primi tre mesi dell’anno e del 12,7% nel secondo trimestre mentre il 2020 dovrebbe chiudersi con un pil in calo dell’1,3%, a fronte del +1,9% previsto pre-coronavirus. Intanto, il differenziale Btp-Bund (Spread) chiude sopra 180 punti base dai 160 della chiusura di ieri, all’asta odierna, l’euro chiude sopra 1,10 dollari e passa di mano a 119,49 yen. Cala il dollaro/yen a 108,01. Torna a scivolare il petrolio, si fermano i rialzi dell’oro. Il lingotto è stato scambiato in mattinata a 1624 dollari, in calo dello 0,43%. In Italia, arriva dall’Istat il dato di un sostanziale crollo della fiducia di imprese e famiglie registrate a marzo, mentre nell’asta di stamane il Tesoro ha collocato 7 miliardi di Bot semestrali con il rendimento tornato positivo a 0,055%. Segnali non incoraggianti.
Un’Italia a semaforo rosso per 34 attività su cento (intese come quota di valore di Pil espresso), giallo per 24 e ancora verde solo per 42, così si è espresso il Consiglio nazionale dei commercialisti che ha provato a quantificare quanto costa alla nostra economia la chiusura da coronavirus.
Dei 1.787 miliardi di euro di PIL 2019, secondo la stima:
– 754 miliardi sono riconducibili ad attività di settori economici giudicati essenziali,
– 615 miliardi sono riconducibili ad attività di settori economici chiusi per COVID-19;
– 418 miliardi sono riconducibili ad attività di settori economici parzialmente chiusi per COVID-19.
Un periodo di lockdown superiore a due mesi avrebbe impatti a due cifre a fine anno”, servono provvedimenti che siano connotati da un coraggio e una capacità di visione di quello che sarà lo scenario economico nei 12-18 mesi di convalescenza dell’economia, una volta terminata la fase più acuta della crisi sanitaria
Infine, è arrivato il decreto firmato dai ministri di Lavoro ed Economia, Catalfo e Gualtieri, che dettaglia il funzionamento del Fondo per il reddito di ultima istanza istituito con il decreto Cura Italia per il sostegno al reddito dei lavoratori autonomi – in particolare i professionisti iscritti agli enti di previdenza privati – colpiti dall’emergenza coronavirus.
Il bonus da 600 per marzo ai professionisti
Come dettaglia il Ministero del Lavoro, il provvedimento prevede che il bonus andrà chiesto alla propria cassa e sarà erogato a chi ha avuto redditi fino a 35mila euro o, tra 35 e 50mila, abbia subito cali di attività di almeno il 33% nei primi 3 mesi 2020. Si tratta di un “primo intervento per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza” ha spiegato Catalfo. Il sostegno al reddito dei lavoratori autonomi e professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, danneggiati dall’emergenza Coronavirus, è costituito da un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro.
L’importo importo sarà riconosciuto:
a) ai lavoratori che abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo non superiore a 35mila euro e la cui attività sia stata limitata dai provvedimenti restrittivi scattati con l’emergenza sanitaria;
b) ai lavoratori che, sempre nell’anno di imposta 2018, abbiano percepito un reddito complessivo compreso tra 35mila e 50mila euro e abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, sempre a causa del virus COVID-19. Secondo quanto si legge in una bozza, dei 300 milioni stanziati dal Cura Italia, la “quota parte” destinata ai professionisti delle casse private è indicata in 200 milioni dal decreto interministeriale. Cifra confermata al ministero del Lavoro. Dividendo banalmente la dotazione per 600 euro, si tratta di 333 mila beneficiari. Pochino .Le domande per l’ottenimento dell’indennità possono essere presentate da professionisti e lavoratori autonomi presso gli enti di previdenza ai quali sono iscritti a partire dal 1° aprile. A chiudere una breve riflessione che è anche una speranza. Questa esperienza cambierà radicalmente la nostra vita. E cambierà a mio avviso anche lo Stato. Il calore ed i valori riscoperti in “quarantena” ci renderanno migliori, tutti. Lo Stato, all’unisono con la UE prenderà inevitabilmente la giusta piega, cambierà il paradigma di riferimento, anche per il mondo dell’economia non sarà più il “profitto” o il risultato economico l’obiettivo strategico di riferimento, ma il benessere sociale, condiviso. Dunque, le persone al centro delle politiche di sviluppo. Per un Paese Nuovo, in una rinnovata Europa, di in migliorato mondo. Con livelli di sussistenza garantiti a tutti.
*Esperto in Finanza Innovativa, Revisore Legale dei Conti, Project Manager P.A.
CAMPANIA
Altra giornata dura per la Campania che conta ancora morti e soprattutto 170 nuovi contagiati. Sono ancora numeri gestibili, visto che la Regione Campania sta facendo una corsa per attrezzare le sue strutture sanitarie. Purtroppo, il numero alto di contagio di questi giorni è sempre dovuto a chi è rientrato dalle province del Nord dove lavorava e studiava o ai tanti irresponsabili che sono andati avanti ad uscire di casa per motivi non impellenti, nonostante le restrizioni. In pratica, in Campania, la vera chiusura è di meno di 10 giorni, da quando più seriamente sono state osservate le misure di restrizione. I numeri di questi ore vanno osservati cautamente, perché molti sono all’interno di stessi nucleo familiari o persone che si trovavano in case di riposo, tanto è vero che molti erano già in quarantena. Domenica della prossime settimana, quella delle Palme, dovrebbe essere quella che dovrebbe salutare una frenata, sempre che i campani si dimostreranno capaci di rispettare le limitazioni. «Circa un mese fa, quando scoppiava l’emergenza, la Campania, appena uscita da 10 anni di commissariamento della sanità, aveva un solo laboratorio autorizzato dall’Istituto Superiore di Sanità a fare i tamponi, quello del Cotugno di Napoli – scrive il Governatore Vincenzo De Luca -. Non appena ci siamo resi conto che da sola questa struttura non ce la faceva, abbiamo proceduto in autonomia, attraverso il Cotugno stesso, e in meno di due settimane abbiamo aperto dieci laboratori in tutta la regione per accelerare i tempi e recuperare i ritardi che indubbiamente ci sono stati. Tuttavia, dobbiamo parlarci con chiarezza e senza demagogia: non è la moltiplicazione dei tamponi a fermare i contagi, ma lo stare a casa e mantenere la distanza sociale». La Regione, da lunedì prossimo, distribuirà mascherine di protezione ai farmacisti della Campania che sono al banco vendita. Progressivamente e compatibilmente con la disponibilità, le mascherine saranno consegnate a tutte le categorie che svolgono servizi essenziali, dai trasporti al commercio.
SALERNITANO
Oggi altri 16 casi di positivi al Sars Cov 2, in provincia: 3 a Sala Consilina; 2 a Scafati, Agropoli e Sant’Arsenio, 1 a Cava de’ Tirreni. 2 Numeri che fanno tirare un relativo sospiro di sollievo, dopo i 53 di venerdì scorso. I contagiati sono arrivati ormai a quota 330. I nuovi contagi, nella maggior parte dei casi sono persone già in isolamento, entrati in contatto con il coronavirus nei giorni scorsi all’interno di un nucleo familiare o di gruppi già individuati. Un numero, quindi, che di per sé non indica una maggiore circolazione attuale del Sars Cov 2. Il sindaco di Agropoli, Adamo Coppola firma ordinanza che prevede la spesa per un massimo di due volte a settimana: «…La spesa presso le medie strutture di vendita a prevalenza alimentare nel territorio comunale, è consentita, anche presso più centri nella stessa giornata, per un massimo di due uscite complessive a settimana e per un massimo di un soggetto per nucleo familiare». Il controllo degli ingressi presso gli esercizi di vendita avverrà tramite il controllo della tessera sanitaria, che ogni cittadino dovrà portare con sé. L’operatore del punto vendita accoglierà l’utente davanti al supermercato e farà una foto al suo codice fiscale, contenuto nella tessera suddetta. Tali dati, tramite un’app installata sullo smartphone, tablet o simili in dotazione, alla fine della giornata confluiranno, in modalità riservata e protetta, in un database del Comune di Agropoli, collegato con l’ufficio Anagrafe. Tramite l’incrocio dei dati, alla fine di ogni settimana, si potrà comprendere le uscite effettuate (per fare la spesa) da ogni nucleo familiare. Se si andrà oltre le due uscite consentite, scatteranno le sanzioni del caso.
EUROPA
In Europa oltre 20mila morti (più di mille in Gran Bretagna), ormai nei prossimi giorni si prevede che il resto di Europa arrivi ad avere quattro volte tanto il numero dei positivi al Sars Cov 2.
SPAGNA
E’ uno dei paesi al mondo che ha più bisogno di aiuto, avendo una crescita notevole di contagiati da Covid 19 e un sistema sanitaria di gran lunga meno organizzato di quello italiano.
Il premier Pedro Sanchez: «Il governo di Spagna approverà domani in un consiglio dei ministri straordinario che tutti i lavoratori di attività non essenziali rimangano a casa nelle prossime due settimane. Dal 30 marzo al 9 aprile». La misura prevede un permesso retribuito Spagna, Nello stato iberico è record decessi. In 24 ore sono morte altre 832 persone arrivando a un totale di 5.690 e 72.248, i ricoverati 40.630, 4.575 quelli in terapia intensiva e 12.285 i guariti dimessi .
REGNO UNITO
Il servizio sanitario britannico è «totalmente impreparato» ma avrebbe potuto evitare caos e panico per la Covid 19 se avesse dato seguito immediato agli avvertimenti delle autorità sanitarie internazionali. Ad affermarlo è un nome importante del Regno Unito, Richard Horton, direttore di Lancet, una delle più importanti pubblicazioni di medicina. Un pugno in pieno stomaco al premier Boris Johnson, tra l’altro positivo al Sars Cov 2 assieme al suo ministro alla Salute e al principe Carlo. L’assurda decisione di non adottare subito le restrizione all’italiana per prevenire il contagio sta travolgendo la Gran Bretagna (solo ieri 260 morti, portandole ad oltre mille, con un’impennata in 24 ore) e lo stesso primo ministro inglese. E poi arriva un altro colpo duro contro il capo del Governo: «Potremo considerare di aver fatto bene se riusciremo a rimanere sotto i 20mila morti» nel Regno Unito, ha dichiarato il direttore di Nhs England, Stephen Powis. E Horton aggiunge: «L’ultima settimana di gennaio sapevamo quello che sarebbe accaduto, avremmo potuto agire molto prima. Abbiamo sprecato febbraio quando avremmo potuto agire. Tempo in cui avremmo potuto moltiplicare i test (del contagio). Tempo in cui avremmo potuto procurarci materiale protettivo. Non l’abbiamo fatto». Nel Regno unito c’è rabbia e il direttore di Lancet ribadisce: «La strategia del governo è fallita, in parte perché i ministri, per ragioni che rimangono opache, non hanno seguito subito i consigli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di fare test a ripetizione su ogni caso sospetto, di isolare e di applicare la quarantena. Il governo adesso ha un piano di soppressione del Covid 19, ma è stato approntato troppo tardi, lasciando l’Nhs (National Health Service, il servizio sanitario pubblico britannico) completamente impreparato».
Horton punto il dito contro il consigliere medico capo, Chris Witty, e quello scientifico, Patrick Vallance, due volto noti per essere apparsi con Boris Johnson a commentare quanto stava accadendo con il coronavirus . E il direttore della rivista rivela: la chiusura di tutto sul modello italiano deciso soltanto dopo che uno studio dell’Imperial College aveva previsto 250 mila morti entro agosto e gli ospedali incapaci di accogliere malati se non si fosse cambiato regime.
GERMANIA
«Non considereremo alcun allentamento delle restrizioni prima del 20 aprile, fino ad allora, tutte le misure rimarranno in vigore. Gli anziani e i malati dovranno ridurre i loro contatti per un periodo significativamente più lungo ». A dirlo il capo di gabinetto della cancelleria tedesca, Helge Braun.
FRANCIA
«I primi 15 giorni di aprile saranno ancora più difficili degli ultimi 15 giorni. La battaglia è appena cominciata». Ad affermarlo il premier francese Edouard Philippe. Con 319 morti in un giorno (in totale 2.314), 4.273 i pazienti in rianimazione è un momento difficile per la sanità francese, una delle migliori al mondo assieme a quella italiana. Il presidente Macron si sposta sulla linea di Italia e Spagna nell’appoggiare la richiesta di aiuti europei per l’economia, rompendo l’asse franco tedesco, almeno in questo punto.
POLONIA
Il partito al governo Diritto e giustizia (PiS) continua nelle furbate per favorire la rielezione dell’attuale capo di stato Andrzej Duda nelle presidenziali programmate nonostante l’emergenza Covid 19 il prossimo 10 maggio. Ora spunta la possibilità del voto per corrispondenza ai cittadini sopra 60 anni e per coloro che sono positivi alla malattia virale o in quarantena. Una politica da golpe bianco, in quella che è la sesta economia dell’Ue, che contende il primato della svolta autoritaria all’Ungheria. Il grande regista polacco di questo momento politico è il leader storico del PiS, Jaroslaw Kaczynski (ufficialmente capo del partito ma senza incarico istituzionale). Un modo per assicurarsi il consenso dell´elettorato anziano e delle campagne di solito più favorevole ai sovranisti rispetto a elettori delle classi colte e giovani delle città.
Secondo un recente sondaggio il 72% dei polacchi sarebbe favorevole al rinvio del voto per evitare il rischio contagio di coronavirus.
RUSSIA
La Russia chiude tutte le frontiere a partire da lunedì prossimo. La compagnia aerea russa Aeroflot sospenderà i voli per la Cina, fino al 30 aprile. Ridotto anche il numero di voli per Bangkok (Tailandia), Shanghai (Cina), Male (Maldive) e New York (Usa). La Russia ha sospeso i voli internazionali dal 27 marzo, con eccezione per i voli per il rimpatrio dei russi all’estero, e dei voli merci e postali.
ALTRI CONTINENTI DEL MONDO
Hanno superato i 650mila i contagi da coronavirus in tutto il mondo, mentre i deceduti vanno verso quota 30mila e i guariti superano i 130mila. La situazione più preoccupante è quella degli Stati Uniti e dell’Africa.
ALTRI CONTINENTI DEL MONDO
Hanno superato i 650mila i contagi da coronavirus in tutto il mondo, mentre i deceduti vanno verso quota 30mila e i guariti superano i 130mila. La situazione più preoccupante è quella degli Stati Uniti e dell’Africa.
AMERICA
STATI UNITI
New York rischia di essere travolta dalla pandemia da Sars Cov 2 più di Wuhan e la Lombardia. A sostenerlo il New York Times, di fronte ai 26.600 di Covid 19, di cui 5.250 ricoverati in terapia intensiva. Il New York post ha calcolato che in città muore una persona ogni 17 minuti. Il quartiere più colpito di NY è il Queens (8.529 casi), seguita da Brooklyn (7.091 positivi), Bronx (4.880), Manhattan (4.627) e Staten Island (1.534). Il presidente degli Usa, Donald Trump, potrebbe ordinare la quarantena per New York, New Jersey e Connecticut. Ma sono tutti gli Usa ad avere grossi problemi, con oltre 121mila. Perfino la portaerei americana Theodore Roosevelt conta almeno 25 marinai positivi al coronavirus.
Vista la situazione, Trump ha richiamo un milione di riservisti dell’esercito, della marina, dell’aeronautica e della Guardia Costiera per far fronte al coronavirus. Per fronteggiare l’emergenza, il presidente degli Usa ha utilizzato i poteri che si adoperano durante i periodi di guerra, imponendo alla General Motors di costruire respiratori per la cura di affetti da Covid 19.
VENEZUELA
Il presidente Maduro chiede aiuto all’Onu per affrontare la crisi Covid 19 per far terminare le misure decise contro il suo governo in particolare dagli Stati Uniti e da altri Paesi che hanno ridotto alla fame la nazione sudamericana. Intanto La Rosneft, colosso petrolifero russo, ha ceduto le sue attività in Venezuela ed i suoi asset, comprese le joint venture di Petromonagas, Petroperija, Boqueron, Petromiranda e Petrovictoria, così come le società di servizi petroliferi e le operazioni commerciali.
ARGENTINA
Aumentano i contagi, raggiungendo quota 690, il ministro della Sanità argentino, Ginés Gonzalez García, ha indicato che gli effetti della rigorosa quarantena in atto in tutto il territorio nazionale dovrebbero dare i primi risultati intorno al 31 marzo.
ECUADOR
La città dell’Ecuador Guayaquil, dove si concentra l’epidemia, costruirà fosse comuni per le vittime del coronavirus. Nel paese sudamericano sono 1.627 i contagi e sono 41 le vittime.
MEDIO ORIENTE
IRAN
«Sanità iraniana è forte, può contrastare l’epidemia». A sostenerlo il presidente iraniano Hassan Rohani che ha parlato alla tv di Stato. I numeri ufficiali sono 2.517 morti e 35.408 casi di contagio nel Paese. Numeri che vengono considerati largamente sottostimati.
Lo stato erede delle Persia chiede agli Stati Uniti di rilasciare gli scienziati iraniani detenuti per questioni collegate alle sanzioni, citando la denuncia di un medico sulle condizioni nelle carceri statunitensi nel pieno dell’emergenza.
ASIA
CINA
Riaprono i mezzi di trasporto, dalle metropolitane agli aerei, anche dalla provincia dell’Hubei . Solo l’aeroporto di Wuhan Triaprirà limitatamente l’8 aprile. Saranno esclusi invece, i collegamenti per Hong Kong, Macao e Taiwan e tutti quelli tra l’Hubei e Pechino. Tuttavia, i cargo torneranno invece a operare in tutti gli aeroporti dell’Hubei e le compagnie aeree sono addirittura incoraggiate ad aggiungere voli extra sia domestici e sia internazionali per far ripartire l’economia.
COREA DEL SUD
Per la prima volta, guariscono più persone di quelle che si ammalano. Oltre 4.800 pazienti guariti dal coronavirus, mentre altri 4.500 rimangono sono ancora ammalati. Lo annuncia il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie
TAILANDIA
Coronavirus, chiusi i parchi in Thailandia. Dopo 44 anni stop agli show con elefanti.
AFRICA
Finora sono solo 2.650 i contagiati con 49 morti, ma, sul suo profilo Twitter, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus lancia l’allarme: «Il coronavirus si è ormai diffuso in decine di paesi africani. A oggi, ci sono 2650 casi confermati e 49 morti. I governi e le autorità sanitarie di tutto il continente stanno cercando di limitare la diffusione del virus».
Si consiglia di leggere i due articoli i cui link si trovano negli approfondimenti
APPROFONDIMENTI
BUONA NOTIZIA
Buone notizie dall’ospedale Cotugno: torna a casa la prima paziente, una signora di 59 anni, che il 13 marzo scorso aveva iniziato la terapia sperimentale a base del Tolicizumab, testato dall’Ospedale dei Colli e dall’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale” di Napoli, attualmente su oltre 3mila pazienti in tutta Italia. Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca: «Sempre cauto ottimismo e tanta speranza».
MORTALITÀ
Dopo 34 giorni di emergenza, In Italia continuiamo ad avere una mortalità alta, siamo in zona 5,7% dei casi, con uan letalità del 9.9%. Un dato dovuto alla popolazione italiana particolarmente anziana, ma che è, comunque, preoccupante.
RICERCA
L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato tre nuove sperimentazioni cliniche su farmaci per il trattamento della malattia Covid-19. Sarà uno studio su due farmaci biologici (emapalumab e anakinra), uno su un farmaco già in uso per l’artrite reumatoide (sarilumab) ed uno studio con il farmaco tocilizumab, anch’esso in uso per l’artrite, in casi precoci e gravi. L’Oms ha chiarito che «Il Sars Cov 2 è in grado di causare infezioni e malattie nelle persone di qualsiasi età. Può creare malattie lievi, gravi e può anche uccidere”. Lo ha detto la dottoressa dell’Oms Maria Van Kerkhove. «Per la maggior parte dei giovani si tratta di un’infezione lieve, ma c’è un 10-15% che può avere un’infezione da moderata a grave», ha aggiunto il dottor Mike Ryan. Ma dall’Oms arriva anche un annuncio: «Per il vaccino contro la Covid 2, occorreranno ancora 12-18 mesi», ha affermato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus.
GLI ARTICOLI CONSIGLIATI
“Le epidemie favoriscono i governi autoritari” di Anne Applebaum, The Atlantic, Stati Uniti
https://www.internazionale.it/opinione/anne-applebaum/2020/03/28/epidemie-governi-autoritari
Sull’Africa
“Per molti africani sarà impossibile isolarsi dagli altri” di Karsten Noko, Al Jazeera, Qatar
https://www.internazionale.it/opinione/karsten-noko/2020/03/28/africa-epidemia-isolamento-impossibile
LA PRECISAZIONE
Questo coronavirus ha, fortunatamente, infettato finora una percentuale bassa della popolazione, secondo le stime più negative sarebbero oltre 300mila persone, pari allo 0,5% della popolazione. Questo numero basso non deve far atterrire le persone ma farle stare in allerta, attenti, scrupolosi nel seguire le misure di prevenzione.NIENTE PANICO, MA GRANDISSIMA ATTENZIONE. Questo perché:
1) Il Sars Cov 2 è estremamente infettivo, quindi si diffonde in maniera molto veloce (un contagiato può contagiare da 2 a 4 persone in media al giorno). Per questo motivo, lo stare a casa e non uscire significa evitare di contagiarsi e di contagiare e ogni giorno che si guadagna significa avere più posti letto per gli ammalati e specie quelli in terapia intensiva
2) Nonostante il numero piccolo di contagiati, quello dei deceduti è significativo. E a morire non sono solo gli anziani o pazienti con patologie gravi.
RESTARE A CASA É LA MIGLIORE DELLE PREVENZIONI. STARE A CASA È IL NOSTRO MIGLIORE FARMACO ANTI COVID 19. NESSUN PANICO, NON LASCIAMOCI ATTERRIRE MA GRANDE, GRANDISSIMA ATTENZIONE . ATTENZIONE. ATTENZIONE. RESTATE A CASA
PER I DATI SUI CONTAGIATI, RTAlive DARÀ’ NOTIZIA SOLO DI QUELLI COMUNICATI E CERTIFICATI DALLA REGIONE CHE, COMUNQUE, DEVONO AVERE ANCORA L’ULTERIORE VERIFICA DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ’, CHE EFFETTUA ULTERIORE VERIFICHE, SCOPRENDO ANCHE FALSI POSITIVI. I DATI REGIONALI SONO SOLO QUELLI COMUNICATI DAL BOLLETTINO DELLA REGIONE, NON ALTRI REPERITI IN MODO DIVERSO
Di seguito il LINK del decreto legge del presidente del Consiglio dei Ministri – QUI –