Il chiarimento
Mentre continua il tam tam anche via social per ricostruire la catena epidemiologica del dottor Antonio De Pisapia, il medico di base di Cava dé Tirreni risultato positivo al Covid-19 e purtroppo ricoverato in ospedale in serie condizioni di salute e per questo impossibilitato a comunicare spostamenti e contatti delle ultime due settimane, la figlia del medico scrive e divulga una lettera di chiarimenti.
Eccola:
“Buongiorno a tutti, sono la figlia del Dott. Antonio De Pisapia e scrivo soltanto per fare chiarezza e raccontare la verità. Mi assumo ogni responsabilità di ciò che scrivo. Mio padre è risultato positivo al Covid-19 il giorno 27 marzo e ce l’hanno comunicato verso le ore 14:00-15:00; dopo che lui la mattina presto, insieme a mia madre tramite comunicazione telefonica, ha deciso di farsi ricoverare all’ospedale da campo di Cava de’ Tirreni. Erano sei giorni (la febbre è iniziata il giorno 21 marzo) che aspettava a casa qualcuno che gli venisse a fare il tampone, nonostante le diverse telefonate per sollecitare ed altre senza alcuna risposta. È stata una decisione costretta sia per i sintomi sia per sottoporlo al tampone. È inaccettabile che un medico con sospetto Covid sia lasciato abbandonato a se stesso, alle cure della sola famiglia e della Croce Rossa, che purtroppo non può effettuare i tamponi, mettendo a rischio la salute dei pazienti con cui ha avuto contatti e di tutta la sua famiglia. NON E’ ALLARMISMO MA VERITÀ‘.
Mio padre oltre ad essere un medico è anche lui un paziente con patologia e a quanto pare i pazienti con patologie non hanno la precedenza su altri che non ne hanno e devono comunque effettuare il tampone.
Anche a noi familiari deve ancora essere effettuato, quanto ancora ci vorrà? Ovviamente siamo in quarantena.
Mi rivolgo ai pazienti che hanno avuto contatti con lui, sicuramente mio padre avrebbe continuato a tutelarvi e ad avvisarvi se ne avesse avuto la possibilità. Perciò chiunque abbia avuto contatti con lui si metta in lista e preghi Dio. Tu Papà hai deciso di aiutare gli altri con la medicina, io con l’informazione, ti amo tanto, guarisci presto, che Dio ti protegga”.