Molte toghe dell’Agro dicono di no
Il tutto nasce dal lancio di una campagna pubblicitaria per indurre i cittadini a presentare denunce e azioni risarcitorie contro i medici ed il personale sanitario in lotta col Coronavirus. Diversi avvocati dell’Agro nocerino – sarnese hanno rinunciato ad aderire a tale campagna ed in tanti, quale gesto di solidarietà nei confronti dei sanitari, rifiuteranno eventuali incarichi.
Le toghe del nostro comprensorio hanno pubblicato sui propri profili social un chiaro messaggio di diniego: “L’avvocato informa la clientela che non si accettano incarichi per intentare eventuali cause contro operatori sanitari, medici e infermieri, impegnati nella lotta al Covid-19”. Intanto, rispetto alla vicenda, si é già mosso l’Enpam (Ente previdenziale di medici e odontoiatri) che ha presentato un esposto urgente all’Autorità Garante della concorrenza e del mercato, contro questa campagna pubblicitaria. Il presidente dell’Enpam, Alberto Olivetti, al quotidianosanità, ha dichiarato: “Cominciano a spuntare avvoltoi e iene che pensano di sfruttare il dolore delle vittime Anche a prescindere da ogni pur doverosa valutazione etica su questi annunci e su certi soggetti, è evidente che il fenomeno può ingenerare ulteriore timore e ansia in tutti i colleghi che già stanno facendo ogni sforzo con l’impegno massimo e la concentrazione assoluta sull’assistenza e la cura”.
Ad oggi, sono 61 i medici deceduti nella lotta contro il Coronavirus, un dato su cui bisognerebbe riflettere. Morti per adempiere al proprio dovere, come i soldati al fronte. Purtroppo, a questo nemico se ne aggiunge un altro, continua Olivetti: “Nel momento più drammatico dell’emergenza sanitaria, i medici, i paramedici e tutte le persone che, a rischio della propria salute e di quella dei loro cari, sono in prima linea a combattere contro l’epidemia, devono affrontare oltre al virus un altro nemico, subdolo e pericoloso. Non bastano i turni massacranti e l’essere costretti a svolgere le più diverse mansioni per salvare vite umane, spesso senza mezzi idonei e in lotta contro una malattia su cui la scienza ancora non ha certezze circa le cause e i rimedi”.
L’operazione é stata definita, nell’esposto, come operazione commerciale di “vero sciacallaggio”. Rispetto alla questione, l’ente previdenziale ha annunciato che adotterà ogni altra iniziativa di tutela dei propri iscritti.
Colamonaco Giuseppe