Alberto Esposito passa alla conta dei suoi invitando tutti coloro che ha incontrato in queste settimane si quali ha propinato la sua proposta politica per il paese. L’assessore Colomba Farina ha incontrato i suoi sostenitori. L’iniziativa di Fdi e quella dell’uscente sindaco Cosimo Annunziata

.
Ieri sera, l’ex assessore provinciale Alberto Esposito ha presentato una bozza di programma facendo un excursus su ciò che è stato e ciò che intenderà fare precisando che« il mio impegno dura solo 5 anni» e «se riuscirò a migliorare qualcosa sarò felice». Diversi gruppi e qualche consigliere comunale uscente hanno aderito alla chiamata di Esposito che, con scarso entusiasmo, esordisce parlando di coloro che hanno o non hanno aderito alla sua proposta. «C’è un’attesa spasmodica in paese che aspetta un chissà chi per la candidatura a sindaco – ammette Esposito – siamo a 50 giorni dalla presentazione delle liste e dobbiamo cominciare una campagna di ascolto per coinvolgere altre forze politiche e civiche senza perdere altro tempo», annuncia provando ad incoraggiare i presenti. Nelle stesse ore, l’assessore Colomba Farina ha incontrato amici e sostenitori per testare la possibilità di una candidatura a primo cittadino. “Dobbiamo puntare su una cittadinanza attiva provando ed incentivando i cittadini alla partecipazione e alla condivisone di progetti e visione futura della città» fa sapere l’avvocatessa dalla sua sede della campagna elettorale in piazza Umberto I.

Mentre Fratelli d’Italia si affida ad un comunicato stampa per far saper che il gruppo resta unito e tutti gli aderenti hanno dato la loro disponibilità a candidarsi al consiglio comunale anche in una lista civica. «Nessuna scelta sul candidato sindaco – rende noto il portavoce Michele Langella – che dovrà essere la sintesi di un ragionamento condiviso su programmi e idee con coloro che amano la città». Anche Cosimo Annunziata si lancia nel tentativo di presentare un sequel della sua squadra. L’uscente sindaco punta tutto sulla vice sindaco Francesca Barretta che non trova sponda, però, nemmeno all’interno della stessa maggioranza che ormai è destinata a dissolversi con la fine del mandato consiliare.