Donna cinese ricoverata al Moscati, i sindacati: “Il personale non sa se esiste un protocollo”

Segnalazione inviata ai vertici dell’azienda avellinese

Il coordinatore territoriale della Federazione italiana sindacati intercategoriali, Carmine Galasso, ha inoltrato al direttore generale, al direttore sanitario, al risk manager e ai responsabili dell’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, una missiva relativa ai protocolli da adottare in caso di pazienti con sospetta infezione da nuovo coronavirus.

La segnalazione di una paziente ricoverata per accertamenti, oltre la stampa locale, arriva anche dal personale in servizio al pronto soccorso che – si legge nel testo  – “lamenta la carenza di informazione e formazione su come adottare il protocollo previsto, anzi non sa se esiste un protocollo e gli addetti al Triage, che accettano i pazienti, non hanno avuto disposizioni specifiche”.

Una condizione che sembra essere appesantita anche dalla scelta degli ambienti per il ricovero. “La circolare – continuano i sindacati – dispone, anche per casi sospetti, il ricovero in ambienti protetti e dedicati, mentre la donna é stata in osservazione in una stanza adiacente alla sala di attesa al pronto soccorso, locale destinato all’isolamento ma mai attivato”.

La segnalazione voluta dal sindacato intercategoriale é a tutela dei pazienti afferenti il pronto soccorso, nonché del personale sanitario che vi lavora. Secondo Galasso vige “una confusione e disinformazione, soprattutto qualora si riscontri una positività ed un rischio di contagio per l’operatore sanitario, posto a sua volta in osservazione. Il trasferimento all’ospedale di riferimento regionale deve essere effettuato da personale formato e dedicato”.

gc

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