Coronavirus, tensostruttura a Poggioreale, controlli in tutte le carceri campane

Il sindacato Osapp: nessun caso ma bene il monitoraggio salubrità in istituti carcerari della Campania. Non è detto che a breve sospensione dei colloqui

«L’Amministrazione penitenziaria, con nota del capo del DAP Basentini, ha dato indicazioni al provveditore regionale della Campania Antonio Fullone che tempestivamente in sinergia con la sanità penitenziaria ha disposto un monitoraggio della salubrità degli istituti penitenziari campani richiedendo i Dpi (Dispositivi di protezione individuale) ai dirigenti medici competenti». Lo rende noto l’Osapp che sottolinea: «E’ bene precisare che non vi e’ nessun caso positivo di coronavirus all’interno delle strutture penitenziarie campane e la situazione è monitorata e per nulla sottovalutata». Il dirigente medico competente del Salvia (Napoli Poggioreale), Irollo da subito ha previsto l’istituzione di un presidio con una tendostruttura per i nuovi ingressi e coloro che manifestano sintomatologie sospette, inoltre sono stati predisposti dispencer di disinfettanti per le mani in tutti i luoghi affollati all’interno del Salvia e dotati di mascherina a norma tutti quegli operatori sanitari vicini a ristretti affetti da patologie gravi. Per Luigi Castaldo, segretario provinciale Osapp Napoli e Vincenzo Palmieri, segretario regionale Osapp, «la prevenzione è sinonimo di buon senso e di una presa di coscienza dell’epidemia in atto, che non deve creare solo critici allarmismi, ma determinare quel lavoro sinergico di squadra tra le varie forze, per la tutela della Sicurezza di tutti». Per il nuovo direttore del penitenziario partenopeo più grande ed affollato d’Europa, Berdini, «ogni azione concreta per la salvaguardia della salute di tutti sarà messa in campo con l’ausilio delle forze previste e disponibili senza remore alcuna in sinergia con tutte le figure competenti. Non è detto che a breve non siano prese misure ulteriormente drastiche, come la sospensione dei colloqui per la tutela della salute dei detenuti, qualora dovesse aggravarsi la situazione».
a.r.

loading ads