L’episodio, la scorsa notte
《Ci risiamo. A circa un mese dall’atto vandalico, – scrivono gli arancioni – ad opera di ignoti, messo a segno ai danni della nostra sede di Via Cesare Battisti – nel pieno centro storico della città – che ha determinato la rottura di due vetrinette, oggi abbiamo dovuto perdere atto che la scorsa notte, qualcuno, munito di “piede di porco”, ha tentato di introdursi nella nostra “casa Arancione”.
L’intento, probabilmente, era quello di “prendere in prestito” qualche sedia o qualche bandiera, poiché l’unica cosa di valore presente in quelle quattro mura è la nostra attività.
Ma l’episodio si innesta perfettamente nel clima di totale emergenza sicurezza nel quale versa, ormai da anni, la città di Scafati.
Non può che essere accolta positivamente la recentissima notizia che l’Amministrazione abbia deciso di dotare il territorio di 35 nuove telecamere che potrebbero disincentivare, almeno in parte, l’esponenziale tendenza a delinquere che, purtroppo, continua a registrarsi ed, allo stesso tempo, a fornire uno strumento essenziale nella ricostruzione delle dinamiche illecite da parte delle Autorità competenti.
Si tratta, probabilmente, della classica “punta dell’iceberg”, laddove i problemi legati alla sicurezza sono tanto profondi da invocare un massiccio incremento della presenza sul territorio delle forze dell’ordine per sperare nella sua soluzione concreta. Tuttavia, sarebbe sbagliato accogliere l’installazione del nuovo sistema di videosorveglianza come una sorta di “Grande Fratello”, volto a spiare la vita dei cittadini.
Abbiamo inoltre voluto, attraverso un manifesto affisso fuori la nostra sede, rispondere con “ironia” a quanto accaduto》.