Scafati Arancione interviene sulla vicenda
Ancora una volta, la questione parcheggi torna al centro del dibattito politico.
Non è la prima volta, infatti, che l’Amministrazione scafatese si trova a valutare le proposte, provenienti dai diversi schieramenti, volte a stravolgere, o quantomeno rivedere, l’attuale criterio di “gestione” delle strisce blu dislocate nel territorio cittadino.
Sosta gratuita per i primi 15 minuti e per i residenti, strisce rosa per le donne in dolce attesa: proposte apparentemente lodevoli, che, però, sono state puntualmente rispedite al mittente. Sul punto, Scafati Arancione propone una nuova prospettiva, dalla quale osservare la “questione parcheggi” ed, in questo senso, una diversa possibile soluzione. Sono quattro, in estrema sintesi, i punti sui quali porre l’attenzione.
Il primo riguarda gli “stalli blu” a pagamento. Com’è noto, il nostro ordinamento giuridico prevede che in corrispondenza di aree destinate alle c.d. strisce blu, il Comune debba assicurare nelle immediate vicinanze un’adeguata presenza di strisce bianche per il parcheggio gratuito. Ebbene, è evidente che tale disposizione venga disattesa sul territorio scafatese, dove vi sono vere e proprie “distese” di stalli blu, senza averne di bianchi a disposizione degli automobilisti.
Una prima soluzione alla “questione parcheggi”, dunque, potrebbe essere quella di adeguare il numero di stalli bianchi sul territorio scafatese (prevedendo una limitazione oraria per la sosta per evitare abusi) alla luce della normativa vigente e riconsiderando il numero dei divieti di sosta (in alcuni punti davvero difficili da comprendere, vedasi lato destro del tratto del Corso Nazionale da Via Giovanni XIII a Via Montegrappa).
Il secondo punto riguarda gli abbonamenti mensili per gli stalli blu.
Sappiamo che l’ACSE mette a disposizione un numero limitato di abbonamenti che i cittadini possono acquistare per il parcheggio sul territorio scafatese.
Ciò che proponiamo è un incremento del numero di abbonamenti da poter sottoscrivere, introducendo formati semestrali e annuali, con un abbattimento dei costi rispetto alle tariffe attuali (con tagli, magari, di 30€ per 1 mese, 150€ per 6 mesi e 250 per 1 anno).
Questo secondo punto, unito al primo (maggior numero di stalli con strisce bianche), andrebbe a garantire entrate “fisse” maggiori per l’ACSE (e quindi per il Comune) e ridurrebbe il fastidio di dover fare il grattino anche per pochi minuti.
Il terzo punto riguarda le deroghe e le esenzioni relative al pagamento dei parcheggi. Per quanto riguarda la sosta breve, riteniamo che, sebbene possa rappresentare una politica di buon senso, peraltro già applicata dagli operatori i quali attendono che l’automobilista si rechi a pagare il grattino, risulterebbe di difficile controllo degli stessi. Pertanto è un tema delicato e che si presta a facili “consensi” sul quale non vorremmo si facesse confusione.
Discorso diverso, invece, potrebbe essere la previsione di un apposito “talloncino rosa” destinato alle donne in dolce attesa, le quali, esponendo lo stesso sul parabrezza, potrebbero essere esentate dal pagamento del ticket, in quanto questo non si tradurrebbe in un “favoritismo”, ma di un gesto di civiltà. Il quarto ed ultimo punto riguarda le periferie. È del tutto evidente che il traffico e i disagi del centro della città siano del tutto diversi rispetto a quelli delle periferie. Tuttavia, spesso si parla di rilancio dell’intero territorio comunale, senza tener conto di tali differenze.
Un primo passo, secondo noi, è quello di seguire l’esempio di Via Della Resistenza ed eliminare tutti gli stalli blu dalle zone periferiche della città, sostituendoli con quelli bianchi, fondamentali per gestire in maniera ordinata gli spazi disponibili e differenziarli, invece, dalle zone in cui la sosta è vietata.
Queste sono le nostre proposte. Sarebbe quello che faremmo se avessimo la possibilità di governare questa città.