Sant’Egidio del Monte Albino. Nuovo stop al forno dalla giunta Carpentieri

Il Comune di Sant’Egidio del Monte Albino ferma nuovamente i lavori di costruzione del forno crematorio.

Dopo la sospensiva di 60 giorni scaduta lo scorso 25 gennaio, arriva un nuovo provvedimento. La giunta Carpentieri ha approvato una delibera di giunta nella quale prende atto della legge regionale dello scorso 24 dicembre. In pratica con la delibera n.14 del 23 gennaio si apre un nuovo capitolo nella battaglia contro la realizzazione del tempio crematorio presso il cimitero cittadino. La storia inizia nel 2011 quando l’amministrazione comunale sempre retta dal sindaco Nunzio Carpentieri approvò il progetto per la realizzazione di un impianto di cremazione per salme, insieme alla costruzione di nuovi loculi e cappelle. Il progetto, nonostante come sostenuto più volte dallo stesso Carpentieri, fosse stato a suo tempo pubblicizzato, anche con l’affissione di una brochure informativa, non fu da subito attenzionato dalla popolazione.

Solo quando iniziarono i lavori, circa 5 mesi fa, nacque un comitato spontaneo guidato dall’avv. Alessandra Petrosino che in pochi giorni raccolse ben 2000 firme. Grazie alle pressioni dei cittadini il sindaco ritornò sui propri passi, disponendo la prima sospensione dei lavori, contro la quale il consorzio Azimut aveva presentato ricorso al Tar, poi ritirato per chiedere il giudizio di merito. E temendo una ripresa dei lavori da parte della ditta,ora arriva il nuovo stop favorito dalla legge regionale. Intanto la giunta comunale ha dato incarico all’Università Federico II di Napoli di redigere uno studio sulle possibili ricadute ambientali del forno crematorio attraverso una convenzione con iI Centro Interdipartimentale di Ricerca“Ambiente”(C.I.R.A.M).

L.T.

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