Pagani, Gambino. Elettorato passivo, chiesta la cancellazione

Gli oppositori attendono risposte

La richiesta è partita dall’attivista Alfonso Giorgio, vicenda poi sollevata dalle opposizioni consiliari, fronte Bottone. Per elettorato passivo si intende la capacità di un cittadino italiano, avente pieni diritti, a ricoprire cariche elettive. Un diritto disciplinato dell’articolo 51 della Costituzione: «Tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini.»

Perdere lo stato di elettorato passivo, significherebbe non poter ricoprire cariche pubbliche. Giorgio e le opposizioni, a seguito della sentenza della Cassazione pubblicata l’11 giugno del 2019 relativa all’incandidabilità di Gambino, hanno chiesto la cancellazione dall’elettorato passivo richiamando l’articolo 143 comma 11 del Tuel, aggiornato dalla legge 1 dicembre 2018 n.132.

L’attivista paganese ha ulteriormente sollecitato gli organi competenti, scrivendo: “Dopo aver protocollato una lettera il 2 dicembre 2019 per la cancellazione dalle liste elettorali del Sig. Alberico Gambino, presso il Ministero degli Interni, Corte d’Appello di Salerno, Prefettura di Salerno, Segretario Comunale e Dirigente dell’ufficio elettorale di Pagani. Ad oggi, 27 gennaio 2020, a distanza di ben oltre 60 giorni non ho ricevuto nessuna comunicazione per l’avvenuta cancellazione. Ma sui giornali ho letto l’accusa-difesa fatta dal Segretario Generale Perongini per il protrarsi della chiusura dell’Ufficio Elettorale del Comune di Pagani dopo le ultime elezioni del 2019, nonostante la stessa abbia segnalato e sollecitato l’Amministrazione a riaprirlo, per aggiornare l’elenco dei votanti”.

gc

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