Mercato S.S. Lunedì 20 gennaio la consegna della nuova scuola, ma non accoglierà tutti

Mancano palestra, aula magna e 8 classi.

Lunedì 13 gennaio torneranno nelle vecchie aule ma dopo una settimana di agitazione portano a casa il risultato. Gli studenti del Publio Virgilio Marone il prossimo 20 gennaio potranno finalmente varcare i cancelli del nuovo edificio scolastico sorto in località San Vincenzo e che attendono ormai da oltre 30 anni. edificio-protesta-studenti-scuola-Publio-Virgilio-Marone--rtalive-mercato-san-severino-rtaliveLa scuola è pronta e doveva essere consegnata già lo scorso 7 gennaio, ma dinanzi all’ennesimo rinvio, dovuto al mancato allaccio del gas,gli studenti hanno scelto la linea dura della protesta, affinché non si perdesse più neanche un solo giorno di tempo. Tuttavia l’entusiasmo e la soddisfazione per la nuova scuola risultano adombrati da alcune carenze riscontrate nel progetto. L’edificio, che dall’esterno appare funzionale e moderno, non è dotato né di palestra né di un auditorium. Non sono stati previsti neppure spazi esterni attrezzati per le attività sportive. Denunciata anche l’assenza di un impianto di video sorveglianza e persino di un cancello elettrico. Sono in tanti a non nascondere la delusione dinanzi a carenze che non ci si aspettava da un edificio scolastico appena realizzato. La scusante è che il progetto risalirebbe ad almeno un trentennio prima ma verrebbe da chiedersi come sia possibile che in questi anni nessuno si sia preoccupato di modificarlo, ammesso che anche 30 anni fa nelle scuole si costruivano palestre ed auditorium. Ma ciò che suona ancor di più come una beffa è che il nuovo liceo non potrà ospitare tutte le classi del Publio Virgilio Marone, che ad oggi conta 980 studenti e ben 7 indirizzi: Classico, Scientifico, Linguistico, Scienze Umane, Economico- Sociale, Scienze Applicate e Istituto tecnico per l’Amministrazione,Finanza,Marketing e Turismo. Il nuovo plesso è dotato di 38 aule ma al Marone ne occorrono 46, 8 classi resteranno fuori e continueranno le lezioni in una delle sedi distaccate, probabilmente quella della ex Pretura. Intanto ieri al riuscito corteo di protesta che ha attraversato il corso principale della città, da Piazza Dante a Piazza Ettore Imperio, gli studenti hanno ricevuto la solidarietà del sindaco Antonio Somma che ha accolto i giovani dinanzi a Palazzo Vanvitelli e della stessa dirigente scolastica Luigia Trevisone che aveva marciato al loro fianco insieme a docenti, collaboratori scolastici e rappresentanti dei genitori.

“Con la Provincia abbiamo stretto un patto, un patto d’onore – ha detto il sindaco ai ragazzi – patto che sarà rispettato. Lunedì 20 gennaio avrete, anzi avremo il nostro plesso scolastico. Tuttavia- ha aggiunto Somma- una volta in classe, inizieremo subito a chiedere alla Provincia l’adeguamento del progetto, non è accettabile che l’edificio sia privo di palestra, auditorium e manchino addirittura delle aule”. “Questi giorni di assenza saranno giustificati, – ha affermato la dirigente Luigia Trevisone- i ragazzi sono stati impegnati in una causa civica molto importante ed è doveroso da parte nostra dargliene atto. Impossibile racchiudere in un solo articolo le problematiche del Publio Virgilio Marone- ha continuato la dirigente Trevisone, da 10 anni alla guida dell’istituto superiore- ma posso dire che in questi anni alla scuola, intesa come didattica e come patrimonio di conoscenze, non è mancato assolutamente nulla. Tuttavia i miei studenti hanno dimostrato, con questa presa di coscienza, il loro valore. Questi giorni gli saranno riconosciuti come attività laboratoriali di cittadinanza e di Costituzione”. Settimana prossima, risolto l’allaccio del gas, sarà completato il trasloco e sarà effettuata la pulizia generale. Intanto la dirigente scolastica , il sindaco e la Provincia stanno anche mettendo a punto il piano trasporti per consentire ai ragazzi di raggiungere l’edificio scolastico, sorto nella frazione di San Vincenzo, in maniera agevole. Ma ormai il conto alla rovescia è scattato. Tra 9 giorni i ragazzi avranno finalmente la loro nuova scuola.

Luisa Trezza

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