Le due Nocera escluse dai finanziamenti, città troppo piccole

Nel corso del 2019 quattro comuni al di sopra dei 50.00 abitanti in provincia di Salerno hanno ricevuto 55.000 euro, ora avranno altri milioni di euro che spettano solo a questo target di comuni

Nuova pioggia di milioni di euro ma a beneficiarne saranno solo Salerno, Cava de’ Tirreni, Scafati e Battipaglia. Si è discusso nelle ultime ore dei prossimi fondi da destinare allo sviluppo dei territori a livello regionale e solo quattro comuni li riceveranno. Non si tratta di una cattiveria nei confronti dei comuni esclusi o di una preferenza verso quelli beneficiari ma della solita barriera dei 50.000 abitanti, che doveva essere stata rimossa con i nuovi fondi europei ma che, per una serie di vincoli, di fatto è rimasta. In provincia di Salerno dovrebbero arrivare tra i 70 e gli 80 milioni di euro, divisi in ragione della grandezza delle cinque città che superano lo sbarramento dei 50mila abitanti. La beffa maggiore è per comuni come Nocera Inferiore che è a 46.000 abitanti e per Nocera Superiore che è a 26.000: se fossero unite avrebbero diritto a ulteriori investimenti per una ventina di milioni di euro solo per i fondi Pics, il Programma integrato città sostenibili, anche se è probabile che questa cifra potrebbe aumentare nettamente. Il Governatore della Regione Campania, già nella primavera scorsa ha annunciato un nuovo stanziamento, oltre ai 14 milioni di euro già dati per i fondi Pics, di altri 15milioni di euro per completare il sottovia ferroviario a Cava de’ Tirreni. Nel corso del 2019, con i PIcs sono arrivati già 14 milioni di euro a Cava, 11 milioni a Scafati e a Salerno e Battipaglia complessivamente 30milioni.

A Salerno sono stati assegnati 19 milioni di euro, di questi 4 milioni di euro per la riqualificazione delle aree verdi, sette per interventi sul patrimonio culturale e il recupero per la fruizione turistica di edifici e teatri e poi soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici delle reti della pubblica illuminazione, attraverso la riqualificazione e l’adeguamento della rete esistente con sistemi efficienti a led, improntati sul modello della Smart City. Saranno potenziati i servizi socio educativi per la prima infanzia all’interno di tre asili comunali e ammodernate diverse scuole. Sarà aperta una piattaforma digitale per migliorare l’inclusione sociale e la comunicazione tra Comune e cittadini, con accessi facilitati ai servizi digitali e nuove tecnologie a favore di anziani e ipovedenti.

A Battipaglia sono andati 11 milioni di euro, 7,3 dei quali per la riqualificazione dell’ex scuola De Amicis, che diventerà un hub digitale e culturale, con un incubatore finalizzato a promuovere la cultura della dieta mediterranea. Altri 3,5 milioni di euro sono per l’adeguamento dell’illuminazione pubblica. Per i micronidi comunali di via Turco, via Indipendenza e via Magellano arriveranno 200 mila euro, con i quali saranno ammodernati gli arredi e adeguate le strutture che ospitano 200 bambini. A Scafati sono andati altri 11 milioni di euro per l’inclusione delle fasce deboli, attraverso la rifunzionalizzazione dell’ex Manifattur e per i servizi di assistenza territoriale (recupero del Centro Sociale, località Mariconda), per la riqualificazione e la rifunzionalizzazione dell’ex Macello, del museo multimediale del Sarno e della pubblica illuminazione. Le due Nocera? Niente, sono divise e troppo piccole. Unite sarebbero al seconda città della provincia di Salerno, l’ottava della Campania: con i finanziamenti che non sono arrivati, cosa si sarebbe potuto fare?

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