Pronto un esposto in procura
Sono esasperati i residenti di via Piedirocca, preoccupati e allarmati da una vera e propria bomba ambientale che continua ad esalare miasmi irrespirabili e che da questa mattina ha ripreso a fumare, tanto da rendere necessario l’intervento dei vigili del fuoco.
L’incendio del capannone industriale risale al 21 dicembre scorso. Ci vollero oltre 5 giorni per spegnere le fiamme che avvolsero la struttura dalla serata del 21 dicembre, erano all’incirca le 22.00, a tutta la giornata del 27 dicembre, con i caschi rossi perennemente impegnati, notte e giorno, nelle operazioni di spegnimento. Ma dal 28 dicembre i tanti residenti, preoccupati per gli effetti del fumo sulla loro salute hanno iniziato a chiedere con insistenza la messa in sicurezza e la bonifica del sito. Chiesto anche l’intervento di alcuni legali per tutelare i propri interessi e preparato un esposto da inviare in procura.
E mentre si attendono ancora i risultati dell’Arpac sul campionamento dei terreni, assodato invece che l’aria, a detta dell’agenzia per la protezione dell’ambiente, non contenga inquinanti, stamane si sono riaccese le fiamme nell’interrato, dove insistono migliaia di metri cubi di materiali combusti. La ditta locataria dell’opificio si occupava di logistica e deposito di beni e materiali per conto terzi.
A rendere tutto più complicato il rischio di crollo dell’imponente struttura, letteralmente divorata dalle fiamme.
Dal Comune sono partiti i solleciti alla società Faba Trade Real Estate Srl, responsabile delle operazione di messa in sicurezza e bonifica, che dal 20 gennaio scorso si era impegnata ad avviare i lavori.
L.T.