Incendio di Fosso Imperatore, nuovi risultati del monitoraggio dell’aria

Sono disponibili ulteriori risultati delle indagini ambientali che l’Arpac sta svolgendo a seguito dell’incendio che lo scorso 5 gennaio ha colpito un capannone situato in località Fosso Imperatore, nella zona industriale di Nocera Inferiore.

In particolare, sono disponibili gli esiti analitici dei campionamenti effettuati dall’8 al 10 gennaio per la ricerca in atmosfera di polveri sottili, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), metalli, diossine e furani, dopo i risultati dei campionamenti effettuati nei giorni precedenti, già diffusi sul sito istituzionale dell’Agenzia.Il monitoraggio è effettuato con due campionatori posizionati a breve distanza dal capannone colpito dall’incendio.Inoltre, l’Agenzia ha pubblicato sul proprio sito web istituzionale due relazioni, che riportano, rispettivamente, i dati forniti dalla centralina fissa della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, situata a circa cinque chilometri dal sito dell’incendio, e la situazione meteorologica sinottica tra il 5 e il 10 gennaio 2020.

PM10 – IPA – metalli.
Dall’8 al 9 gennaio sono continuate le operazioni di campionamento della qualità dell’aria per la ricerca dei parametri PM10, IPAe metalli mediante l’utilizzo della stazione mobile. Dai risultati si rileva che il valore medio giornaliero di PM10, pari a 85 μg /mc, risulta superiore al valore limite giornaliero di 50 μg /mc da non superare più di 35 volte per anno. Per gli Idrocarburi Policiclici aromatici (IPA), il valore rilevato pari a 5,82 ng/mc risulta superiore al valore medio annuo indicato dalla normativa come valore obiettivo per il solo Benzo(a)Pirene, pari a 1 ng /mc. Per i metalli i valori determinati sono inferiori al valore obiettivo fissato dalla normativa calcolato come media annua. Dai risultati dei campionamenti effettuati dal 9 al 10 gennaio si rileva che il valore medio giornaliero di PM10, pari a 157 μg /mc, risulta nettamente superiore al valore limite giornaliero pari a 50 μg /mc da non superare più di 35 volte per anno. Per gli Idrocarburi Policiclici aromatici (IPA), il valore rilevato pari a 6,21 ng/mc risulta superiore al valore medio annuo indicato dalla normativa come valore obiettivo per il solo Benzo(a)Pirene, pari a 1 ng /mc.
Per i metalli i valori determinati sono inferiori al valore obiettivo fissato dalla normativa calcolato come media annua. Le attività di campionamento sono state effettuate in assenza di pioggia.

Diossine e furani.
Gli esiti analitici relativi al campionamento effettuato l’8 gennaio evidenziano un valore di concentrazione pari a 0,2069 pg/Nmc I-T.E.Q., superiore al valore di riferimento proposto dal Laender Ausschuss fuer Immssionsschutz (LAI – Germania), generalmente utilizzato come riferimento dalla comunità scientifica, pari a 0,15 pg/Nmc. Gli esiti analitici relativi al campionamento effettuato il 9 gennaio evidenziano un valore di concentrazione pari a 0,4083 pg/Nmc I-T.E.Q., superiore al già citato valore di riferimento proposto dal LAI. Gli esiti analitici relativi al campionamento effettuato il 10 gennaio evidenziano un valore di concentrazione pari a 0,2444 pg/Nmc I-T.E.Q., superiore al valore di riferimento proposto dal LAI. Gli esiti analitici degli ulteriori campionamenti effettuati verranno comunicati non appena disponibili. Si sta valutando, inoltre, la necessità di effettuare anche dei campionamenti di top soil, per la verifica della ricaduta al suolo di eventuali inquinanti.

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