L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ha pubblicato i dati relativi alle analisi dell’aria dopo l’incendio del capannone. Di seguito i risultati del monitoraggio della qualità dell’aria.
Dallo scorso lunedì 6 gennaio è in corso il monitoraggio straordinario della qualità dell’aria che Arpac sta effettuando in seguito all’incendio che il 5 gennaio ha colpito un capannone situato in località Fosso Imperatore, nella zona industriale di Nocera Inferiore (Salerno). Scopo del monitoraggio è rilevare le concentrazioni in atmosfera di diossine e furani, polveri sottili, metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici (IPA), nell’area interessata dall’evento, mediante due campionatori posizionati a breve distanza dal capannone colpito dall’incendio. Sono al momento disponibili i risultati dei campionamenti effettuati dal 6 all’8 gennaio, diffusi al termine delle procedure necessarie per le operazioni di campionamento, di analisi in laboratorio e di elaborazione dei dati.
Diossine e furani.
Il valore di riferimento, generalmente utilizzato dalla comunità scientifica, è quello proposto dall’organismo tedesco Laender Ausschuss fuer Immssionsschutz, pari a 0,15 pg/Nmc. Gli esiti analitici, relativi al campionamento effettuato nell’arco di ventiquattro ore dal 6 al 7 gennaio, evidenziano un valore di concentrazione pari a 1,4170 pg/Nmc I-T.E.Q (picogrammi per metro cubo in termini di tossicità totale equivalente), superiore al valore di riferimento proposto dal LAI. Anche gli esiti analitici, relativi al secondo campionamento, effettuato nell’arco di ventiquattro ore dal 7 all’8 gennaio, evidenziano un valore di concentrazione superiore al valore di riferimento proposto dal LAI, seppure in diminuzione rispetto alle precedenti ventiquattro ore. Il valore riscontrato nel secondo ciclo di campionamento è infatti pari a 0,8409 pg/Nmc I-T.E.Q. PM10, IPA e metalli. Dai risultati si rileva che per il giorno 6 gennaio il valore medio giornaliero di concentrazione di PM10 riscontrato, pari a 132 μg /mc (microgrammi per metro cubo), risulta superiore al valore limite giornaliero di 50 μg /mc indicato nel decreto legislativo 155/2010. Nella stessa giornata sono rilevanti, sia per i metalli che per gli IPA, le concentrazioni riscontrate. In particolare si rileva la presenza di IPA nel campione prelevato, ma il citato decreto legislativo 155/2010 fissa per il solo Benzo(a)Pirene un valore obiettivo, calcolato come media annua, pari a 1 ng /mc (nanogrammo per metro cubo). Il valore rilevato, pari a 6,51 ng /mc, risulta superiore a tale limite. Dai risultati analitici del campione prelevato il 7 gennaio si rileva che il valore medio giornaliero di PM10, pari a 79 μg /mc, risulta superiore al valore limite giornalierodi 50 μg /mc indicato nel decreto legislativo 155/2010, sebbene in diminuzione rispetto al dato precedente. Nella stessa giornata sono rilevanti, sia per i metalli che per gli IPA, le concentrazioni riscontrate. In particolare si rileva la presenza di IPA nel campione prelevato, ma come si è detto il decreto legislativo 155/2010 fissa per il solo Benzo(a)Pirene un valore obiettivo, calcolato come media annua, pari a 1 ng /mc. Il valore rilevato, pari a 4 ng /mc, risulta superiore a tale limite.
Le condizioni meteo, con assenza di precipitazioni, non hanno sicuramente favorito un abbattimento degli inquinanti nei giorni a cui si riferiscono i risultati finora disponibili.
Rapporti di prova.
Rapporto di prova n. 52/2020 del Laboratorio regionale Diossine
Rapporto di prova n. 128/2020 del Laboratorio regionale Diossine
Rapporto di prova n. 20200000184 del Laboratorio regionale Amianto e inquinamento atmosferico
Rapporto di prova n. 20200000183 del Laboratorio regionale Amianto e inquinamento atmosferico