Decadenza Gambino, due i pareri della prefettura. La Lega solleva il caso incandidabilità dell’ex sindaco di Pagani

L’incandidabilità ancora tema dello scontro politico locale.

“In breve bisogna pensare prima a Pagani e poi  ai singoli, senza commettere gli errori del passato, rischiando nuovamente l’incandidabilità”. È il commento del Capogruppo della Lega, Pietro Sessa, relativo ad un recente comunicato stampa della sezione leghista paganese. Il movimento di Salvini pone l’accento su una potenziale incandidabilità di Alberico Gambino per le prossime amministrative, aprendo così un nuovo caso. La candidatura a sindaco, dai salviniani, è vista come aspirazione personale, come evidenziato dall’ex assessore Alfonsa Mattino: “Da oggi la Lega pone le basi per una coalizione nell’interesse della città di Pagani e per la sua governabilità per cinque anni e non per l’ennesimo tentativo dettato da poltroneria e velleità personale, o forse solo dal divieto di legge di candidarsi alla prossime elezioni regionali”.

Sulla questione incandidabilità, l’ex sindaco Gambino, recentemente in una conferenza stampa, ha invece chiarito che la sua corsa a primo cittadino è invece possibile.

Ma se l’argomento incandidabilità sembra controverso, non lo è da meno quello della decadenza. Restano un vero enigma i due pareri sull’ex sindaco di Pagani espressi dalla prefettura di Salerno. Il primo, firmato dal viceprefetto vicario Forlenza, relativo al mese di giugno, a seguito della sentenza della Cassazione, dice: “Alla luce delle sopra riportate coordinate interpretative, stante il disposto dell’articolo 16, comma 2, del decreto legislativo n. 235/2012, il sindaco neoeletto del Comune di Pagani decade di diritto dalla carica, con impossibilità per lo stesso di nominare la giunta e conseguente applicazione delle previsioni di cui al combinato disposto degli articoli 53 e 141 del decreto legislativo n. 267/2000”. Il secondo, del mese di novembre, che è anche un provvedimento, a seguito della sentenza di ottobre del Tribunale di Nocera Inferiore, stabilisce:  “Il prefetto ha disposto la procedura per lo scioglimento del consiglio comunale. In carica resterà il sindaco facente funzioni, Anna Rosa Sessa, la giunta ed il consiglio, sino alle prossime elezioni che si terranno in primavera”. Lo stesso ufficio territoriale di governo, sulla medesima questione, nell’arco di pochi mesi, si è espresso in due modi diversi.

Insomma, la questione incandidabilità caratterizzerà molto probabilmente la prossima campagna elettorale: già le opposizioni, compresa la Lega, sono pronte a dare battaglia.

gc

loading ads