Cava. Il comitato civico Malc Manifattura chiarisce sulla sentenza del Consiglio di Stato

Di seguito la nota a firma del presidente, avvocato Bruno Todisco

In merito alla notizia, pubblicata da diversi quotidiani, della sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dalle associazioni Malc e Italia Nostra contro la transazione che l’amministrazione diretta dal sindaco dell’epoca Marco Galdi realizzò con Manifattura Sigaro Toscano sulla annosa vicenda dell’ex Manifattura Tabacchi di viale Crispi, il Malc dichiara quanto segue.

In premessa precisiamo che la transazione oggetto del ricorso oggi non esiste perché fatta decadere dall’amministrazione Servalli che ha, invece, ripreso la causa civile per la restituzione dell’immobile storico e con il nuovo Puc ha modificato la destinazione urbanistica dell’area retrostante l’edificio storico facendola diventare un Parco Urbano. Quindi oggi, quanto previsto dalla transazione impugnata non può essere realizzato sia perché la transazione è decaduta, sia perché l’area in oggetto non è più edificabile.

Italia Nostra ed il Malc, con il ricorso in commento, erano insorti nei confronti della delibera del Comune di Cava de’ Tirreni, adottata dall’amministrazione  Galdi, per la quale, a fronte della dovuta restituzione dell’edificio dell’ex Manifattura Tabacchi in viale Crispi di Cava de’ Tirreni, si concedeva alle Manifatture Sigaro Toscano, che detengono illecitamente quell’immobile, una indecente colata di cemento, con la realizzazione di appartamenti di lusso, uffici e negozi nell’area attigua all’ex opificio.

Il Consiglio di Stato, senza entrare nel merito del ricorso e della transazione, si è pronunziato esclusivamente sulla legittimazione a ricorrere delle associazioni Malc e Italia Nostra. Tuttavia il ragionamento seguito dai Giudici di Palazzo Spada lascia perplessi perché innumerevoli volte per casi simili il medesimo Consiglio di Stato ha riconosciuto l’interesse ad agire in giudizio tanto di Italia Nostra che di Associazioni.

In ogni caso non essendo, sulla scorta di tale determinazione, addivenuto all’analisi del merito, nulla il Consiglio di Stato, ha argomentato circa la proditoria  detenzione dell’ex Manifattura Tabacchi da parte di MST, della cui restituzione il Comune di Cava de’Tirreni ha innegabile diritto sulla scorta di atto pubblico, tant’ è  che per difendere il proprio operato MST ha ritenuto di produrre nel corso del giudizio a riguardo pendente un documento querelato e ritenuto ammissibile di detta querela di falso, di cui proprio in questi giorni dovrà in pubblica udienza dichiarare l’intenzione di continuare o fare uso o meno, con ogni conseguenza a riguardo.

In conclusione il Malc ribadisce, perché la cittadinanza sia correttamente informata, che la transazione impugnata non è più in essere, che il famoso serpentone non si può più costruire per due ordini di motivi: l’area interessata è diventata parco urbano, gli indici edificatori di edilizia privata a Cava de’ Tirreni sono saturi, il nuovo PUC prevede infatti solo edilizia convenzionata o pubblica. Il nuovo Puc prevede che Manifatture Sigaro Toscano possa realizzare gli indici edificatori in un diverso sito presente sul territorio cavese, ma solo per realizzare edilizia pubblica o convenzionata.

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